Perché l'Italia non ospiterà le Olimpiadi2024

E’ ufficiale, dopo che il Governo Monti aveva ritirato la candidatura di Roma alle Olimpiadi del 2020, Renzi ci riprova, obbiettivo Olimpiadi 2024. Nelle intenzioni del Presidente del Consiglio ci sarebbe l’idea di sfruttare al massimo le nuove modifiche ai regolamenti che il comitato olimpico ha dovuto varato al fine di rendere meno dispendiosa, per la città ospitante, la realizzazione delle strutture per le gare e per l’alloggio degli atleti. Difatti queste si potranno spalmare sul territorio nazionale; ciò è stato deciso per far fronte alla drastica diminuzione delle candidature per ospitare i giochi, la crisi e la prospettiva di strutture che non verranno mai più utilizzate ha fatto fare un passo indietro a molte nazioni [Italia compresa, nel 2011].

Dunque, a scanso di tutte le probabili infiltrazioni mafiose e i vari episodi di corruzione che ormai caratterizzano il nostro paese nel mondo, questa potrebbe essere un’opportunità eccellente per creare lavoro e risistemare molte strutture sul territorio nazionale nonché un buon tentativo di ridare nuovo lustro all’immagine del Bel Paese. Non dimentichiamo l’esempio di Torino, che grazie alle olimpiadi invernali del 2006 è riuscita in una immane opera di riqualificazione della città.

Ma, c’è sempre un ma, riuscirà il nostro paese ad andare oltre la candidatura ed “accaparrarsi” questi benedetti giochi? Io credo di no, o almeno, non ce lo meritiamo.

Dopo il caso Sochi il comitato olimpico ha dovuto inserire un’altra modifica alle regole dei giochi, all’articolo 6, che recitava: “Ogni forma di discriminazione che riguardi un paese o una persona in base alla razza, alla religione, alle idee politiche, al genere o ad altro è incompatibile con l’appartenenza al Movimento Olimpico” tra le discriminazioni è stato aggiunto anche l’orientamento sessuale. Un vero traguardo per i diritti civili.

Peccato però che il nostro paese sia al primo posto in Europa per discriminazioni circa l’orientamento sessuale, secondo una ricerca riportata da Thepostinternazionale:

In Italia l’omofobia è così diffusa che il 96 per cento degli intervistati lamenta di essere vittima di battute infelici e l’80 per cento pensa che gli italiani siano propensi a compiere gesti di odio e avversione nei loro confronti. I politici sono percepiti come i più ostili, con il 91 per cento che considera offensive le loro dichiarazioni contro il 44 per cento della media europea. Le aggressioni fisiche sono temute dal 69 per cento contro il 38 per cento del campione totale.

Dunque? Senza mezzi termini l’Italia è un paese omofobo, e finché il 72% delle coppie omosessuali avrà paura di stringere la mano al proprio partner, l’Italia non è un paese da Olimpiadi.

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