
Ci sono sempre cose a cui stenti a credere e il fatto che poi sia una social network a portartele sotto gli occhi ti lascia davvero pensare che sia la solita bufala…e invece!
Invece poi ti spingi oltre incuriosito dal fatto e soprattutto inorridito dalla possibili che una notizia del genere possa in alcuno modo essere vera e ti imbatti in giornali del luogo (visto che parlare 5 lingue non è poi così male?) e capisci, che PURTROPPO, è tutto vero!
L’assassinio di matrice sporcamente omofoba del 18enne brasiliano João Antonio Donati non è una balla mediatica, ma invece pure e schifosa realtà: torturato, con entrambe le gambe spezzate, segni di percosse su tutto il corpo, lividi che nemmeno fosse caduto da un dirupo e poi c’è quella cosa. Quella cosa che ti inorridisce quasi anche di più della morte stessa: quel bigliettino omofono “ Vamos Acabar com Essa Praga” (tr: facciamola finita con questa piaga) proprio riferito all’omosessualità in se’.
Ancora oggi, ancora le stesse idee malate e insane!
La polizia però si è mossa davvero in fretta e ha subito ritrovato e arrestato la bestia infame e disumana colpevole di questo omicidio senza senso.
Si chiama Andrie Maycon Ferreira da Silva e indovinate quanti anni ha? Solo 20!
Questo ci mette davvero di fronte al fatto che l’omofobia si insidia in qualsiasi fascia d’età e classe sociale: che schifo!
Il colpevole ha confessato e secondo il Brasil Post ha ammesso “ogni tanto avevamo relazioni sessuali poi però avevamo smesso” e continua “l’idea era solo quella di torturarlo e stuprarlo, poi però si è ribellato e ho dovuto fermarlo e soffocarlo!”
E menomale che siamo di fronte ad un paladino dell’eterosessualità! Voleva solo “stuprarlo e torturarlo!”… che carino! Voleva fargli due coccole!
Spero di cuore che rimanga dietro le sbarre per tanto, tantissimo tempo, ma proprio come propone BitchyF “in isolamento!” … si sa mai che possa piacergli essere abusato da tutti gli altri carcerati!