
Oltre settemila marchi, più di duemila espositori in 180 mila metri quadrati; il tutto di fronte ad Expo. Se avevate bisogno di qualche coordinata per capire cosa sia Tuttofood 2015 adesso non dovreste avere più dubbi: le eccellenze enogastronomiche italiane in un sol luogo. Noi siamo stati lì per voi grazie al foodblogger tour.
Arriviamo alle 12, praticamente i primi, pochi minuti e in un attimo la platea di blogger è al completo. Ammetto che ho partecipato a pochissime fiere, se non contiamo quelle di paese, dunque per me l’atmosfera era già surreale, ma il poter collegare dei volti, tanti volti, ad altrettante mani che scrivono sui vari siti mi ha fatto sentire ancor più nel paese dei balocchi.
In tutta onestà, fotografare qualsiasi cosa e non sentirsi gli occhi della platea addosso è davvero un sollievo. Essere insieme a persone che come te sono ossessionate da luci, posizioni, colori e contrasti, che si fermamo ad ogni angolo ad osservare e dire “interessante, lo devo mettere sul blog” ti fa sentire meno sociopatico.
Moltissimi stand davvero interessanti, passando da realtà molto conosciute a piccole imprese non si può non notare la cura ai dettagli, l’attenzione all’innovazione, alle materie prime, all’ambiente e ai coltivatori locali. Passiamo al dettaglio e riportiamo qualcosa di quello che è stato un immenso foodbloger tour.
Amica Chips. Accolti dal vicepresidente Andrea Romanò abbiamo potuto notare che effettivamente “la patatina tira” come Rocco ricorda. Riferimento al pornoattore dovuto in quanto a precisazioni; l’azienda, che ovviamente non è sessista, “il nostro target di riferimento sono le mamme”, aveva bisogno di far parlare di sé e ci è riuscita visti i volumi di vendita sempre in crescita.
Farmo. Uno dei principali produttori italiani di alimenti senza glutine. Buoni i preparati migliori le farine. Da sottolineare anche in questo caso l’aumento delle vendite, “più che raddoppiato negli ultimi cinque anni”; secondo l’azienda ciò è dovuto da una parte alla maggiore consapevolezza dei malati ma ancor di più alla moda. Pare che mangiare gluten free oltre ad essere molto costoso sia in.
La Donatella. Prodotti italiani, fatta eccezione per materie prime non disponibili nel nostro paese, tradizione e innovazione. Un mix perfetto per il Made in Italy, basta guardare la nostra galleria per capire che hanno fatto centro.
Rizzoli. Il perfetto che-vi-devo-dire se vi piace il pesce. Sicuramente la latta molto vintage è un regalo perfetto per i vostri amici appassionati di cucina. Le alici in salsa piccante sono una droga col mix crostino e mozzarella di bufala.
Nespresso-what else? La qualità e lo status symbol legato a questa azienda è ormai indiscusso, una Apple del caffé. Davvero importante è l’attenzione per il ricilco. Saprete tutti che le capsule per il caffé sono difficili da riciclare. Dove lo butto? Come lo butto? Ecco, basta riportare le cialde usate nella boutique da cui vi rifornite o in uno dei centri di raccolta sul territorio italiano e al resto ci pensa George, trasformando il caffé in compostaggio per le risaie italiane.
E’ questo ciò che caratterizza le aziende italiane nel 2015: l’attenzione non solo al prodotto in sé ma anche all’etica del consumatore. Un mercato sempre più aperto a vegani e intolleranti, all’attenzione per il made in italy, al produttore italiano e all’ambiente. Che sia una moda poco importa, ciò che un tempo era considerato “di nicchia” è innovazione. La fortuna di chi, per scelta o costrizione, non può mangiare determinati prodotti e (finalmente) dell’ambiente; come EXPO cerca di ricordare non possiamo più permetterci di sfruttare materie prime, terreni e ambiente, è sempre più necessaria la tutela del territorio e questo il consumatore italiano lo sa.
Gustatevi la nostra galleria!