Bailando, Bailando, Bailando, Bailando. BASTA!

Come sapete benissimo, i vostri halfloggers, me in primis, sono di un mainstream da fare proprio PAURAH.
Qualsiasi cosa circola e rimbalza sul web e nei cervelli di mezzo mondo viene rintracciata, captata e metabolizzata da tutta la famiglia del #IlPuntoH.
Ci ritroviamo quindi a condividere con voi le terribili convulsioni e rigetti provocati dal tormentone BAILANDO del bel Enrique Iglesias, degno erede del padre Julio che, ancora oggi dopo secoli, infesta le nostre notti con “Se mi lasci non vaaaaaleee…“.
Non si può certo dire, infatti, che non sia stato un ottimo pezzo, aldilà dell’intolleranza che poi abbiamo sviluppato sentendolo quasi anche durante gli Angelus del Papa, sia dalla prospettiva professionale della popstar spagnola che da quella spiccatamente commerciale dell’intera industria discografica d’Espana.
Infatti Iglesias, che con Hero nel 2001 si è affermato come erede dell’ancora irraggiungibile Ricky Martin, dopo un periodo piuttosto buio per la sua carriera musicale in cui ha preferito svendere il proprio corpo come attore e modello per sopperire ai flop dei suoi ultimi album, ha pensato bene di risorgere (anche lui, il 2014 è l’anno delle resurrezioni ma mai quelle che contano tipo MJ o Amy Winehouse) con Sex + Love, uscito in primavera. Ha dovuto aspettare però il sesto singolo estratto da questo album per poter tornare a brillare nel pantheon della Onda Latina che tanto piace agli occidentali.
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Confermatosi IMMEDIATAMENTE vero tormentone di fine estate 2014, il figliuolo lascia (con un’ottima strategia di marketing) ben 4 versioni del pezzo con altrettante collaborazioni.
Troviamo infatti la versione spagnola con Descemer Bueno e Gente de Zona (famosi eh?), la versione anglo-spagnola con l’aggiunta al trio di Sean Paul e due versioni portoghesi (una per il Brasile e una per il Portogallo, sia mai scoppi la terza guerra mondiale per l’affronto di averli accomunati nella lingua) con Mickael Carreira in grazie portoghesi e Luan Santana in grazie brasiliane; come se non bastasse questa  gang bang, abbiamo 4 diversi video indirizzati alle 4 diverse comunità linguistiche.
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Il mercato italiano è stato, invece, conteso dalla versione inglese e da quella spagnola (anche se personalmente quella spagnola ha tutto il vantaggio di portare la lingua adatta alla melodia latina del brano) ma, in fin dei conti, il pezzo si è affermato al primo posto nei Paesi simpatizzanti per la caliente Espana, tra cui l’Italia, e in Top20 nel restante Occidente.
Oro in Italia, Platino in USA e Spagna, addirittura Oro + Platino in Messico con oltre un milione e trecentomila copie vendute in tutto il mondo.
Pensate che, grazie a Bailando, Enrique Iglesias è riuscito ad infrangere il record di quasi vent’anni detenuto dai Los del Rio e della loro “Macarena” riuscendo ad entrare nella Top10 dei brani più programmati dalle radio americane con una canzone in lingua spagnola ed era ora, finalmente! Uèèèè Macarenaaaaa…

 
Anche il web e c’era da aspettarselo ne ha risentito e ha partorito molte perle, alcune trash ma altre molto talentuose, che voglio riportarvi di seguito.
Il carpentiere che, rischiando la morte accidentale, si scatena col pezzo mentre ripara le tegole del tetto.

Il Labrador che balla a ritmo di Bailando.

Tale Isabella Pulido che ci regala una cover NIENTE MALE.

Tale Niko Falero che ci regala una cover NIENTE MALE (per tanti, tantissimi motivi!!).
http://www.youtube.com/watch?v=oGsSnGLr0kM
Vi risparmio il video del pezzo perchè sono sicuro ne avrete già abbastanza.
PUTTANPOP BLESS YOU!
 
 

 

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