150 Anni non sono pochi cara Italia, e non so bene quanto possa dire di voler festeggiare i 150 anni della tua unità. Anche perché poi mi chiedo se realmente ti hanno unita o si stia ancora provando di tutto per dividerti in piccoli staterelli!
Se guardassi indietro a quello che mi è successo settimana scorsa direi che di unità ce n’è ben poca. Perché mi chiedi? Perché mi ero recato all’ufficio anagrafe qui a Milano con la denuncia dove si certificava che mi avevano rubato la carta di identità, e mi son sentito rispondere che siccome sono cittadino di Pompei devo avere un permesso speciale dal comune di Milano per avere l’autorizzazione a farmi rilasciare dall’anagrafe meneghina la mia nuova carta d’identità, altrimenti se la voglio devo tornare al mio comune di residenza e farne richiesta!
In 150 anni Italia, molti si sono immolati per te: hanno creduto che una Nazione unita, compatta poteva essere possibile e che doveva essere la casa dei fratelli e delle sorelle d’Italia…ma a distanza di tanti anni, ti sei mai chiesta se tutto questo è vero? Se tu che sei la culla delle nostre vite cambi così tanto da regione a regione – e non mi riferisco agli stili di vita o le culture insite in ognuna di esse, ma a quella che viene riconosciuta come la differenza Nord e Sud – e i tuoi figli non fanno altro che volersi rendere indipendenti l’uno dagli altri, a continuare a uralare “Padania libera!” o “Roma ladrona” o “Napoli solo Pizza, camorra e mandolino!”… dimmi… che futuro vedi per noi?
Perché secondo te siamo diventati così cechi da permettere ad una persona ignorante, arrogante, senza un briciolo di stima per le donne – se non per quello che nascondono tra le gambe – che fa della sua vita privata la sua vita pubblica e politica, di avere il controllo dell’80% dei beni che ci sono sul tuo suolo? Perché in questo abbiamo anche permesso che la chiesa prendesse il sopravvento?
Lasciami chiederti altre cose, sono assetato di curiosità e tu che hai l’esperienza giusta per togliermi questa sete: perché tu che eri la culla della civiltà hai lasciato che facessero di te la culla dell’inciviltà, dove non c’è né rispetto per l’altrui religione, né per le altrui fedi politiche o per gli altrui orientamenti sessuali! Perché questo? Secondo te mia cara Italia, un omosessuale non ha gli stessi diritti e doveri di una persona eterosessuale? Non ha anche lui diritto al rispetto? Deve solo rispettare, pagare le tasse e fare il bravo cittadino senza che lo stato o la chiesa ne rispettino la sua vita? Uno che vota per la sinistra o per la destra non sono comunque persone tra loro simili? E uno che crede in Dio o crede in Buddah? Di sicuro pregheranno in maniera diversa…ma in fin dei conti il cuore di chi ha un altro dio è uguale al mio!
E io? Beh io mi sento ITALIANO, sono fiero di esserlo nonostante sia costretto troppe volte in una sola giornata a dovermene vergognare per le varie porcate commesse da un malefico nano che pensa di essere il re del mondo, e mi rammarica dover vedere le condizioni in cui versi a causa nostra, a causa di chi non ti rispetta, di chi ti vuole divisa, di chi…vuole un’Italia razzista, un’Italia inesistente.
Nel frattempo ti auguro un buon compleanno ITALIA, con l’augurio che i tuoi figli si destino e si uniscano in un solo popolo, REALMENTE unito! IO sono pronto a portarti in giro e a vantarmi di te come da anni faccio nei miei viaggi all’estero.
Ancora auguri! E auguri a noi ITALIANI!
Emigriamo :cheerful:
si figliuolo! Ci sto! :cheerful: