#PeopleFromTitina – la critica del giorno dopo – ep.3

Conscio della lentezza e delle smarchettate della seconda serata, il sempre più abbronzato e provato Conti Nazionale, ha condotto una terza serata sanremese con un ritmo più incalzante e piacevole…finendo comunque tardino, tanto che “fatta na certa” credo di aver preso i sensi (con tanto di rigoletto di bava) e ho addirittura perso la premiazione del sexissimo Nek Filippuccio. Ma tant’è che una domanda pervade noi tutti #PeopleFromTitina: ma la serata delle cover era proprio obbligatoria? Non si potrebbe tornare a 3 serate di kermesse e noi torniamo ad avere una vita normale dopo solo 72 ore di follia sanremese?

Vabé, non credo troveremo risposte a questi nostri quesiti, ma in compagnia di Zia Penny per la terza serata di seguito abbiamo voluto cogliere l’essenza del Festival e dare la nostra personale classifica dei momenti che hanno caratterizzato la serata, che ripeto, ha avuto un ritmo sostenuto ma è stata quasi piatta se non per qualche chicca preziosa regalata in eurovisione.

Momenti TOP-Flop che senza non si potrebbe vivere!

Cosa mi combini Carlo Conti bello? Posseduto dallo spirito di Maria De Filippi e su una (nemmeno tanto) finta scia di Amici di Maria mi vai in bambola nella seconda manche per la semifinale della categoria giovani? Terminata l’esibizione delle due ragazze (una delle quali veniva dal citato talent made in Mediaset) si accorge di aver dimenticato qualcosa e subito scompare a prendere i fiori. Ma il bello arriva solo nel momento dell’acclamazione della vincitrice: alza il braccio di Rakele pronunciando il nome di Amara. Rapidamente cala l’imbarazzo più totale, il disagio assoluto, e solo dopo qualche istante (che in una diretta televisiva è tanta roba) Conti si accorge della gaffe. Da lì seguono momenti di disorientamento e frasi di dubbia correttezza formale e grammaticale.

E vogliamo parlare delle esibizioni dei big? Come alcune canzoni meravigliose della storia della kermesse siano state stuprate, rovinate, sfigurate? La cover di Rose rosse del grande Ranieri, eseguita da Raf, cela inaspettate sorprese: dopo il tradizionale incipit, che tutti conosciamo, il cantate si perde in un excursus liberamente inserito in medias res, che lascia abbastanza perplessi. Ma il peggio arriva con le steccate e la voce sfiatata che da qualche anno a questa parte caratterizza il fu-grande Raffuccio!

Pensavate che il presentatore potesse risparmiarci altri momenti flop? Eh no! Ne elargisce ancora, perché è infatti sempre il nostro caro padrone di casa Carlo che annuncia l’ingresso della sua seconda compagna di viaggio-  Arisa – (quando nei collegamenti preserata col TG aveva comunicato che la scorsa vincitrice del festival non sarebbe stata presente alla serata per un piccolo incidente) facendo aprire il sipario sulla scalinata: peccato però che nessuno si presenti. “Arisa? Arisa?” e dall’aldilà “Arrivo…”, riparte la sigla e la cantante co-conduttrice compare dal lato del palco, spiegando di essersi mezza ammazzata sulla suddetta scalinata e si essere mezza azzoppata e soprattutto meravigliosamente sotto l’effetto di antidolorifici fatti di robbabbuona che consiglia a tutti. Abbiamo AMA TO come non mai!

Ultimo momento Top-Flop ma soprattutto di GRANDISSIMO DISAGIO che secondo noi merita l’essere citato dai meravigliosi #PeopleFromTitina è proprio il momento della rubrica di Tutti cantano Sanremo che si rivela essere sempre più imbarazzante sera dopo sera; dalla famiglia più numerosa d’Italia a Joe Bastianich fino e stasera con Massimo Ferrero, presidente della Sampdoria. Quella che Conti definisce “spontaneità e freschezza” in realtà risulta essere un’aberrante forma di cafoneria e rozzezza che trova pochi pari. Per circa dieci minuti il presidente intrattiene il pubblico ed un Conti quanto mai perplesso come fosse un burattino, tra una battuta trita e ritrita ed uscite in romanesco stretto stretto che poco si addice al palco dell’Ariston. Solo la pubblicità riesce a liberarcene. Sia lodata mamma pubblicità e come sempre sia lodata, Gaymen!

E secondo voi ci sono stati momenti Top-CePiace in questa terza serata del festival?

Ovvio che sì!

Partiamo proprio dall’apparizione sul palco di Federico Paciotti, che certo nessuno ha riconosciuto all’inizio perché, voglio sperare, tutti ci siamo lasciati portar via dalla sua bravura alla chitarra elettrica e dalla seguente sorpresa di voce lirica che mai e poi mai ci saremmo sognati di mettere insieme, e pure… sto ragazzetto dal wwww.mipiacitu con i Gazzosa, di grandi passi (e di studio soprattutto) ne ha fatti. Sono sicuro che ne sentiremo parlare presto. Noi di #PeopleFromTitina ci compiaciamo molto per il brano che ha presentato a Sanremo ieri sera e ve lo riproponiamo di seguito nel suo video!

Arriva il momento dell’eccellenza italiana: il collegamento con l’astronauta Samantha Cristoforetti che se la spassa a fare girare il microfono nell’aria in assenza di gravità e che sfoggia un push-up meraviglioso sotto quella maglietta dovuto proprio alla gravità che manca (ma secondo voi lo farebbe anche con le mie chiappe “giù di corda” facendomi venire un culo stile brasiliano?). Un’intervista a tratti difficile per il ritardo della voce che Alessia Marcuzzi deve solo imparare e invidiare, ma piacevole, intelligente e con risposte sensate e non scontate nonostante le domande da cliché che del caro Carletto. Samantha ci piace tanto!

Musica d’altri tempi (30 anni fa… cioè trenta anni fa) e ancora così bella da ascoltare e così moderna con gli Spandau Ballet, che – proprio come ha detto Carletto nazionale – ci dimostrano che si invecchia tutti e che se il talento e la bravura sono veri, si è sempre capaci di fare bella musica e di tenere un palco DAL VIVO! Un mash-up dei loro pezzi più famosi che sono sicuro, hanno riportato tutti indietro nel tempo, a quando in disco si ballavano quei brani e a tutti i limoni duri che ci si è scambiati sulle note di quelle canzoni immortali. 10 + per noi #PeopleFromTitina tanto che abbiamo lanciato via gli scialli e bevuto la tisana ai frutti rossi (ieri sera corretta con grappa bocchino) a mo’ di shot e abbiamo ballato sui divani come delle pazzeh!

E infine, visto che di momenti Top-CePiace non ce ne sono stati altri per noi, lasciate che ringrazi tutti i twitteri che hanno twittato con #PeopleFromTitina ieri sera commentando #Sanremo2015 – Siete in tanti e tutta la redazione de #IlPuntoH ve n’è grata!

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3 thoughts on “#PeopleFromTitina – la critica del giorno dopo – ep.3

  1. Ragazzi, e se muovessimo una class action contro le cinque serate di Sanremo? Io avverto i primi segnali di cedimento, giuro! Vabbè, stasera vi lascio perché vado ad ubriacarmi! 😉

      1. Raffa, e pensa cosa sia rendere decente il pezzo all’una di notte e dopo che gli zibidei si sono visibilmente infranti in seguito alle quattro ore di serata!

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