
Durante queste feste a base di glicemia e trigliceridi, tra una fetta di pandoro e una di panettone, ho avuto modo di riflettere su una maledizione che si abbatte in questi periodi sul pop internazionale e, in particolare sul puttanpop.
Fortunatamente, nonostante i loro stili di vita tutt’altro che irreprensibili, non sto parlando del Club 27 che li vuole morti all’età di 27 anni ma, piuttosto, di una singolare tendenza ad affossare le personali strategie di marketing discografico con il secondo singolo estratto.
UNA STRAGE!
Non solo meteore ma anche grandi nomi con grandi progetti discografici e grandi tour promozionali che vedono crollare le loro aspettative di vendita, peraltro suffragate dal successo del primo inedito, dal lancio del secondo. Certo, poi ci provano a ritirarsi su con il terzo e magari il quarto ma a questo punto la perdita di “consensi” diventa un fatto fisiologico e previsto dalle normali logiche di mercato.
Ovviamente, non mi baserò su dati oggettivi come ascolti e vendite per evitare di tecnicizzare troppo (gli ascolti dovremmo basarli su Vevo, Spotify, album, radio, etc; per quanto riguarda le vendite globali dei pezzi, invece dovremmo soffermarci sull’acquisto del “singolo” come si usa fare negli Stati Uniti ma non in Italia) ma andrò a braccio sulla mia personale opinione e su quella comune, diffusasi in Italia tra i vari social, piattaforme come iTunes, classifiche di Spotify e rotazioni delle principali radio nazionali, relativamente ai primi due singoli di artisti della scena internazionale.
Sono curioso quindi di sapere cosa ne pensate!!
Meghan Trainor
All About That Bass vs Lips Are Movin
Taylor Swift
Shake It Off vs Blank Space
Jessie J
Bang Bang vs Burnin’ Up
OneRepublic
Counting Stars vs Love Runs Out (si sono rialzati con I Lived, fortunatamente)
Sia
Chandelier vs Elastic Heart
Maroon 5
Maps vs Animals
Queste sono state, a mio parere, le cadute più rovinose; fiore all’occhiello è il disastroso bilancio del percorso di V di Maroon 5 che, tra i sei in lista, è il soggetto con più fama ed esperienza.
Contro le tesi di chi sostiene che sia fisiologico anche il crollo del secondo singolo (almeno in un contesto in cui non teniamo in conto i dati di vendita ma solo le rotazioni radiofoniche, iTunes e Spotify), di seguito propongo artisti che, invece proprio col secondo o addirittura terzo inedito, sono riusciti a detronizzare il primo nelle charts nazionali e internazionali. Il parametro di analisi resta il 2013/2014.
Katy Perry
Roar vs Unconditionally (e mi taccio su Dark Horse che, da terzo inedito, ha sfondato comunque)
Ed Sheeran
Sing vs Don’t (anche qui mi taccio su Thinking Out Loud e non stiamo parlando di Katy o Gaga come rilevanza mondiale)
Ariana Grande
Problem vs Break Free
Nicki Minaj
Pills n Potions vs Anaconda
Stromae
Papaoutai vs Tous les Memes
Coldplay
Magic vs A Sky Full Of Stars
Mi sono dato da fare stavolta, eh?
prenderò ad esempio quelli che mi fanno tanta bavetta del piacere alla bocca: I Maroon 5. Vero che Maps è stato un pezzo meraviglioso ma in Animal secondo me si sono superati: vuoi per l’urlo “ANIMALO” di Adam, vuoi la carnalità del video, video perché probabilmente fa uscire l’animale in calore che è in me, io credo che sia stato un successo e non un flop…ma io non son un esperto.
Hai troppa ragione! Lips are moving non ha proprio competizione con All about that bass…è quasi insignificante se messa a confronto con la canzone che l’ha preceduta 🙂
Blank space massacra ampiamente asceckitoh. Non c’è proprio paragone!
Bene, sei il mio mito #emicaperdire 😉
copia e incolla da un altro blog? 😉
Ciao Tiziana, ho fatto ricerca su google per vedere dove altro si possa trovare cose UGUALI scritte qui, ma google riporta solo ilpuntoh 🙂 mi aiuti a capire da dove viene? grazie
Katy Perry alla fine non ne sbaglia una… Dark Horse, poi, pezzone!!!