
Chi di voi sa cosa succede il 1° dicembre di ogni anno dal 1987 ad oggi?
Non è stata indetta o importata da qualche paese nessuna festa, non si sta a casa da scuola: è la Giornata Mondiale per la Lotta contro l’AIDS e l’HIV.
Più passa il tempo, più questa importante giornata organizzata in Italia in diversi modi dall’associazione LILA, si fa sentire sempre più.
Lo scopo è quello di svegliare le coscienze di tutti su quello che continua ad essere un problema, una delle più distruttive epidemie che la storia ricordi: AIDS, il virus sessualmente trasmissibile e per il quale solo nel 2005 morirono 1,5 milioni di persone. Sono numeri impressionanti ma da molti anni a questa parte si ha la (falsa) percezione che il virus sia sparito e della sua diffusione e persistenza non si ha più notizia.
LILA assieme ad UNAIDS si pone due obbiettivi molto ambiziosi anche grazie a questa giornata: non far affievolire la conoscenza sull’argomento con campagne di prevenzione e porre fine entro il 2030 alla pandemia.
Il titolo della giornata di quest’anno (cioè oggi) è “1/12/14: close the gap – ridurre la distanza.”
Le proposte politiche, culturali, sociali, preventive e sanitarie intorno alle tematiche dell’infezione del virus HIV sono molteplici: in Piazza Maggiore a Bologna, per esempio, uno stand di volontari ed esperti aspettano tutti coloro vogliano approfondire l’argomento ma soprattutto effettuare il test: gratuito e a risposta immediata.
Si pensa spesso che “a me non capiterà mai”, “non conosco nessuno sieropositivo” ed è qui che si sbaglia: nel 2012 solo in Italia 123.000 individui dai 15 anni in su risultavano infetti (fonte COA e UNIAIDS); la prevenzione è quella su cui si punta di più in assoluto: evitare comportamenti a rischio, usare sempre il preservativo e, nel dubbio, effettuare il test ché male non fa.
Anche la moda da anni mette del suo per svegliare le coscienze: qualche anno fa OVS ha chiamato i figli dei grandi artisti per creare tshirt a tema e anche quest’anno le iniziative più importanti e singolari non mancano: Aldo Shoes, ha creato una speciale collezione di braccialetti a edizione limitata a 5,90€ il cui ricavato andrà in beneficenza alle associazioni che combattono la malattia in tutto il mondo.
La seconda è indetta da Eastpak che ha chiamato al suo capezzale gli artisti e i designer di moda più famosi per creare zaini unici che andranno all’asta e i ricavati accresceranno le casse dell’associazione DAA (Designers Against AIDS).
Ecco allora gli zaini creati da Manolo Blahnik, MSGM, Elio Fiorucci, Jean Paul Gaultier e molti altri. (www.artiststudio.eastpak.com)
Infine, come tutti saprete, il simbolo della campagna è da sempre il nastro rosso: ecco quindi una galleria di abiti e accessori classici, di alta moda e non, tutti tinti di rosso. Perché la moda è bella ma anche consapevole.
É sempre bello vedere quanto questi valori e questi messaggi importanti siano trasversali, presenti e comuni a tutti.