Top Nonne: quando Naomi è soppiantata dalla sora Lella

Il mese di gennaio, oltre ad essere il mese della “buona volontà”, in cui siamo tutti pieni di speranza per l’anno appena cominciato, quando andiamo le palestre si riempiono e non c’è libero neanche un tapis-roulant (almeno per quindici giorni), è anche il mese in cui i fissati come me non aspettano altro che la pubblicazione delle campagne pubblicitarie delle case di moda più famose; strumento di marketing potentissimo, se usato accuratamente può far discutere (e quindi vendere) per tutta l’intera stagione.

Le campagne pubblicitarie servono anche per capire quale sarà il mood della stagione, quali saranno i capi punta di diamante della collezione e quali gli accessori must che andranno a ruba.

Non sottovalutando quello che sta “dietro” queste meraviglie, le réclame di moda sono anche un grande dispendio di denaro in quanto vedono la partecipazione di veri e propri artisti che sanno mettere assieme un semplice vestito in una fotografia e creano un’opera “più grande dell’arte perché hanno vissuto la loro vita all’interno di essa.” (Sottilissima citazione, solo per espertissimi. Fatemi sapere se l’avete riconosciuta XOXO)

Molte sono rimaste nella storia, vuoi per aver fatto scandalo o per il messaggio profondo che celavano,
e anche quelle della prossima stagione sembrano non voler passare inosservate.

versace2marc-jacobs-bang-ad-campaign-03Fashion-Photograph1-500x495Secondo The Buisness of Fashion, prestigioso sito web del settore (www.buisnessoffashion.com), per l’estate prossima ci sono alcune campagne pubblicitarie da tener d’occhio, diverse dalle solite: accanto a top model famosissime e dal fisico statuario, troviamo un’inversione di tendenza che mette davanti l’obbiettivo della fotocamera donne (signore) di spicco della cultura, della letteratura e del cinema, o anche normalissime,  tutte accomunate dall’età avanzata.

Sembra che l’industria della moda sia ad un tratto rimasta affascinata dalle rughe e dalle zampe di gallina, sembra che si sia interrogata su cosa davvero avrebbe trasmesso attraverso il canale di comunicazione delle loro campagne.

Negli anni passati infatti, sfogliavamo i giornali e vedevamo modelle dal fisico irraggiungibile, quasi finto, così ritoccato al computer che le faceva somigliare a bambole.

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Il magazine inline parla ultimamente di “breaking the age taboo”, ossia togliere il velo dall’incubo che chiamiamo vecchiaia, perché si può essere belli e affascinanti anche quando si hanno ampiamente superato gli “anta” perché si hanno molte più cose da dire.

Ecco la classifica delle campagne della prossima estate più significative:

1- Dolce&Gabbana

Al primo posto il duo più famoso d’Italia, sia per i sogni che ci fanno vivere con le loro sfilate, sia per l’attenzione che dedicano al Made In Italy e al mantenimento della cultura italiana.

Cosa sarà successo a Stefano e Domenico che hanno lasciato a casa la loro BFF Naomi Campbell per sostituirla con signore di circa un secolo più anziane di lei?

Quest’estate optano per una fusione della cultura siciliana e spagnola con sex appeal e stravaganza, il tutto rafforzato da quello che è l’elemento centrale della campagna: le nonne appunto, che, sedute e agghindate come regine romantiche, bisbigliano e si raccontano i fatti di chi c’è e chi non c’è più; esiste un aspetto più caratteristico dell’Italia di questo?

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2- Céline

Al secondo posto la casa di moda francese Céline, che mette in primissimo piano la famosa scrittrice americana Joan Didion (80 anni suonati, nonché musa della direttrice creativa Phoebe Philo) che posa con un sorriso storto indossando gli occhiali da sole oversize, must della prossima stagione.

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3- Givenchy

Il reparto marketing di Givenchy ha invece optato per il premio Oscar Julia Roberts che a 47 anni, lontano dal periodo di Pretty Woman, posa in bianco e nero con il viso chiaramente invecchiato, indossando una mise sicuramente più adatta alla sua età, dopo essersi tolta di dosso i panni della sposa con le scarpe da ginnastica, rincorsa da un agile Richard Gere.

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Non è la prima volta che la casa di moda francese molto in voga in questo periodo sceglie modelle agé per le sue campagne pubblicitarie: due inverni fa è stata la volta dell’artista Marina Abramovic (68 anni) e quest’inverno di Isabelle Huppert (61).

4- Burberry

Finisce così che Naomi per consolarsi dal brutto tiro di D&G, bussa alla porta di Burberry che la sceglie per mettere a confronto due top model di generazione diversa: la divina ed eterna panterona con Jurdan Dunn, fotografate assieme da Mario Testino mentre posano indossando trench a fantasie floreali stilizzate. Quando il “vecchio” incontra il nuovo… e funziona parecchio bene.

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5- Saint Laurent

Il direttore creativo Heidi Slimane sceglie di ritrarre l’iconica cantante folk degli anni 70 Joni Mitchell in concomitanza con un progetto musicale da lui diretto, oltre che per la campagna pubblicitaria di Saint Laurent.

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6- Versace

Chi dimostra invece di non essere mai stanca di osare e mettersi in gioco è la cinquantasettenne Madonna che rinnova l’amicizia con l’amica Donatella posando per la quarta volta per la celebre maison italiana fotografata da Mert Alas e Marcus Piggott.

Pose statuarie, da vera diva che sembra gridare al mondo “sono tornata, stronzi!”

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Insomma, sembra che l’industria della moda abbia cambiato rotta, non vuole donne giovani e di plastica ma che davanti all’aspetto fisico mettano il carattere e ciò che hanno da dire (o che hanno avuto da dire).

Sempre dritti per questa strada, grazie.

One thought on “Top Nonne: quando Naomi è soppiantata dalla sora Lella”

  1. Isabelle Huppert e Julia Roberts anche ad 80 anni. Ho sempre pensato le passerelle ed i backstage delle sfilate fossero spesso sottesi ad una visione esageratamente giovanilistica dell’uomo dandone quasi sempre un’immagine non corrispondete al reale quotidiano; accolgo e guardo con particolare attenzione a questa inversione di tendenza sperando, soprattutto, che serva ad impedire che migliaia di ragazzine e ragazzini si devastino nei talora disperati tentativi di emulazione. Come sempre, grande Cris! 😉

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