Diario di una Lella -Due passi ad Utrecht – E06S01

Si dice che Amsterdam non sia propriamente rappresentativa dell’Olanda. Si dice che l’Olanda sta esattamente fuori, tra i prati infiniti, i polder, le città più piccole e più distanti.

Amsterdam in effetti è talmente multiculturale che chiunque riuscirebbe a sentirsi integrato. Chiunque.

Domenica sono andata ad Utrecht, per la seconda volta. La prima sono stata ospitata per tre giorni da un compagno di corso spagnolo ed ho conosciuto più spagnoli in quel weekend che in 6 mesi di erasmus a Barcellona. Per girare l’ho girata, ma blandamente, per poi finire svaccati su un pratone di un parco random. Ho notato che è davvero difficile trovare un buon compagno di passeggiate: io mi farei i km anche sotto la pioggia, ma il resto del mondo non sembrerebbe essere della mia stessa filosofia di vita.

Questa volta però ho passeggiato con calma per le vie di questa cittadina che è decisamente un gioiello. A dire il vero sembra una piccola Amsterdam, con le case tipiche ed i canali che si incrociano tra loro; ma molto più tranquilla e godibile.

Il canale pieno di negozi iper grandi ed iper fashion, con mille localetti in cui fermarsi a bere una birra o un the, molti meno coffee shop, e decisamente tanta gente incredibilmente gentile che si ferma a parlare con te. La fortuna è stata beccare una specie di sagra con svariate specialità locali e non, tanti piccoli banchetti in piazza, tavolate immense dove sedersi a bere, tu guarda il caso, una birra. Vendevano salumi di ogni genere ( ne ho comprato uno alle more, sapeva solo di salame ma vabbe ), pane, funghi, formaggi ( questi so popo forti ragazzi.. tornerò con il colesterolo compattato in comodi panetti da 1 kg ciascuno ) e c’era anche una piccola band che suonava un po’ di musica live.

Tra i punti più belli in assoluto c’è sicuramente la cattedrale. Al di la degli interni molto semplici ma con delle vetrate ( si chiamano così? ) mozzafiato e piene di colori; la cosa che più mi fa impazzire è il fatto che la navata che collegava il campanile al resto della cattedrale sia crollata. Il risultato incredibile è che la piazza su cui sorge la chiesa passa esattamente in mezzo ad essa.

Quando invece cala la notte e le luci si accendono, la città cambia improvvisamente volto e diventa uno di quei posti dove solo guardando davanti a te, te senti felice ed innamorato pure se non hai nessuna a cui dedicare tanta bellezza. I lampioni disegnano dei coni di luce perfetti lasciando uno spazio di buio in cui l’immaginazione può andare, ma solo per la distanza che lo separa da un altro lampione. Allora a braccetto cammini, sperando in quel buio, ti giri verso la ragazza che ti piace e…

– ahò, se lo famo un cannone?

E niente, sono sempre più convinta che la donna della mia vita sia rinchiusa dentro ad un libro senza possibilità di uscirne.

2 thoughts on “Diario di una Lella -Due passi ad Utrecht – E06S01

  1. O magari siete in due libri diversi e bisogna iniziare a scrivere quello in cui siete protagoniste assieme! Prendila positiva!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *