
Se proprio dovete darmi un’etichetta, io sono un KatyCat in piena regola.
Ho visto l’ArtRave di Gaga un po’ per curiosità e un po’ perchè mi piace molto ma non mi definirei mai un Little Monster; ad esempio, non sono andato in visibilio con l’annuncio della comparsata della Germanotta nella quinta stagione di American Horror Story, prevista per Ottobre, come tutta Twitter (e anche tutta la famigliola degli #HalfLoggers).
Forse per questo, a mio modesto parere, la tappa milanese della madrina di ARTPOP non regge minimamente il confronto col Prismatic Tour a cui ho assistito sabato scorso e che veramente è andato oltre ogni aspettative, lasciando di stucco anche i LittleMonsters più accaniti.
Definire “concerto” quello che ha realizzato Katy Perry esattamente 5 giorni fa è riduttivo, oltre che ingiusto. Ci siamo ritrovati catapultati dentro uno spettacolo esilarante e toccante, emozionante e frivolo, trash e forse un po’ kitsch ma sempre piacevolissimo soprattutto alla vista.
Sarei ipocrita a non riconoscere le grandissime difficoltà vocali di Katy sul fiato, problemi che in Gaga sono pressocchè assenti, ma forse proprio grazie alla consapevolezza di questi limiti, l’artista ha voluto realizzare uno show che potesse in qualche modo compensare le eventuali lacune che potessero venire fuori, facendo leva proprio su questo per presentarsi ora più che mai come una ragazza sempliciotta e imperfetta ma non per questo incapace.
Vi basti sapere che ha trascorso più tempo sospesa sulla folla con cavi e imbracature che con i piedi sulla terraferma, anche perchè quando lo era le piattaforme giravano e i pavimenti scorrevano e il palco si sollevava, portando sempre più in alto.
Passiamo da Walking On Air, cantata mentre simulava appunto una “camminata” appesa al soffitto sopra la Prismatic Zone, a E.T. in cui un’astronave aliena a forma di prisma e animata da ballerini trapezisti la rapisce dall’alto; da It Takes Two sollevata da una gonna svolazzante che la portava in alto come una mongolfiera a Birthday in cui, nel finale, raggiunge ogni angolo del palazzetto seduta su un trapezio mentre una cascata di palloncini colorati ci manda letteralmente in estasi.
Punti di forza di questo concerto, oltre alle attrezzature di scena, credo sia stata la grafica. Il prisma, che fungeva da LED principale e che sovrastava il palco, accompagnava le esibizioni avendo la parte da leone: la tigre enorme in Roar, le insegne al neon di Los Angeles in California Gurls, la pioggia di emoji in This Is How We Do e come dimenticare l’interludio dei gatti “animati” che anticipano Hot ‘n Cold!
Degna di nota anche la splendida dance session in chiave anni 90 in cui tutto il pubblico viene invitato a ballare pezzi che hanno fatto la storia dell’ElettroDance che tanto rimpiangiamo.
Abbiamo trovato una Katy personalistica ma allo stesso tempo frizzante come sempre, capace di emozionare fino alle lacrime con The One That Got Away e By The Grace Of God in chiave acustica e di entusiasmare fino alle risate con Teenage Dream su una macchina rosa gonfiabile che riproponeva le classiche avventure del mood TGIF.
Il fiore all’occhiello, quello che farà la storia di questo tour, è stato il finale.
Una Firework performata con giochi pirotecnici che hanno fatto tremare tutto il Mediolanum Forum e anche i nostri cuori; con tutta la sua freschezza frivola, ci ha ricordato ancora una volta quanto potenziale ci sia in ognuno di noi e soprattutto come la musica possa cambiare il mondo.
I Love You, Katy! See you soon <3
io l’ho trovata eccessiva.. troppa distrazione per compensare le lacune nella voce e nel “ballo”.. in alcuni momenti mi sono dimenticati di essere al suo concerto ma pensavo di essere al Cirque du Soleil..
Ho apprezzato molto la parte acustica, dove è uscita la sua voce e ha dimostrato che “da ferma” ci sa fare
Su Gaga posso dire che l’ArtRave era una merda.. niente di paragonabile al Monster Ball.. quello si che è stato un concerto!!
Se Gaga tornasse un po’ a quei tempi non ci sarebbe storia per nessuna, ancora meno per Katy..
Se uno compra un biglietto per Katy Perry non si aspetta di assistere ad un concerto di Pavarotti.
Penso sia normale che un artista che non basa la sua carriera solo sulla voce deve trovare il modo di confezionare uno show decente.
Mio modestissimo parere.
ma totalmente d’accordo con te!!
non mi aspettavo da Katy il concerto della mia vita allo stesso tempo non mi ha entusiasmato come speravo.
La sua forza sono le canzoni, tutte fortissime.
ragazzi ditemi quello che volete ma io ho visto il suo concerto lo scorso anno a milano… e niente: è brava solo in studio di registrazione. Non ce la fa proprio con la voce, La Gaga a confronto ha una voce del padreterno!
Devis, Katy sarà sicuramente molto spettacolare con gli effetti speciali che mette in scena durante i suoi concerti, ma parliamoci chiaro, si ferma a questo. Stona e stecca che manco Madonna l’anziana nelle sue giornate peggiori; usa troppe scenegrafie ed effetti speciali che ti distraggono da lei, dalla sua voce (forse lo farà apposta?!). Certo dalla sua ha il fatto che è molto più bella e gnocca della Gaga, ma come voce ed esperienza artistico-musicale, contro Miss Germanotta NON può niente.
Io ho visto la Madonna dei tempi d’oro (Confessions tour) e per me resta inarrivabile.
Katy Perry mi piaciucchia.. Certo però che quando Gaga si mette al pianoforte da sola….
Perché paragonare Gaga, con Katy e con Madonna?
Sicuramente è sempre musica pop ma secondo me sono diversissime tra loro.
Boh io ho visto che lo facevano gli altri… 😉
Credo che ormai siano le uniche a fare concerti di questo tipo