Evviva l'uomo col pelo

Avete presente quelle situazioni così esilaranti che non vi scorderete mai e poi mai nella vostra vita? Quegli episodi che, ogni volta che ci pensate, non riuscite a non farvi scappare una risata?

Io stesso sto scrivendo questo articolo con il sorriso in faccia perché penso a quella volta in cui posso dire di aver imparato per sempre la traduzione inglese per “cappotto”.

Erano i tempi del liceo e la professoressa di inglese ha posto la fatidica domanda alla mia vicina di banco: << What’s the english for “cappotto”? >>

L’interrogata, in panico totale perché era l’unica parola che non si ricordava, ha iniziato a borbottare ed io, nella mia usuale pace interiore, ricevo una sorta di visione divina che mi mostra in sequenza le lettere della parola “coat”.

A quel punto, fiero della mia fruttuosa sessione di studio del giorno prima (dieci minuti scarsi, immagino), decido di bisbigliare la soluzione alla mia amica che prontamente risponde convinta di essersi salvata in corner. Non fosse che la prof, accortasi dell’inganno, fa gli occhi del pitbull affamato che sente il gatto miagolare e sbraita inspiegabilmente contro l’altra vicina di banco incolpandola per aver suggerito. Io, pietrificato dalla situazione surrelae, non faccio altro che affondare nel mio banco incassando il tutto.

È grazie a questo episodio (tutt’ora riesumato alle pizzate di rimpatriata della vecchia classe del liceo) che senza esitazione digito nella barra di ricerca dei magazine di moda la parola “coat” per trovare quali sono le tendenze in fatto di cappotti per questa stagione fredda.

Sembra che gli stilisti internazionali abbiano consultato le previsioni a lungo termine prima di mettersi al lavoro per le collezioni: da Fendi a Dolce & Gabbana, passando per N°21 e Valentino, è un tripudio di pellicce… per le donne ma anche (e soprattutto) per gli uomini.

Stefano e Domenico, ispirati dalla Sicilia normanna, hanno fatto sfilare cavalieri e re avvolti da sontuosi cappotti di pelliccia, foderati e di tessuto a tinte calde, il tutto accessoriato con corone e guanti preziosi.

Nella moda non esiste il conflitto di interessi e lo sa bene il kaiser Karl Lagerfield che sta attualmente con una natica nella poltrona della direzione creativa di Chanel e con l’altra in quella di Fendi, coadiuvato dalla stessa Silvia Venturini Fendi.

Per la casa di moda romana hanno infatti creato cappotti che farebbero (o magari hanno già fatto) infuriare gli animalisti più accaniti: pelo lungo che sbuca dappertutto e che farebbe ingelosire anche Crudelia De Mon in persona.

Gucci è un po’ più sobria e la sua direttrice creativa, la talentuosa Frida Giannini, sceglie la pelliccia solo per le fodere, pensando a cappotti molto anni 60.

 cappotto-verde-doppiopetto-di-gucci

Fa lo stesso La Signora (aka Miuccia Prada) che sceglie il pelo per cappotti più istrionici e accattivanti.

 a42f49fa8178ccd2da6ab61dcd5b9754

Il duo Chiuri – Piccioli per Valentino, quest’inverno sono più fantasiosi del solito e fanno sfilare una pelliccia che ricorda i colori del camouflage e della natura selvaggia (tema della sfilata).

C’è invece chi ritorna ad una sorta di uomo primitivo, fuso con la modernità del XXI secolo: è il caso di Riccardo Tisci, che porta la genialità e la maestria sartoriale italiana in Francia e per Givenchy unisce t-shirt a pelliccia con l’ispirazione della Bauhaus.

 Givenchy-Men-Fall-Winter-2014-2015-Menswear-Runway-Review-7Givenchy m bks RF14 8344

O ancora:

Trovare similitudini nei cataloghi delle catene di grande distribuzione non è facile, data la non praticità del capo suddetto, ma ce la si può fare…

H&M è la prima e trova cappotti ecosostenibili e allo stesso tempo caldi come una pelliccia vera:

Ci prova anche Zara foderando cappotti corti, lunghi e a doppiopetto:

Anche su Asos si trovano capi interessanti e, soprattutto, ecosostenibili.

Insomma, lasciate perdere l’dea di andare a rubare il pellicciotto della zia ché rischiate di sembrare un Ferrero Rocher

 fur-coats-for-men-5

O, ancora, di comprarne addirittura una nuova scegliendo però dal catalogo femminile, come ha fatto lo stilista Marc Jacobs, che non manca mai di originalità (e di dimostrare il suo amore per Prada).

 marc-jacobs-prada-_SS2014-1

Le alternative ci sono, e sono per tutti.

Cosa aspettate? L’inverno deve ancora cominciare e voi non siete adeguatamente coperti! Il metereologo Giuliacci è stato licenziato da Canale 5 e niente è più come prima, anche se…

Alla prossima settimana!

Obrigado

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *