Volontariamente schiavi

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Quale di questi polmoni secondo voi appartiene ad un fumatore?

Ne parlano in Tv, propinano lezioni talvolta noiosissime persino a scuola e lo scrivono anche sui pacchetti di sigarette: IL FUMO UCCIDE TE E CHI TI STA INTORNO. Eppure, ad oggi il fumo rimane la singola causa di morte più importante nel mondo occidentale. In Italia, ogni anno muoiono 80.000 persone per patologie legate al fumo, il che vuol dire 200 persone al giorno. Ripeto: ogni giorno in Italia 200 persone muoiono per patologie legate al fumo. Ben duecento!

Ma che cos’è il fumo e come mai provoca danni così devastanti?

In generale, si definisce “fumo” una sospensione di particelle solide in un mezzo gassoso. Nel fumo della sigaretta, infatti, distinguiamo delle componenti della fase gassosa e delle componenti della fase corpuscolata (TAR).

Componenti della fase gassosa:

  • MONOSSIDO DI CARBONIO (CO): provoca anemia, in quanto si lega all’emoglobina presente nei globuli rossi, emoglobina che normalmente è deputata al trasporto di ossigeno. In pratica il monossido di carbonio sequestra l’emoglobina in circolo e la rende inutilizzabile. L’effetto è un’ossigenazione inappropriata dei tessuti.
  • AMMONIACA: ha un’azione pro infiammatoria e l’infiammazione è alla base di moltissime patologie.
  • NITROSAMINE VOLATILI: azione fortemente cancerogena.
  • ACIDO CIANIDRICO: anche lui provoca anemia come il monossido di carbonio, però agisce a livello mitocondriale, cioè a livello dell’organello che nella cellula è deputato alla respirazione, il mitocondrio.

Componenti della fase corpuscolata (TAR):

  • NICOTINA: è la responsabile della dipendenza da fumo di sigaretta. Ha due effetti principali: agisce sia a livello nervoso, provocando tachicardia (aumento dei battiti cardiaci) e quindi aumento del tono vascolare e della pressione arteriosa, dando un senso fittizio di benessere; agisce anche a livello di dopamina, promuovendone la secrezione. La dopamina è la sostanza che nell’organismo umano è legata ai meccanismi di ricompensa e di gratificazione.
  • POLONIO 210: ha azione mutagena.
  • CATRAME: ha azione cancerogena.

Questi sono gli agenti fisici e gassosi che danno dipendenza biologica da fumo. Esistono però altri aspetti, ormai evidenti e scientificamente provati, legati alla gestualità e all’abitudine, aspetti che danno insomma una dipendenza psicologica. È partendo da questo che risulta non essere poi così sorprendente il fatto che smettere di fumare risulti difficilissimo ai più ed è anche il motivo per cui i cerotti alla nicotina possono non essere efficaci. Altra questione sono le sigarette elettroniche, che riescono a colmare la dipendenza psicologica riproponendo la stessa gestualità, dando anche nicotina, senza però tutte le altre sostanze mutagene e cancerogene. Sulla sigaretta elettronica ancora non si sa bene cosa dire e molti studi sono tutt’ora in corso.

imagesInsomma, sembra davvero stupido iniziare a fumare o continuare a farlo, eppure moltissima gente lo fa. Negli uomini, con gli anni, si sta assistendo ad un calo del numero dei fumatori,seppur lieve. Questo non accade nelle donne, dove il fumo è ancora visto come un segno di emancipazione. A parer mio, più che di emancipazione, il fumo è segno di una dipendenza che in pochissimo tempo si trasforma in schiavitù. I fumatori si rendono volontariamente schiavi di quel cilindretto bianco e giallo, per loro così rassicurante e presente in ogni situazione, una sorta di costante della loro vita, su cui possono fare affidamento tutte le volte che vogliono. Alla fine in molti cercano una colonna della loro vita, una compagna o un compagno di viaggio che ci sia sempre. È proprio questo che diventa la sigaretta.

Sono davvero tante e terribili le patologie che il fumo porta con sé, si va dalla broncopneumopatica cronica ostruttiva (stato infiammatorio cronico e latente del polmone), all’enfisema polmonare (distruzione del tessuto polmonare) ai vari carcinomi polmonari, questi ultimi dovuti a tutte le sostanze mutagene e cancerogene che il fumo della sigaretta porta con sé.

fumoIl fumo è anche direttamente collegato all’aterosclerosi. L’aterosclerosi è una patologia dei vasi sanguigni, che porta al loro indurimento e al loro inspessimento in certi punti lesionati. Questo inspessimento, dovuto alla formazione della cosiddetta “placca”, porta inesorabilmente alla diminuzione del lume del vaso, quindi il sangue passa con molta difficoltà. Non solo, la placca può anche rompersi, disperdendo in circolo tanti piccoli frammenti (trombi) che andranno ad occludere i vasi più piccoli, come ad esempio le coronarie del cuore (dando infarto), o i vasi più piccoli del cervello (dando ictus). In tutto ciò, il fumo ci sguazza beatamente. Provoca danni alla parete dei vasi, danni da cui poi partono tutti i processi per la formazione della placca e provoca poi ipertensione, principale causa della rottura della placca.

Altro dato che fa ben comprendere la tossicità del fumo di sigaretta è l’effetto che questo ha sul feto, quando la madre è una fumatrice. Si è visto, infatti, che madri fumatrici danno alla luce neonati che pesano in media 400g in meno rispetto ai bambini nati da madri non fumatrici e 400g su un neonato non sono pochi. Questo accade perché le sostanze tossiche del fumo passano anche al feto e vanno a legarsi al suo DNA, provocando danni irreparabili.

Dopo tutto questo bel torrone, chi è l’idiota che continuerebbe a fumare?

John

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