Sanremo 2015, sempre la solita storia? Arte e Trash in arrivo

Si sa che il buon primate italico, dopo aver dato libero sfogo alla sua esterofilia e aver affermato che persino in Ciad vi sia più lavoro e meritocrazia che in Italia, torna sempre a mangiare dal piatto da cui si serve da decenni, magari freddo e avariato, ma pur sempre “fatto in casa”.
Noi del #PuntoH, italiani DOC alla faccia delle distinzioni Nord-Sud, non siamo stati certo l’eccezione alla regola;
mi sono controllato la temperatura e sì, vi sono i primi sintomi di “febbre da Sanremo“.

Lo attendiamo annualmente con fervore e devozione assieme alle ferie e alla tredicesima (perlomeno Sanremo è assicurato, a differenze delle altre), è una delle poche certezze che, in periodi di crisi materiale e morale, viene garantita all’Italiano medio perchè si ritiene che cancellarne la programmazione potrebbe essere la scintilla di forti eversioni sociali.
Possiamo togliere l’articolo 18, il divieto della pena capitale, la pensione a 60 anni, Quelli che.. il Calcio e Al Bano & Romina ma GUAI A TOCCARE IL DOGMA SANREMESE; sarebbe l’inizio di una fortissima rivoluzione con conseguente declino definitivo dell’esperienza repubblicana in Italia.
Prova ne è che, anche i più acerrimi nemici della massificazione sociale quali punkabbestia/bimbiminkia/alternativi/OpusDei e svariati centri sociali, guardano le dirette, di nascosto mentre se ne stanno barricati in casa così da far credere ai vicini che in realtà erano a fare proselitismo o al live dei 99 Posse in qualche fabbrica abbandonata di Bologna.

carlo-conti

Quest’anno il timone è in mano a Carlo Conti e ragazzi miei ci è finita bene, MOLTO BENE.
So che state pensando che rischiamo venga trasmesso in tutta l’Unione Africana, che venga preso come esempio dalla Lega Nord per dimostrare che l’immigrazione è diventata un problema serio che tocca tutti gli ambiti anche quelli piùdisparati, che vi saranno rimostranze ‘diplomatiche’ del Ku Klux Klan e della destra xenofoba europea ma perlomeno avremo sul palco dell’Ariston qualcuno che di musica se ne intende.
Non perchè conduca L’Eredità, eh? Alla fine, le risposte le legge ma perchè Carletto vanta un’esperienza da disk jockey (quando facevano di più che premere Play in VirtualDJ) e da conduttore radiofonico che lo mette nelle condizioni di poter parlare e occuparsi di musica in maniera quantomeno soddisfacente (abbiamo superato due anni di Morandi che non aveva ben chiaro cosa stesse conducendo e due anni di Fazio che ascolta tuttora gli album postumi di Bruno Martino e Francesco Guccini.. AH, GUCCINI NON E’ MORTO?).

Ma passiamo alle partecipazioni UFFICIALI della 65° edizione del Festivàl, per ognuna delle quali mi riserverò qualche breve commento.

ANNALISA “Una finestra tra le stelle” – Diamanti (lei), luci (lui), scintille e stelle. Contenti di questa presenza e della sua eleganza vocale ma, fossi in lei, farei qualche controllo alla pressione oculare che, con tutti questi bagliori, rischia di scoprirsi fotosensibile.

MALIKA AYANEAdesso e qui” – Grande ritorno di Colei-che-non-deve-essere-nominata perchè quando lo fanno le sbagliano tutti il cognome, per vendetta continuerà le sue lezioni grammaticali sanremesi su avverbi e congiuzioni a cui ormai siamo abituati sulla scia di E Se Poi, Niente, Ricomincio Da Qui. Attendiamo la lesson n. 4 – Adesso e Qui.

MARCO MASINIChe giorno è” – NON AVEVAMO DUBBI su un ipotetico titolo, una certezza come sempre. A volte esce dal letargo e segue le orme di Lazzaro, va a Sanremo e si deprime lui e noi, appresso a lui. Soffre di amnesia, non sa che giorno è e lo viene a chiedere a noi che abbiamo già i nostri problemi. LUNEDI’, MARCO.. SEMPRE LUNEDI’.

CHIARA (Galiazzo ndr) “Straordinario” – Intanto, non toglierti il cognome che chiamarsi Chiara in Italia è come chiamarsi Nemo tra i pesci. Come ogni sua partecipazione, anche quest’anno, è già una delle favorite senza che nessuno abbia ancora sentito il brano che potrebbe benissimo essere un remake di “Popoff”, per dire. Da quando Mina l’ha considerata “sua erede”, nessuno osa più dirle niente ma io sì: a parte i capelli arancione ACE, non noto chissà che altra somiglianza ma a proposito MIKA DOVE L’HAI LASCIATO? 🙁

GIANLUCA GRIGNANISogni infranti” – Gianlù, anche il nostro sogno si è infranto con questa notizia eppure ti sei impegnato tanto per esaudirlo. Mancava poco che questa volta ti chiudevano in carcere definitamente e invece sei tornato tra di noi. A volte esageri? LO SAPPIAMO.

