Typi da Gym

Essere il novello in una palestra frequentata da persone fighe (quando tu sei un mezzo sfigatello, ma vabé) ti da’ la possibilità di agire di nascosto, e il non essere quasi calcolato da nessuno durante gli allenamenti (se non mentre sei per i cazzi tuoi in sauna che sta anche per partirti il risucchio da russata molesta) migliora il tuo raggio d’azione facendoti agire indisturbato.

Vi chiederete voi: ma a che cacchiolina di palestra vai? Vero! Dimenticavo di dirlo: io vado in una palestra presente in tutto il mondo, che si fa pagare l’abbonamento annuale in comode rate mensili (comodissime signora mia che quando vedo l’addebito mi viene sempre un coccolone). Io vado alla Vergine Passiva.

Ma torniamo al nostro discorso principale: mi piacerebbe inoltrarmi, oggi con voi, in un’analisi antropologiculturale, tipo quelle che ho pubblicato qui qualche tempo fa. Analizziamo un po’ i tipi da palestra più comuni, quelli che – diciamo – vanno a far parte dei macro-gruppi, o che formano razza a parte, e iniziamo subito con quello che è l’essere con cui più posso simpatizzare (soprattutto quando non c’ho sbatta di fare allenamento).

1 – Il Condannato A Sport

Sì, in effetti lo so che suona come un po’ come “condannato a morte” ma mettetevi nei suoi panni: chi non si sentirebbe morire se costretto a fare sport quando in testa ha altre cose e masticare è l’unico movimento che fa standonsene buono buono sul divano? Ma – come direbbe Renatone nazionale – “lui chi è?!” – Lui è il tipico ragazzone (giovane o meno giovane) grasso, grosso, che in palestra nessuno si incula, che è stato mandato lì dalla propria fidanzata perché stufa di soffrire di traumi da schiacciamento post-rapporti sessuali, perché stufa di dover cercare il fringuellino del di lei fidanzato sotto tutto quel lardo calante, o ancora è colui che è stato mandato in palestra dal proprio medico curante perché i livelli del grasso nel sangue fanno invida ad un panetto di strutto fatto in casa. Il Condannato a Sport veste sciatto, magliette larghe che coprono la ciccia, pantaloncini ascellari che vanno a contenere la ciccia cadente, scarpe da ginnastica tirate fuori da un buco spazio-temporale che li riporta all’età del liceo e calzettoni si spugna rigorosamente fino al polpaccio. L’individuo (molto spesso maschio) di questa specie si aggira unicamente tra 2 attrezzi: tapis-roullant e cyclette. Lo vedi correre (o melgio: camminare con andatura briosa) o pedalare più o meno velocemente e nell’intento di portare a termine il proprio sforzo sportivo, trasuda trigliceridi e colesterolo, sudando da ogni poro possibile ed immaginabile, e mentre guarda nel vuoto puoi leggergli in faccia il fatto che stia già pregustando la sua lauda ricompensa da Burger King una volta uscito di palestra! Oh! Ha consumato almeno 100 K/cal e ha bisogno di riabilitarsi, altrimenti con quale forza riuscirà a schiacciare i tasti del proprio telecomando una volta a casa?

2 – L’Atteggiato

Entra in palestra spavaldo, sorridendo a tutti i trainer che ci sono in sala, indossando camicie o magliette obbligatoriamente attillate per mettere in risalto il petto alto e pompato. Nello spogliatoio perde tempo sia per cambiarsi per poter mostrare alla povera plebe che è lì, quanto il suo fisico sia bello, scolpito, liscio e marmoreo, ma anche dopo la doccia intrattenendosi nudo, ciuffole al vento, mentre beve i suoi cocktail pompanti e ricostituenti, e tra un sorso e l’altro mangia una banana o fa fuori una scatoletta di tonno (al naturale eh!) oppure una confezione di bresaola. L’individuo di questa specie intrattiene rapporti personali solo con gli istruttori della palestra; con individui maschi della stessa specie (con i quali piace scambiarsi maschie palpatine, schiaffi, pugnetti ai muscoli e commentare i propri risultati ginnici. Se è etero è più facile che intrattenga rapporti con le donne della specie de Le Immuni alla Forza di Gravità (ne parliamo dopo) e se è frocio ci prova con i tipi più piacenti in palestra. L’amico Atteggiato ha una forte attrazione per gli specchi, gli piace mettersi in mostra, vantarsi con gli amici delle proprie esperienze sessuali e farsi fotografie da mettere poi sul proprio book da modello di Instragram. Da questa specie discende il prossimo individuo in analisi.

