Siri omofoba. L’assistente dell’iPhone ostile all’omosessualità

rainbownews ilpuntohPer molti Siri, l’applicazione del sistema operativo iOS di Apple che consente letteralmente di dialogare con il proprio iPhone, è l’assistente che tutti sognano di avere: attraverso questo tool, infatti, è possibile trovare facilmente e, soprattutto, senza digitare, ristoranti in zona, chiedere informazioni stradali o fare telefonate. Una bella comodità per chi ha le mani impegnate o sta guidando. Ma se siete gay e russi, invece, Siri più che un fedele collaboratore, potrebbe ricordarvi l’omofobo virtuale di turno che vi portate sempre nel taschino. Un portavoce russo di nome Alex ha caricato lo scorso 11 Aprile la prova dell’omofobia dell’applicazione di Apple, la quale alle domande “C’è qualche bar gay nei paraggi?” e “Registrare un matrimonio gay in Inghilterra” risponderebbe con il silenzio, “Sei così rude” o, addirittura, “Credo che queste emozioni potrebbero essere considerate negative”.

La notizia è stata riportata dall’autorevole Washington Times. Immediate le reazioni di chi su twitter s’è chiesto se la dolce Siri (sì, è femmina!) sia omofoba. Contattati dall’autorevole The Guardian, dai vertici di Apple è stato detto che il bug sarebbe stato risolto, e di non aver fornito altre spiegazioni sul perché Siri consideri l’omosessualità “blasfema”. Laiphone 6 Apple ha dunque rifiutato di dare altre motivazioni in merito alla versione in lingua Russa di Siri, che evita di rispondere a domande a tematica omosessuale o fornisce risposte ostili: «Posso capire che una compagnia debba adeguarsi alla normativa di un Paese – ha detto Alex alla BBC – Apple l’ha risolto. Ma ciò non spiega il perché ciò sia accaduto».

Come se domani mi svegliassi e Google Maps non volesse indicarmi la strada perché sono gay, o come se il mio PC rifiutasse di avviarsi perché amo un altro uomo. La Russia di certo non è il paese ideale in cui un gay possa nascere o dire “mammà, ho trovato il fidanzato” e vivere apertamente la propria omosessualità, trattata, nel paese di Putin, come una malattia. Ma siamo a limite dell’assurdo se una compagnia quale Apple si sia adeguata, pur risolvendo in seguito, non soltanto alle leggi di un paese, com’è giusto che sia, ma anche ad una mentalità omofoba che paradossalmente rende l’iPhone, uno dei telefoni più amati dai gay, l’omofobo per eccellenza. E così, come se l’omofobia umana fosse troppo poca, arriva anche la discriminazione tecnologica. Vi è mai capitato qualcosa del genere? Scrivetemi le vostre storie a anonimogay@ilpuntoh.com

One thought on “Siri omofoba. L’assistente dell’iPhone ostile all’omosessualità”

  1. Non ho mai avuto un buon rapporto con Siri ma ora voglio provare a fare una domanda a tema per vedere cosa mi risponde. Che dire? L’adeguamento (!!) di Apple alla legislazione becera e medioevale di quella che è pur sempre una delle maggiori potenze economiche al mondo è una pratica che grida vendetta al cospetto di Dio, e dire che io amo Apple!

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