NEKFatti avanti amore” – Dalla commozione non so esprimermi, credevo fosse scappato con Tiziano Ferro dopo la congiunta partecipazione a La Voz Espana e ci avesse abbandonato; con lui e Laura (non la Pausini ma quella che gli fece il bidone, insomma) siamo cresciuti, abbiamo rovinato l’esistenza a tutte coloro che portano questo nome ma alla fine Nek sta tornando, speriamo, con un altro tormentone epocale.
*momento bimbominkia*

NINA ZILLISola” – Una delle migliori scoperte degli ultimi anni, con un’anima soul unica nel panorama italiano, torna anche quest’anno sul palco che la scoprì nel 2010 e le fece raggiungere il successo. Finora, nessuno si è mai pentito delle sue sorprese. Confermerà anche quest’anno?

DEAR JACKIl mondo esplode” – Quanto scommettiamo che vinceranno loro questa edizione del Festival? Modà 2 – La riscossa.

ALEX BRITTIUn attimo importante” – Aldilà della banalità del titolo, siamo tutti contenti che sia tornato! Ha troppe doti per restare nell’ombra, oltre ad essere il miglior chitarrista italiano a quanto sembra nonchè il più figo della compagnia.

BIGGIO E MANDELLIVita d’inferno” – Fenomeni da baraccone che non possono che attirare l’attenzione. I Soliti Idioti (anche un po’ pirla) vorranno rubare il ruolo di Elio e Le Storie Tese? E’ difficile infatti non pensare ad un diverso prosieguo della circostanza, a meno che arrivino bellissimi biondissimi e giovanissimi per imporsi come i nuovi Backstreet Boys italiani e, allo stato attuale vista la loro dubbia bellezza, mi sembra improbabile.

MORENOOggi ti parlo così” – MARIA, POSSO USCIRE?  No senti qua.. Io ho mal di testa e ricordiamo benissimo come blateravi ad Amici 14 in qualità di “direttore artistico” e fidati che ci è bastato. (Lui direttore artistico e io a pelare zucchine)

BIANCA ATZEIIl solo al mondo” – Come la Tatangelo, anche Bianca deve tutto ad un uomo che se la porta dietro come Paris Hilton il suo fedele Chihuahua. Non c’è Anna senza Gigi, non c’è Bianca senza Alex! D’altronde la cantante sarda deve tutto ad Alex Britti e forse “ha già dato” e, se così fosse, le è finita più che bene, se pensa alla povera muchacha di Casa D’Alessio. Chissà quanti la invidierebbero!

RAFCome una favola” – Ok, siamo pronti. Ho già le lamette da un lato e le siringhe dall’altro. Chissà se in un duetto con Masini potremmo classificarli tra le “modalità di svolgimento legale del suicidio assistito“.

LARA FABIANVoce” – QUESTO SI’ CHE E’ UN ACQUISTO. L’unica concorrente non italiana di questa edizione (è belga naturalizzata canadese, a dispetto del suo nome) è una delle voci più potenti e acute del panorama canoro mondiale. Chi non conosce Adagio?
Quindi chiedo alla RAI di avvisarci gentilmente una decina di minuti prima della sua esibizione così da mettere in salvo la cristalleria di Villeroy & Boch della cara bisnonna defunta e i lampadari di Swarovsky della sala grande.

GRAZIA DI MICHELE e PLATINETTEIo sono una finestra” – Conoscendovi ad Amici, più che finestre siete delle arpie velenose, delle teiere di acqua calda pronte ad esplodere ma queste tinte RAINBOW non possono non piacerci. Tanto clamore e tanta ironia ma qualcosa mi dice che sarete la rivelazione di questa edizione. L’intero mondo LGBT punta su di voi!

IL VOLOGrande Amore” – I paradossi italiani vogliono i One Direction e i Five Seconds of Summer in cima alle classifiche tra le teenagers nostrane e nessun apprezzamento tra gli under 65 per questo trio che ha riportato nel mondo il ricordo del Bel Paese di qualche decennio fa.
Dall’Italia, non emigrano solo i laureati senza lavoro ma anche i giovani tenori, così bistrattati in terra natia e così amati oltreoceano.
Da loro mi aspetto tanto se non tantissimo. Il nome già suona molto alla Claudio Villa e personalmente non mi dispiace.

ANNA TATANGELOLibera” –  ……………………………………………………………. il numero da lei chiamato è inesistente!

NESLIBuona Fortuna Amore” – Il titolo ha già un nonsochè di angoscioso e rimanda automaticamente a La Fine. Potremmo anche farvi notare che tra Nek, Il Volo, ora Nesli, AMORE si conferma la parola più inflazionata anche quest’anno. ANSIAH

IRENE GRANDIUn vento senza nome” – Continuano le indagini astrofisiche degne di Piero Angela. Dopo la Cometa di Halley, stavolta ci spostiamo nel campo meteorologico. Il prossimo album si chiamerà MARGHERITA HACK IN LOVE.

LORENZO FRAGOLASiamo uguali” – L’Ed Sheeran di Catania ha vinto X factor 8 e, dopo 2 giorni, figura tra i concorrenti ufficiali di Sanremo 2015. MA NOI CI STIAMO CREDENDO CHE SIA STATO UN CASO, EH?

In conclusione tra redivivi depressi, accoppiate inimmaginabili, adolescenti troppo cresciuti, rappers incompresi, tossici e primedonne anche quest’anno l’obiettivo è stato raggiunto.

Di Sanremo se ne parlerà a lungo 😉

One thought on “Sanremo 2015, sempre la solita storia? Arte e Trash in arrivo”

  1. Ahahahahahh! I tuoi articoli mi fanno morire! Tendenzialmente, sono d’accordo con te! Spero sempre che Irene Grandi torni ai fasti di un tempo…!

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