
Parole parole parole cantava Mina decadi fa e quale citazione migliore potevo scegliere per commentare la seconda serata del festival della canzone italiana? Tra puntate infinite, picchi d’ascolto, fiumi in piena alla vista di Charlize e scivoloni di Carlo Conti (che mi è sempre stato simpatico quanto una puntura di zanzara sul giunco riproduttivo) che dà continuamente del LUI a Conchita, eccoci all’indomani per riepilogare le esibizioni (di buongusto) dei protagonisti, quindi iniziamo dai tre TOP:
Poteva una donna vestita Cavalli sfigurare? Ovviamente no! La seconda serata per la bella ispanica è stata sicuramente più funzionale (almeno sotto il punto di vista dello stile. Non tutto sta bene a tutti, l’altro ieri l’Armani non mi ha convinto, ieri Cavalli sì. Continuo sempre a pensare che la compagna di Bova resti comunque un ornamento scenografico, ma almeno di quelli di classe! PROMOSSA
Primo acquisto maschile di questa rubrica in edizione speciale, il bel Dilfone Biagio ha saputo ben mescolare l’eleganza con l’underground, elementi di classe con atteggiamenti hipster ed ecco che ci propone un completo blu, moderno e aperto ben accompagnato da scarpe lucide e camicia da boscaiolo. 50 anni e non sentirli e se tanto mi dà tanto questo sente altro, cari miei! PROMOSSO
Non si scompone la nostra Lady Tata, che lasciato il ruolo di badante del Gigione (non fatemi dire nazionale, vi prego) si è concessa una scappatella da muchacha troppo sexy senza vestire COCONUDA per di più! Che je volevo dire al suo look?
Bella è bella, elegante lo è pure e ha deciso di svestire i panni della ragazza di periferia per indossare quelli della matrona classica, scegliendo appunto il più antico degli accoppiamenti: bianco e nero, che devo dire ha portato benissimo! Dai capelli, alla scollatura ho apprezzato tutto! BRAVA! PROMOSSA
E adesso passiamo agli infarti della serata, con i peggio abbigliati.
COSA STANNO VEDENDO I MIEI OCCHI? Dolce&Gabbana avranno sporto denuncia per diffamazione? Quali enti Internazionali hanno mosso proteste dopo averla vista scendere dalle scale? Queste le domande che mi sono fatto vedendo scendere la Marrone con quell’abito a campana rosso fuoco; l’unica cosa che speravi prendesse fuoco era proprio quell’abito che indosso alla vincitrice di non so quale vincitrice di Amici sembrava un po’ come vedere l’anticristo a messa.
La poca grazia che emanava era disarmante e per fortuna è riuscita a riprendersi benone con lo smoking del cambio successivo, grazie a Dio, Buddha, Krishna e chi più ne ha più ne metta.
Emma, io dimentico tutto, ma adesso quell’abito ce l’ho stampato in fronte. BOCCIATA
La chiave del look sta proprio nel nome che loro stesso hanno scelto. SOLITI IDIOTI.
Scontati, tristi, intrisi di luoghi comuni e per nulla divertenti. E sto proprio parlando dei costumi, non dei personaggi.
E non aggiungo altro. BOCCIATI
Scontato fossero presenti nella lista e, ironia della sorte, Kutso dalle mie parti (Catania ndr.) ricorda molto “Ku catsu su?” – Chi cazzo sono?
Appunto.
Nuove proposte che forse e dico forse intendevano essere simpatici sostituendosi all’assenza di fiori sul palco quest’anno. Beh, avete mosso in me quello che muove sentire le battute di Brignano, un film di Zalone o una puntata di Colorado, il riso? No, il cagotto. BOCCIATI
Dulcis in fundo, prima che a causa delle mie parole io venga denunciato da qualcuno, vado ad esporre velocemente rapidi commenti sui Rimandati:
IRENE GRANDI, che non ha mai avuto tra la lista delle sue doti(?) l’abilità nel vestire. Diciamo che però ha fatto dii peggio in passato, ecco.
BIANCA ATZEI audace nelle sinuose trasparenze, l’idea era buona, ma il vestito non mi ha convinto del tutto, ritenta.
NINA ZILLI, tesoro io ti amo, e quel vestito era davvero un gioiellino, ma diciamo che non lo portavi proprio benone. ‘NZOFFESA EH!
Enniente, io ti adoro! 😉