
Qui a lato ho voluto riportare in foto quella che è la situazione in Europa per quanto riguarda le unioni civili e i matrimoni tra persone dello stesso sesso. Ragà, prendiamola ancora con molta (ma propprio M O L T A) filosofia e diciamo semplicemente che per poter celebrare i matrimoni gay in Italia (anche fossero unioni civili alla tedesca) purtroppo bisogna aspettare ancora un po’ ma… se l’amore chiama – mi chiedo – perché non rispondere?
E dalla bellissima foto di copertina che ritrae uno scorcio colorato e mozzafiato di Lisbona vista dal Barrio di Alfama, (la mia amatissima Lisboa menina e moça), voglio proprio (ri)portavici e magari – perché no? – toccare l’idea di poter rispondere alla chiamata dell’amore. Lo scorso 2 Marzo, Dedi Salmeri, che è co-founder di Just2! Gay Wedding Planner insieme a Franco Bosisio, ci han spiegato così la loro idea che sta alla base del loro prodotto e progetto Matrimonio in Portogallo: “Per far fronte al vuoto legislativo italiano sulle unioni gay abbiamo deciso di prendere direttamente accordi con strutture, professionisti e consulenti legali portoghesi. Vogliamo così diventare un riferimento serio, credibile per le coppie che vogliono soluzioni sicure vestite di creatività“.
Ciò che mi è piaciuto molto è il fatto che Just2! si occuperà di tutte le pratiche burocratiche e agli sposini o alle sposine non resterà che scegliere data, anelli e meta (se mi invitate io ci vengo con piacere…poi se è Lisbona tanto meglio!).
Lisbona, come ho già avuto modo di dirvi in diverse occasioni, come qui, è una città dal grandissimo fascino che offre l’imbarazzo della scelta per quanto riguarda la location e gli scorci mozzafiato. Dimore storiche, giardini segreti e mistici, eleganti terrazze con vista a 360° della città oppure, per un evento indimenticabile, l’incantevole Monastero di São Vincente de Fora, nel cuore della capitale, che domina la collina di Alfama.
In Portogallo – che tutti criticano ma che è avanti anni luce rispetto alla nostra cara, vecchia e cieca Italia – è possibile celebrare la cerimonia anche in riva al mare! Praticamente la location che sceglierei io per sposarmi se optassi per Lisboa (sapete com’è…Ale è pur sempre argentino e gli piacerebbe sposarsi nel suo Paese natale). E come non prendere in considerazione anche Cascais, deliziosa località a soli 30 minuti dalla capitale, dove l’azzurro cristallino dell’oceano e il bagliore delle spiagge danno vita a scenari mozzafiato e magari poi dopo per festeggiare, tutti a fare surf alla vicina spiaggia di Carcavelos!
Per gli amanti delle atmosfere fiabesche c’è sempre l’intrigante, magica ed esoterica Sintra: un pittoresco borgo nei pressi di Lisbona, Patrimonio dell’Unesco, definito da Byron “il glorioso Eden“, che con i suoi colori, le sue costruzioni ricche di simboli magici e passaggi segreti, i suoi cunicoli sotterranei che si dice essere stati usati dai massoni nei secoli passati, i suoi boschi e i suoi scorci ha incantato milioni di viaggiatori.
Ora rimane pur sempre una piccola domandina tecnica: ma come facciamo col riconoscimento legale delle nostre nozze all’estero?
É una piccola spina nel fianco, vero, ma non disperate! Per il riconoscimento legale in Italia tutto dipende dal proprio comune di residenza, come ci spiega la nostra amica Emanuela: “molti sindaci di altrettanti comuni italiani, saranno ben lieti di trascrivere le vostre nozze e renderle legali anche in Italia.” Ma state tranquilli, anche qui se vi servisse aiuto legale ci pensano quelli di Just2!, vero Manu?
Emanuela: “ovvio! Ma quindi i prossimi siete tu e Ale? Lo facciamo in spiaggia?“
Ci si può pensare!
Lasciamo che l’amore trionfi … alla faccia di Angelino che ha tanta paura dell’amore vero!
Siamo troppo bigotti qua in Italia.
Il matrimonio non avverrà mai.
Eppure credo che tra non molto riusciremo ad avere una legge che ci tuteli tutti noi LGBT e che ci permetterà di sposarci anche in Italia. Sola speranza? boh… ma voglio essere positivo.
L’Italia che, non dimentichiamolo, è il Paese che ospita lo Stato Vaticano, non potrà ancora trastullarsi a lungo con quest’oramai insostenibile vacatio legis; se non al matrimonio civile tra omosessuali, il legislatore dovrà almeno porre seriamente mano ad una legge che regoli le unioni tra persone dello stesso sesso. E’ un’imposizione che viene dalla contingenza e dalla considerazione che il fenomeno è in progressivo ed inarrestabile aumento talché né la gerarchia ecclesiastica né una classe politica retriva e mentecatta potrebbero bloccare. Si tratta soltanto di aspettare ma i tempi sono ormai vicini alla piena maturità; gli stessi Sindaci (benché ancora in numero limitato), front-office dello Stato davanti ai cittadini, stanno assumendo atteggiamenti diversi davanti alla questione; certo, con un Ministro degli Interni come Angelino la vedo dura, decisamente dura. Raffy, e se facessimo il Casteo de Sao Jorge o il Monastero de Jeronimos???
Ottimo! Vedo che anche tu la pensi come me: i tempi sono giunti ad essere quasi del tutto maturi e quindi “volenti o nolenti” i nostri cari politici dovranno emanare una legge che ci tuteli in materia di unioni e/o matrimoni. Spero arrivi il prima possibile.
Ehm.. che dire? A me il Castelo di São Jorge non mi fa impazzire ad essere sincero, preferisco il Mosteiro dos Jéronimós, ma anche qui… credo che difficilmente lo diano a matrimoni visto il flusso turistico che c’è. Io opterei per la spiaggia di Cascais, o anche per la Quinta da Regaleiras che è così magica e mistica!
Quanto hai ragione! A Lisbona di certo non mancano gli scorci mozzafiato, in qualsiasi direzione si porti lo sguardo non c’è che da restarne esterrefatti. E poi Sintra… <3 <3 <3
Che poi, volendosi spostare qualche ora di macchina più a Sud, ci sono le spiagge mozzafiato dell’Algarve che sono uno scenario da matrimonio da favola che LEVATI!
Ecco, quelle non le ho viste 🙁 Non so per quale strano motivo amo il Portogallo e molto poco la Spagna però sono gli States e New York la mia vera passione.