Milano è una città frenetica, un luogo quasi sempre sveglio, un posto dove migliaia di realtà provano con scarso successo a convivere tra di loro ma che la caratterizzano e rendono diversa da tutte le altre città italiane, una metropoli che devi imparare ad amare nonostante sia bella e offra tantissime opportunità ai giovani.
Un posto dove le maggiori società mondiali si fondono spesso con l’arte in generale e creano eventi unici nel loro stile: prendiamo ad esempio la Settimana del Design (aka Settimana del Mobile) di Milano dove designers e architetti innovativi e visionari arrivano da tutto il mondo con i loro progetti super top e mostrano a noi comuni mortali così come agli esperti del settore, quanto è fondamentale che l’arredamento intorno a noi, rispecchi chi siamo e ci faccia vivere meglio. Ovvio, non prendo in considerazione gli eccessi e le cose realmente inutili.
Una cosa che quest’anno ha caratterizzato l’evento in questione è stata la partecipazione di Heineken e dell’istallazione di un muro creato da 64 porte, quasi a voler mostrare che non sempre una porta o un muro sono vie di sbarramento “prese in faccia“: immaginate tutte queste porte che insieme formano un muro altissimo, di giorno inanimato ma che col calar del buio diviene vivo, dove i giovani talenti speranzosi possono provare ad aprire una di quelle porte e realizzare il loro sogno più grande.
Presentato in occasione del Salone del Mobile 2013, “The Wall of Opportunities” è una brand experience senza precedenti: una performance live con effetti scenografici straordinari, un perfetto connubio tra teatro, danza e musica dal vivo, con un climax ascendente per enfatizzare il coinvolgimento emotivo del pubblico.
Ideata da Publicis, prodotta da Dooley e firmata dall’impronta distintiva del regista e coreografo Nikos Lagousakos, l’installazione racconta tre storie diverse, ciascuna con un mood, un tono e un concept differente, la cui narrazione è scandita dalle 64 porte.
La prima storia parla d’amore ed emozione: in un’atmosfera soft e sognante, il mondo di Bob Wilson culmina nell’opera di Puccini.
La seconda storia, che racconta l’ascesa di un giovane ragazzo verso il successo professionale, è humour allo stato puro, con citazioni di Mister Hula Hoop dei fratelli Coen e del mondo dei comics anni ’50.
La terza, incentrata sul sogno di conquistare la fama, è invece uno spettacolo di luci, dove l’hip hop viene contaminato dalla disco anni ’80 con riferimenti a street artists del calibro di Keith Haring e Basquiat.
“The Wall of Opportunities” è dunque un’opera completa e sfaccettata, un connubio di molteplici espressioni di design volte a comunicare, in modo differente, la personalità aperta e cosmopolita del brand che si identifica nel messaggio “Open Your World”.
É un vero e proprio invito ad essere recettivi, a uscire, aprirsi al mondo per cogliere tutto ciò che esso ha da offrire ed è la prova che un muro ed una porta possono tante volte sembrare ostacoli, ma basta sforzarsi di aprirle e una volta aperte metterci anima e corpo, crederci fino in fondo e mai arrendersi.
Un bel messaggio di speranza che carica e mette buon umore!
Per rivivere le emozioni del Wall of Opportunities, guarda il video!
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Stra interessante! 🙂
a dire il vero spero che l’anno prox lo ripropongano… o almeno qualcosa di simile.