Sono un tipo sentimentale, lunatico (voglia se lo sono!) tal volta mi lascio prendere dalla nostalgia dei tempi che furono e che non potranno mai più essere, ma questa, credo, sia un prerogativa propria dei pesci e non dovrei nemmeno sorprendermi più di tanto.
Dunque, ci sono volte nella vita in cui chiedersi il perché di alcune cose è davvero inutile, così come inutile e autolesionista è il farsi tante pippe mentali sui “ma” i “se” e i “poi” bisognerebbe solo prenderla come viene e dirsi “vabé! Almeno sono ancora qui per vedere il sole sorgere e tramontare un altro giorno e fanculizzare qualcuno a caso“… però io non ci riesco.
La vita in fin dei conti è un gioco di equilibri, di incastri: se trovi il tuo equilibrio trovi quasi di certo anche la tua pace, vivi bene la casa e poco ti importa se le persone che vivono con te non hanno il tuo dna o il tuo stesso cognome… sono loro la tua famiglia ora, ed è bello. Però se poi una di loro è costretta da altri equilibri creati dalla sua vita a doversi ricreare altri equilibri in un’altra città, lontano dalla sua nuova famiglia, i tuoi equilibri che fanno? Vanno a puttane ovviamente!
Passi un po’ di tempo a capirci poco e a barcamenarti somigliando a Britney nostra in quella famosa esibizione agli MTV Music Awards in cui il suo equilibrio era davvero precario, ma sai che in un modo … o nell’altro, ristabilirai i tuoi di equilibri, dovrai controvoglia rimpiazzare una figura senza dimenticare chi prima era lì, e poi… poi boh? Deve passare…
L’amicizia è un bene così profondo, immotivato e prezioso e guarda caso anche essa si basa su equilibri che a spiegare non riusciresti nemmeno impiegando tutte le parole di questo mondo.
Cosa impariamo da quest’episodio allora? Credo che la lezione da trarre sia che gli equilibri esistono, sono presenti in tutto quello che facciamo e viviamo (materiale e non) e che se decidono di fare i capricci, fino a quando non li rimettiamo a posto, ci sentiremo di camminare su un filo sospeso a 50 metri da terra.
Si è capito che è tutta questione di equilibri, vero?
La bilancia quasi mai sta ferma, pende sempre da un lato o dall’altro (come pure un’altra cosa =P ), quello che tu chiami equilibrio è costituito da quegli attimi in cui l’ago passa per il centro. Prima o poi, continuando ad inclinarsi (anche se noi non lo vediamo) lascerà il centro e si poggerà maggiormente su un lato o sull’altro. Noi non possiamo fare altro che aggiungere o togliere pesi per equilibrarla, è tutto nelle nostre mani. Ed ora in tema di bilance lasciatemi cantare come una pescivendola esperta di mercato “Gimme gimme more, gime gimme moooore!!” 👿
Hai ragione anche tu…solo che a volte, crediamo (e inconsciamente desideriamo) che quell'”ago” non si sposti mai dal centro e resti così com’è. Vabé… di sicuro non è la fine del mondo… e gimme gimme mooooore!