
Le uniche certezze in una vita piena di incertezze per una giovane viaggiatrice allergica ai gatti sono le seguenti:
- Il ciclo pochi giorni dopo la partenza ( cosa che ti costringe inesorabilmente a portarti dietro il tuo fido pacco di assorbenti viola )
- La stanza dei tuoi sogni, ( al cui annuncio potresti anche rispondere per prima) con prezzo ragionevole ed una buona posizione, è STRACOLMA di gatti.
- L’assenza totale di carta igienica la mattina in ostello
- E per concludere il raffreddore quando da casa te sei portato solo un pacco di fazzoletti – tanto è ancora bel tempo, mi serviranno solo per andare al bagno – AMEN.
Ma partiamo dal principio e presentiamoci al grande pubblico: Ciao a tutti e benvenuti nella rubrica de La lesbica sfigata. Potete chiamarmi Susanna, Sfigata, Lesbica, L.S. o anche L.S.D. ( la D è muta e sta per disperata ).
In diretta ( o quasi ) da Amsterdam per narrarvi le mie avventure al momento poco LGBTQIA ( questo acronimo sta diventando sempre più lungo ), ma spero che con l’andare del tempo possano diventarlo sempre di più.
Ho passato 15 giorni in un ostello a 7 km dalla stazione centrale. 7 km che quando non avevo voglia di spendere soldi facevo volentieri a piedi, anche sotto la pioggia ( poi mi lamento del raffreddore ) e possibilmente dimenticandomi di fare una preventiva tappa al bagno per svuotare la vescica. Condividevo il bagno con altre 49 persone, la stanza con altre 4, e tuttora non riesco a fare due passi senza ricevere la chiamata di:
- mia madre
- mio padre
- mio fratello
- mia cugina
- l’amica lontana
- il papa
- lady gaga
- qualche truffatore
Notare bene che tra questi è più probabile la chiamata di Lady Gaga che di un’ipotetica fidanzata ( secondo alcune fonti accreditate tra cui l’ansa, il sole 24 ore e la national geographic; morirò zitella ).
Tutti loro, ad ogni modo, si organizzeranno per venirmi a trovare; ma tutti ben sappiamo che, a parte il papa ( e se mai lo faranno ), sarà per una motivazione leggermente diversa.
Pensate che io, in finale, nemmeno me le faccio le canne ( giuro ), perché mi prende sempre male. Il più delle volte mi dicono “che spreco”, ma vi assicuro che mentre quelli stanno fatti dentro ad un coffee shop, io mi guardo attorno e vedo cose bellissime. Vedo una città che mi fa sentire al posto giusto ed al momento giusto. Insomma, da una città che ti accoglie così…
non puoi certo aspettarti qualcosa di negativo, no?
Ho conosciuto tanta gente, tutta diversa, con storie incredibili: c’era chi viaggiava da sola in bicicletta per tutta l’Europa, chi ha vissuto in Cina per 9 mesi, chi col cuore spezzato e mollato praticamente sull’altare ha deciso di ricominciare tutto da capo; c’era anche chi magari si è chiuso in ostello per 20 giorni a fumare e non aveva più i soldi per tornare a casa, in Australia.
Chi ero io prima di partire nemmeno lo voglio ricordare. Non fraintendetemi: sono qui con me e ci sarò sempre, ma ero sepolta sotto una coperta di polvere troppo spessa per vedere dove NON stavo andando.
Uscire dalla comfort zone è soprattutto mettersi in gioco con i propri mezzi, imparare a nuotare davvero, senza braccioli; per scoprirsi più pesci che mai.
Così ho iniziato a nuotare anche io, e da che la migliore ipotesi era quella di dormire sotto ad uno dei meravigliosi ponti illuminati; ho trovato un posto tutto mio in un dormitorio studentesco, ho iniziato l’università, mi sto facendo dei nuovi amici, mangio cose diverse ed ogni giorno è una piccola sfida con me stessa, per tornare a casa, guardarmi allo specchio e dire: brava Susa’, anche oggi ce l’hai fatta. Come cantavano i Coldplay “nobody said it was easy” , ma vi assicuro che nel mio caso era davvero troppo rischioso rimanere dov’ero. Come introduzione alla rubrica direi che può bastare, vi lascio con il mio inno personale.
Occhio… fa venire i brividi.
Uno stramegainboccaallupissimo!
Però oh, ammazza che spreco..!
Eh lo sapevo io, proprio tu poi!
crepi crepi crepi!
Bellissima presentazione.. in bocca al lupo!
crepi crepi crepi! 😀 ( e grazie )
Posso solo farti il mio più grande in Bocca Al Lupo! E se poi il lupo non vogliamo farlo crepare, diciamo che possiamo passare alla sempre cara balena… quindi In Culo alla Balena! 🙂 P.s. Se ti chiama quella stronza di Lady Gaga, le dici che quando saremo a Lisbona gradirei mi facesse avere 2 pass per l’area VIP? grazie.
non so quale delle due possa essere più in via d’estinzione, ma a sto punto preferisco la stipsi della balena 😀 perciò… speriamo che non caghi!!
ps. E’ che ha finito il credito nel telefono, ultimamente mi fa solo l’addebito.
la stipsi è dolorosa (esperienza personale) ma ci sta che per un po’ di giorni non caghi! P.s. che tarcagnona!!! con tutto quello si fa pagare per i concerti potrebbe anche farsela na ricarica!
Io vorrei i diritti d’autore sulla foto nella presentazione! 😀 in bocca al lupo :*** <3
Se penso alla faccia che hai fatto quando mi sono abbassata ai pantaloni ancora rido 🙂
I diritti sono al 50% U_U, l’idea a me, lo scatto a te.
Crepi crepi crepi!