I #PeopleFromTitina chiamati a raccolta come ogni anno per Sanremo 2015.
Non ci sono esami, feste, party, appuntamenti favolosi che tengano quando, a febbraio, arriva la kermesse canora tra le più importanti al mondo.
Io personalmente rischio di saltare appelli interi pur di vedere Emma in vesti femminili e Carlo Conti che mi sballa il contrasto della tv tra sbrilluccichio dei led del palco e la sua faccia color catrame.
Come poter quindi affrontare una nuova edizione del Festivàl se non partendo da una riflessione personale su cosa è stato Sanremo per ognuno di noi?
Sono sicuro che tutti voi, lovers and haters, siate nel bene e nel male cresciuti con le canzoni sanremesi!
Ed il vostro Devis?
Tra i brani di maggior spessore che sono passati dal palco dell’Ariston è d’obbligo menzionare il capolavoro di Roberto Vecchioni che, nel 2011, trionfa con Chiamami Ancora Amore.
Per me, Sanremo passa da questo pezzo, dal grande cuore e dal talento immenso dei cantautori italiani.
Ad oggi, non posso sentirla senza esplodere in pianti degni del finale di Titanic.
Sanremo è anche e per forza Laura Pausini, anche solo per rispetto.
Ci piace prenderla in giro per il suo essere provincialotta ma al giorno d’oggi, con obiettività, non si può non ammettere che è tra i pochissimi artisti italiani che godono di successo planetario, che fanno sold out persino nelle lande desolate della Patagonia, che portano la musica leggere italia e l’Italia tutta ai quattro angoli della Terra.
Sanremo è La Solitudine.
https://www.youtube.com/watch?v=UGki-Y1IsYM
Infine, Sanremo rimane sempre un pezzo di storia, soprattutto per un inguaribile patriota come me (terrone per giunta), di quelli che non vedono vita aldilà del Tricolore.
Per questi motivi, Sanremo deve NECESSARIAMENTE essere Domenico Modugno ed essere Nel Blu Dipinto Di Blu, manifesto del Belpaese nel mondo, anche soltanto perchè senza questo pezzo Sanremo non sarebbe Sanremo.
E voi?