
Come ogni ultimo venerdì del mese inesorabile arriva l’esame di fine corso.
Questo venerdì è stato il turno di Evolution of species interaction, per gli amici ESI.
EH SI.
A ‘sto giro ( passatemi la romanità che spinge a capocciate ) mi toccava anche preparare un poster. Ho passato la notte di mercoledì e giovedì a dare un senso a questo poster ( anche se questo poster, un senso non ce l’ha… ) per poi arrivare a questa conclusione:
– Finalmente ho finito! Mi dai un tuo parere?
– Certo, fammi un po’ vedere…
– Hem, si.. mi piace molto che tu abbia sottolineato le parole chiave in rosso.
– Fa cagare?
– No dai…
NO-DAI. Penso sia tra le risposte più significative in campo opinionistico. Significa “Fa cagare ma non te lo dico o ci rimani troppo male”. Peggio di No dai… ( con i puntini di sospensione ) penso ci sia soltanto “So boni tutti a farlo così” et similia.
– Forse avrei cambiato l’immagine…
La morale della favola è che alle 5:40 della mattina dell’esame, le uniche cose rimaste invariate sono state l’immagine del corallo ed il logo della mia università. Per cui mi sono presentata alla “poster session” con il seguente capolavoro:
Bello per carità, il problema è che poi ho avuto, come dire… Una serie di problemi nella stampa sull’A0, ed alla fine della fiera non ho nemmeno preso un voto nella competizione. L’esame consisteva nell’esporre i poster nella hall dell’università ( oltre a presentare un articolo a riguardo ), e dare spiegazioni ai colleghi sulla ricerca proposta. Io ondeggiavo, con 4 h di sonno in 48h, era tutto così confuso che detta proprio sinceramente non ho idea di come sia andato l’esame. Durante l’attacco di arte notturno riflettevo sul fatto che le cose che sono in grado di fare ( usare illustrator, disporre gli elementi in maniera chiara -senonlicapiteèunproblemavostrononlovogliosapere ) lo devo esclusivamente alle mie passioni. Mi spiego : a me piace scrivere strisce comiche e qualche mese fa avevo iniziato a pubblicarle online, per avere un feedback e capire che potenzialità avessero. Nel fare questo però mi sono scontrata con due grossi problemi:
a) non ero bona a strutturare la storia
b) ero una pippa ad usare la tavoletta grafica per disegnarli direttamente su pc
in pratica: la ragazza è intelligente ma non si applica ( the story of my life ).
Così tra un consiglio di F. su come scrivere ed uno di A. su come usare illustrator, sono arrivata alla rinuncia del mio progetto ed all’apprendimento della struttura del pensiero for dummies. Beh alle 5:41 finisco questo benedetto poster e penso:
Tutto quello che so, lo devo alle mie passioni
E comunque non m’è servito ad un cazzo passare il pomeriggio su AI
Tutto torna no?
per niente proprio…
La parte bella di ogni esame, ad ogni modo, è la birra a fine corso. Ci stavo riflettendo venerdì sera prima di svenire sul letto: qui un esame è sul serio un confronto, non fanno pesare affatto la valutazione, e comunque ci tengono a salutarti in maniera amichevole. Questo clima ti distende e ti fa dare il meglio di te stesso in tranquillità.
Ad ogni modo ho conosciuto la mia vicina di poster, una ragazza simpatica del Texas con la passione per il cinema. Ci siam trovate subito d’accordo nello sfruttare questo punto in comune per passare il sabato sera al cinema. Così ieri ci siamo incontrate e siamo andate al De Hallen, un posto bellissimo – molto industrial – dove oltre al cinema c’erano un pub, un mercato serale dove mangiare ed una quantità spropositata di gente che chiacchierava e si divertiva. Il film in questione era sold out ( ovviamente ) perciò armate di bicicletta ( la sua ) siamo andate al Cine Center, vicino al famoso Sugar factory dove ho passato la serata “kill all hipster” citata in non mi ricordo quale post passato. Film in questione “Wild Tales” – spagnolo ( argentino ) sottotitolato in olandese. Film strano ma mi è piaciuto. Sono una serie di storie completamente disconnesse l’una dall’altra, l’unica cosa in comune è la tragedia ed il disagio, la paura; ma letto in chiave quasi assurda. Ad ogni modo lo consiglio. Ci facciamo due passi e ce ne andiamo a bere giusto un paio di birre in un locale e qui.. rullo di tamburi..
*attimo di suspance*
* silenzio scenico *
* si rasenta quasi la voglia di chiudere la pagina e smettere di leggere il post*
vengo invitata venerdì prossimo alla mia primissima cena di THANKS GIVING.
*standing ovation, il pubblico in delirio*
Ero così felice che mi sarei messa a correre per tutto il locale senza maglietta.
Sarà mica che mi sto facendo un’amica?
L.S.
Che meraviglia leggerti!!!
hei grazie mille 🙂
come si fa a non volerti essere amici? … P.s. se corri senza maglietta per il corridoio, fai il video vero? Poi me lo mandi su Whatsapp.
so che sarebbe per puro scopo scientifico, quindi ok!
ovvio!!! Lo facciamo diventare il nuovo video virale di youtube!!! (ovvimente sempre by IlPuntoH!)
Per così poco? Ah, anch’io voglio il video!!!