
Sono da sempre un ragazzo molto curioso e appassionato di cibo, quindi ogni scusa è buona per conoscere quali novità e comodità il settore del food ci può offrire. L’evento organizzato da Francesca e Benedetta in cooperazione con Foodes in una location storica e con pochi invitati e tutti selezionati (e la cosa non poteva che farmi piacere e incuriosirmi ancora di più) è stato secondo me il modo migliore di scoprire una bella novità.
Insieme con Alejandro di Winophy arriviamo a destinazione: Villa Maria Luigia nella piccola (ma ricca) Collecchio e veniamo accolti da Luca, Claudio e Stefano che ci parlano di cibo, di quanto i costi degli sprechi di alimenti in aziende di ristorazione influiscano sulle perdite, e ci offrono qualche piccolo aperitivo dicendoci che quei cibi sono solo stati preparati qualche giorno fa, poi riscaldati e assemblati in cucina prima del nostro arrivo. Ma voi nel vedere (foto sotto) queste preparazioni, direste mai che si tratta di cibi pronti? Io le ho anche mangiate e non l’avrei MAI detto!
Così vista la simpatia di Luca che si intrattiene con noi, lo bombardo subito di domande e mi faccio spiegare un po’ Chi o cos’è Foodes e perché questa start-up crede di essere il tassello mancante al mondo della ristorazione e dei cibi prêt-a-manger, e le sue spiegazioni non mi deludono, permettendomi di avere un’idea quanto più chiara possibile delle tante possibilità di applicazione che quest’azienda ci offre…ma vediamo se ho capito bene (poi magari i Signori di Foodes sapranno o meno smentirmi).
Foodes nasce da tre soci – Luca, Claudio e Stefano – appassionati di cucina e con il fiuto per gli affari, che come primo obiettivo ha quello di mettere a disposizione di ristoranti e aziende ricettive un servizio smart che serve direttamente queste strutture e che grazie all’ingegnerizzazione dell’utilizzo del sottovuoto è in grado di garantire la migliore qualità al miglior prezzo, permettendo a queste strutture di limitare gli sprechi, e i costi di personale quando non necessari.
Questo, di sicuro, per una struttura ricettiva o un ristorante è un grande aiuto…ma a me, in quanto utente privato e appassionato di cucina, interessava scoprire come Foodes potesse migliorarmi la vita ai fornelli.
A breve Foodes arriverà anche sui nostri cellulari intelligenti e tramite la loro app sarà possibile ordinare una serie di ricette (o piatti semi-pronti) – che potete trovare qui – e farcele consegnare direttamente a casa con la possibilità di abbinare anche del vino ai piatti ordinati secondo i consigli e le proposte dello chef.
Avremo dunque la possibilità di scegliere tra ricette che non hanno nulla da invidiare ai prodotti gourmet di alta ristorazione con una proposta di piatti che spaziano dalla tradizione dei territori passando per ricette un tantinello più contemporanee, toccando quelle vegetariane e tra non molto anche ricette gluten-free (cucine religiose tipo Kosher dovranno attendere per ora) per garantire ricette appropriate ai gusti e le necessità di ogni utente.
Ma quindi, come riceveremo il cibo ordinato?
Tutti i componenti verranno recapitati a casa propria in confezioni monodose sottovuoto (vedi foto lato); ogni componente è semilavorato e questo – soprattutto se non siamo maghi dei fornelli – ci dà la possibilità di portare in tavola una ricetta da gran chef ma che rispecchi il nostro carattere: volete mettere il figurone che farete coi vostri commensali?
E se la cena mi salta e devo rimandarla, che faccio? Butto via tutto?
Eh NO! Parliamo di prodotti selezionati che subiscono un trattamento di sottovuoto (come studiato dal famoso chef internazionale Fabrizio Sangiorgi che dal 1990 studia e sviluppa tecnologie all’avanguardia per il trattamento del sottovuoto) che ci permette di conservare intatti e sigillati in frigo i cibi ordinati fino ad un massimo di 20 giorni.
Il metodo del sottovuoto evita l’impoverimento delle componenti aromatiche; non sottopone le materie grasse ad alterazioni organolettiche nocive; preserva il valore nutrizionale degli alimenti e ci permette dunque di utilizzare prodotti e cibi freschi, sani, senza conservanti (nocivi alla nostra salute), in pratiche monodosi.
Inoltre nella scatola che riceveremo, oltre ai tanti sacchettini sottovuoto con i cibi semipronti, troveremo anche un link per vedere sul nostro pc o smartphone il video tutorial della preparazione: una vera e propria #IkeaInCucina!
Mi par di capire che tutti potremmo sentirci dei grandi chef con poche e semplici mosse grazie a Foodes … e a me non rimane che attendere il rilascio dell’app ufficiale e provare in anteprima per voi i loro servizi.
Vi lascio però ad una piccola carrellata di foto delle ricette proposte, tutte assemblate proprio come avremmo fatto noi (credeghe che se l’avessi fatte io venivano fuori così belle) degustate in compagnia delle simpatiche Francesca, Benedetta, le Sorelle ‘Trouble‘ (come le ho ribattezzate con simpatia) Alejandro di Winophy. Luca, Rowena e Tiziana (aka Nonnapaperina).
Un ringraziamento speciale al team di Foodes per aver preparato in meno di 2 minuti dei piatti alternativi per me che non mangio maiale.