
Rischierò di cadere nell’ovvietà, ma tutti sappiamo che l’Italia è tra i più bei Paesi al mondo … solo che abbiamo delle teste di minchia che lo governano. “Giovani” primi ministri il cui inglese fa scintille per quanto ingarbugliato e sbagliato sia, una chiesa che oltre a governare sulle anime lo fa anche su tutti i patrimoni italiani legiferando senza darsi una calmata e poi ci sono loro: i ministri – timorati di Dyo – che decidono del nostro futuro optando per finanziamenti a determinati tipi di scuole e tagliando sull’istruzione in scuole dove invece si dovrebbe investire di più.
Perché dico questo? Perché semplicemente non è ammissibile che docenti che hanno lavorato con dedizione una vita intera in scuole pubbliche, insegnando per passione e non per lo stipendio sicuro a fine mese, docenti che hanno fatto sacrifici e hanno studiato per più abilitazioni e concorsi a cattedra, si vedano essere messi da parte perché ora il governo ha tagliato i fondi alla cultura e la loro materia e considerata INUTILE! Da quando la storia dell’arte è inutile? E da quando, soprattutto in licei artistici, lo studio delle tecniche grafiche sono inutili?
Ma lo dico anche e soprattutto perché non è possibile accettare che ci siano sovvenzioni statali per scuole paritarie, gestite da religiosi, dove la bravura di un docente non la si misuri in base ai risultati del proprio operato con gli alunni bensì in base ai propri orientamenti sessuali violando così in un sol colpo tutti i principi promossi da almeno i primi 4 articoli della Costituzione Italiana.
Questo è il caso dell’insegnante di Trento umiliata e licenziata dalla Madre Superiora della scuola paritaria dove per 5 anni ha insegnato ottenendo ottimi risultati con i suoi studenti. Motivo? “Perché dicono che sei lesbica!“.
L’insegnate infatti ha detto:
“Dopo avermi fatto i complimenti per il lavoro svolto, se n’è uscita con quella domanda… Ero disgustata. Poiché non avevo intenzione di svelare nulla, suor Eugenia ha osservato che ‘stavo dimostrando la fondatezza delle voci’. Sembrava mi volesse umiliare. Stavo per andarmene e a quel punto lei prova rimediare, facendomi capire che era disposta a chiudere un occhio se avessi dimostrato di voler ‘risolvere il problema’. Non c’ho visto più… l’omosessualità è un problema? Ammesso che sia gay, dovrei guarire da qualcosa? Le ho risposto che è una razzista, e che deve riflettere sul concetto di omofobia”(fonte – Repubblica.it).
Ma vi rendete conto? Siamo nel 2014 e abbiamo ancora persone che dirigono istituti scolastici – culle della formazione delle generazioni future – che credono che l’omoaffettività sia una malattia! Ma dove vogliamo andare se abbiamo ancora esseri del genere con cui dobbiamo condividere l’ossigeno che respiriamo!?
E ancora la donna aggiunge:
“In 5 anni ho sentito volare parole come ‘invertito’, mai però di fronte agli alunni. Ho visto volantini affissi nell’aula docenti dove si pubblicizzava la presentazione del libro ‘Ero gay. A Medjugorje ho ritrovato me stesso’. Alcuni colleghi poi mi hanno raccontato di aver ricevuto pressioni dalla dirigenza scolastica sul comportamento da tenere con gli studenti, ‘perché i maschi sono maschi e le femmine sono femmine’.
Quel che mi è successo è roba da Medioevo, paragonabile alle discriminazioni subite dagli ebrei o dai neri”. (fonte – Repubblica.it)
Certo che il suo posto di lavoro in quella scuola è irrimediabilmente compromesso, ma una cosa, la nostra Prof. la vuole:
“Un reale controllo sui finanziamenti erogati alle scuole paritarie. Ce ne sono alcune che non li meritano. Voglio solo coerenza”. (fonte – Repubblica.it)
E con lei lo vogliamo noi tutti! Basta usare i nostri soldi per far piacere alle caste religiose e finanziare organizzazioni che appartengono “all’amico di” o “al figlio di” o ancora “al parente di”! Facciamo andare avanti aziende e lavoratori meritevoli! E soprattutto eliminiamo le sovvenzioni statali a chi si macchia di razzismo e discriminazione chiedendone anche il rimborso completo e favoriamo invece quelle realtà scolastiche dove ci si batte giorno per giorno contro la dispersione scolastica e per la convivenza e accettazione delle altrui diversità!