
Il Festival di Sanremo numero 65 è iniziato ieri sera e tra vestiti, vallette, comici, ospiti, e soprattutto canzoni in gara ha fatto subito parlare di sé i giornali e la televisione. Ma noi de Il Punto H ci siano chiesti che cosa pensiate voi, very normal twitteri, e very #PeopleFromTitina, di un Festival nazional-popolare che vuole far cantare tutti senza troppo impegno. Cosa ne pensate delle canzoni in gara?
Per questo motivo, abbiamo pensato di recensire le prime 10 proposte Big portare ieri sera sul palco dell’Ariston, tramite i vostri live tweet. Abbiamo scelto i commenti a caldo più azzeccati e divertenti, quelli che maggiormente rispecchiano il nostro modo di vedere e vivere questo Festival made in Carlo Conti.
Cominciamo subito.
Chiara – Straordinario:
Il pezzo non è male: sta a cavallo tra L’essenziale di Mengoni e qualunque altra canzone d’amore orecchiabile ma con un testo che non brilla per originalità. Lei bravissima, ma troppo rinchiusa in un genere che non le rende giustizia. Rischiare un po’ mai, vero?
Gianluca Grignani – Sogni Infranti:
La canzone e il testo non sono male: è la classica rock ballad alla Grignani, dove si fa un po’ la vittima e un po’ il romanticone sballato. Il problema sta nel fatto che lui sia svociato e sbiascichi le parole. Ma lui p sempre stato così, fa parte della persona e del personaggio. Comunque il pubblico lo boccia: a rischio eliminazione.
Alex Britti – Un attimo importante:
Da Britti ci si deve aspettare di più. Il testo presenta spunti piacevoli in cui si riconosce perfettamente il cantautore romano, ma il ritmo non parte, l’arrangiamento non decolla. Sulla sua chitarra niente da dire, si sa. Ma il resto? Andrebbe riascoltato. Ma per il momento resta a rischio eliminazione.
Malika Ayane – Adesso e qui (nostalgico presente):
Che dire? Malika sa interpretare ogni volta con classe e talento ogni gioiellino che le cuciono addosso. E’ il caso anche di questo brano, che con i suoi “Silenzi per cena” si farà ricordare senza fatica. Il pubblico la premia. Per me la migliore.
Dear Jack – Il mondo esplode tranne noi:
Senza capo né coda. Ecco cosa ho pensato ascoltando questa canzone. Il testo non l’ho capito, la melodia nemmeno più me la ricordo. Ed è un peccato, perché questo Festival poteva servire alla band made in De Filippi per cercare di uscire dal mondo delle ragazzine, cercando di convincere un po’ tutti. Missione fallita, ma il televoto – ovviamente – li premia. Vedremo.
Lara Fabian – Voce:
Diciamocelo: si è capito poco, ma quel poco ci è piaciuto. Lara Fabian arriva a Sanremo con un bel pezzo all’interno del quale la sua voce (grandissima voce) si muove con garbo. Certo è che la pronuncia di gran parte delle parole è venuta a mancare e questo ha creato la distanza con il pubblico. Che infatti la manda a rischio eliminazione. Peccato.
Nek – Fatti avanti amore:
Bella sorpresa. Nek canta un testo banalotto, ma che si fa veramente cantare. L’energia dell’arrangiamento suona potente e coinvolge. Lui (e i suoi capelli anni ’90) canticchia bene e si fa piacere. Uno dei migliori della serata, perché inaspettato. Ebbravo.
Di Michele/Coruzzi – Io sono una finestra:
I twitteri li amano, perché affrontano la diversità con un testo (premio della critica?) che va dritto al cuore. Certo è che essere intonati sta un po’ altrove, ma la magia sul palco si sente, così come si sente la verità. E la verità non sempre viene apprezzata: a rischio eliminazione.
Annalisa – Una finestra tra le stelle:
Chiariamoci subito: lei è brava e sa tenere il palco. Ma sentire costantemente la penna di Kekko dietro la sua voce ha un po’ stufato. Il testo è pieno di pathos banale e già sentito, che nei momenti salienti vuol dire ben poco. Ed è un peccato perché Nali si meriterebbe molto di più come interprete. Ma così vende e piace. La dura legge di Amici.
Nesli – Buona fortuna amore:
Diciamo che la canzone è carina, ma lui proprio no. Mi spiego: testo e arrangiamento vanno bene, sanno di già ascoltato, ma passano. Ma la sua voce non è adatta, è proprio bruttina da sentire dal vivo. Nell’attesa di sentirlo in radio (e quindi intonato) per me è un Ni. Ho paura di vederlo sul podio, questo sì.
Ci aggiorniamo domani, con le nuove recensioni, sia degli ultimi 10 Big che dei primi giovani in gara.
Non dimenticatevi stasera di commentare il Festival con l’hashtag #PeopleFromTitina per essere scelti per raccontare le nostre recensioni!
A domani!
Matteo