L’Amore gay in TV e l'omofobia dei telespettatori

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Premessa: faccio parte degli sfigati che non hanno Sky, ma quando giovedì sera ho scoperto che su twitter tutti “trendavano” l’hashtag #italiasgottalent, scoprendo un video di una dichiarazione d’amore, una vera e propria proposta di matrimonio in diretta, mi sono commosso. Cosa c’è di strano? chiederanno i più, pensando che, da Il Gioco delle Coppie a C’è Posta per Te, da Uomini e Donne al Grande Fratello, passando per Stranamore, la TV da oltre trent’anni ci ha ormai abituati a questa spettacolarizzazione dell’amore, a questi reality poco reali, che con Temptation Island e Nudi a prima vista, trovano l’esasperazione di ménage à trois e primi appuntamenti completamente nudi. Questa volta però non si trattava dei soliti fidanzatini, ma, con grande sorpresa per la diretta, e stranamente senza alcun tentativo di censura, di due uomini. L’hanno fatto i Les Farfadais, compagnia di danza francese in stile Cirque du Soleil, che dopo essersi esibiti in un leggiadro spettacolo di coreografie, forza e delicati equilibri, ha offerto agli spettatori, e ai telespettatori da casa, quando l’acrobata-ballerino Stefan ha chiesto al suo compagno di sposarlo, inginocchiandosi con tanto di anello.

Straordinaria Vanessa Incontrada, padrona di casa dello show Sky, che, superato l’imbarazzo iniziale, si è trasformata in inconsapevole testimone dell’evento, tra l’ovazione dei quattro giudici, in primis Nina Zilli (vera icona gay) che ha fatto del cuore con le mani il suo marchio di fabbrica. A questo punto però vi chiederete dove sia il caso di omofobia della settimana: una lettrice di TV Sorrisi e Canzoni questa settimana ha scritto al direttore, Aldo Vitali, sottolineando la presenza del figlio durante la messa in onda, ha chiesto: «È pretendere troppo che certi argomenti delicati io li voglia affrontare quando e come lo decido io, e non “costretta” da un programma seguito da tanti bambini?». Naturalmente non potevo che leggere l’appassionata lettera proprio domenica 17 Maggio, quando ricade la giornata mondiale contro l’omofobia.

Da qualche anno la TV italiana è letteralmente invasa da programmi di approfondimento di cronaca nera: efferati femminicidi, casi irrisolti, e violenza sulle donne da parte di mariti e fidanzati sono ormai all’ordine del giorno, nonché argomento quotidiano dei talk pomeridiani. Senza contare i film violenti, le grida esasperate di programmi trash e persino i toni rabbiosi della politica. Eppure i genitori ricordano di dover proteggere i bambini da “argomenti delicati” soltanto quando si tratta di omosessualità, di amore.

Io credo che se i genitori si preoccupassero maggiormente di insegnare ai propri bambini a rispettare le donne, a rispettare la vita degli altri, a non far valere la propria ragione con le grida, a non imporsi con la rabbia, a distinguere il bene e il male, ciò che è giusto e ciò che è sbagliato, fornirgli quegli strumenti di capacità critica che faranno di lui un uomo, tante domande non le si porrebbe nemmeno. Ma siamo lontani anni luce da un paese davvero degno di essere chiamato CIVILE: basti pensare che in Lussemburgo il Premier negli scorsi giorni ha sposato il proprio compagno, e qui in Italia stiamo ancora ai commenti su facebook sul perché una giornata contro l’omofobia.

3 thoughts on “L’Amore gay in TV e l'omofobia dei telespettatori

  1. E siamo sempre alle solite! Comprensibile (forse e benché un filino esagerata e soprattutto molto ipocrita) la preoccupazione della madre che vorrebbe affrontare il discorso sull’omosessualità col figlio in maniera meno condizionata e più libera che non davanti ad una trasmissione televisiva ma, mi chiedo… quando questo nostro strano Paese smetterà di tenersi aggrappato al Medio Evo per lanciarsi nell’incoraggiante tentativo di maturare una coscienza civile e civica (singola e collettiva) degna di una Nazione moderna?

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