3- Selfiomane

Il selfiomane, alla pari del capostipite Atteggiato, adora indossare solo cose aderenti o comunque che possano mettere in bella vista e risalto i propri muscoli; adora emettere versi animaleschi senza senso ad ogni sforzo fisico (imitando così l’Atteggiato che in questi versi è Maestro Assoluto) e dopo, alzarsi di corsa dall’attrezzo utilizzato, correre di fronte ad uno specchio, ammirare il muscolo gonfio, assumere una posizione che Belen avrebbe da imparare, e scattarsi una foto. Ma non basta: le selfie se le scattano ovunque e in qualsiasi stato, anche sudati fradici ma col capello sempre in ordine, perché l’importante è apparire maschia e fisicata. Ma anche apparire manza, dolce e tenero allo stesso tempo, facendo facce e smorfie da cucciolone tenerone indeciso, o sorpreso  dal trovarsi di fronte ad uno specchio mentre tra le sue mani il proprio cellulare sta per scattargli una foto (smorfia da “oh! non me lo aspettavo!).  Un solo ed unico motto unisce l’Atteggiato al Selfiomane nel momento in cui, dopo essersi trastullati, ammirati tra di loro e finalmente cambiati negli spogliatoi, si recano in sala attrezzi per iniziare l’allenamento: “sono figo, sono bello, posso fa’ il fotomodello!”

E terminerei per oggi, parlandovi della quarta specie in oggetto, una specie che appartiene solo alle donne! E che non mi si venga a dire che discrimino la patata poi, eh! Analizzerei con voi la figura de:

4 – La Immune Alla Forza Di Gravità

L’individuo (si potrà dire individua, così al femminile?) di codesta specie è anche comunemente conosciuta come MissSonFighissima. Ma quali caratteristiche psico-fisico-attitudinali renderanno codesta femmina così unica nel suo genere? Per prima cosa la MissSonoFighissima non dimostra mai l’età che ha: potrebbe avere 18 anni, potrebbe averne 60, o anche 30 ma dimostrerà sempre un età indefinita della calssiva giovane-adulta-matura-senzanemmenounaruga! I suoi seni e i glutei sfidano la forza di gravità stando su da soli senza che pantaloncini o reggiseni push-up (anche se i loro pantaloncini ginnici sono in genere così attillati da fare un po’ di push-up comunque) vengano adoperati. I capelli sono sempre in tiro, raro sarebbe vederla con un capello fuori posto anche durante il più duro allenamento di pilates o di total body work-out; il trucco sempre perfetto e water-proof; mai nemmeno una sola unghia fuori posto o senza smalto. La di lei “immune” indossa sempre canotte attillattissime (tra noi antropologi si discute sul fatto che queste canotte possano spesso essere di 2 o 3 taglie inferiori a quella che realmente indossano), tanto attillate che il reggiseno non ha spazio per essere indossato, quindi via a mettere in bella mostra il lavoro del loro chirurgo plastico e i capezzoli sempre ben in vista e inturgiditi! Pantaloncini attillatissimi che arrivano sia sotto che sopra il ginocchio o addirittura a girochiappe, scarpette ginniche sempre firmate e asciugamanina per tamponare quelle 5 gocce di sudore che potrebbero, eventualmente, fuoriuscire dalla loro epidermide. Le vedi sempre sul tapis-roullant a correre circondate da uomini che le idolatrano e loro, incuranti di tutti, sorridono nel vuoto e continuano la loro corsetta dimostrando quanto sode siano le loro chiappe e zize e quando quest’ultime non traballino nemmeno facendo su e giù nella corsa! La MissSonoFighissima non si sporca le mani sugli attrezzi usati da tutti, ma frequenta solo i corsi top e fighi come Yogalates (un misto tantrico tra Yoga e Pilates); Gestione dello stress casalingo con i TRX; Total-Pump Body Word-Out con orchestra dal vivo e cose simili. E anche questa specie predilige rapporti interpersonali solo con donne della stessa specie o al massimo con uomini della specie “Atteggiato”. Con i di lui “Sefliomani” hanno però più difficoltà a correlarsi in quanto anche le “Immuni alla Forza di Gravità” adorano poter mandare messaggini con le loro selfie alle amiche oppure postarle sui canali social più cool del momento come farebbe la migliore Belén in circolazione.

Bene giovinotti belli! Per oggi è tutto. La prima lezione di Antropologia da Palestra è terminata. Vi invito a studiare con attenzione e nel caso in cui sorgessero dubbi o perplessità, potete comunicare con una mail e sarò lieto di offendervi e poi rispondere come farebbe un normale prof universitario 😉

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