Eurovision 2015 – Ansia da Finale

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Eh sì, inizier_AP52028ei proprio con questo tweet per rendere l’idea di quanto lo spettacolo di ieri sera sia stato godurioso e non pesante: una specie di sveltina, se paragonato alle lunghe nottate a cui NonnaRai ci ha abituato, ma piena e ricca di fregni che ho perso litri di bava sul mio divano rosso.

Una Conchita sempre straordinariamente elegante ma con meno cambi di parrucche e d’abito ha saputo fare battute degne di Karen Walker e intrattenere gli artisti cambiando anche qualche consiglio di stile sul latex a cui a detta della Wurst ella stessa conosce bene; ma che avrà voluto dire?

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Una seconda semifinale con un livello artistico (oltre che di gnoccheria) decisamente più elevato della prima serata. Ora, eliminando alcune esibizioni che hanno fatto veramente vomitare come quella dell’Islanda svociata come non mai e quella di San Marino che era ridicolissima cantata dai quei due bambini, ci sono state delle vere e proprie ingiustizie nel passaggio in finale!

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malta-coscialunga-ilpuntohUna semifinale di Eurovision 2015 davvero ricca e combattuta ha visto alternarsi la Svizzera e Malta che han fatto a gara a chi avesse lo spacco sulla coscia che potesse mostrare meglio la farfallina – Belen docet – e poi alternarsi tanta manzitudine: dal toy-boy della Repubblica Ceca (sposato con la scaricatrice di porto che cantava con lui); allo svedese la cui canzone sarà il tormentone gayo dell’estate 2015, all’azerbaigiano timidone ma tanto sexy fino ai ballerini israeliani di Nadav che tra uno shake-shake di spalle e uno shake-shake di bacino hanno fatto venir voglia sia a me che ad Ale di tornarcene a Tel Aviv una volta e per tutte.

Grandi favoriti dal pubblico in sala e di twitter – che con noi ha twittato #ilPuntoESC – nella serata c’era il Portogallo che ha fatto una bella esibizione live ma che è stato scalzato dal Montenegro…no dico, il MON TE NE GRO…ma si sono bevuti il cervello?

E vogliamo parlare della bella coscialungaguerriera Maltese che ha cantato bene regalando al pubblico un’esibizione degna da trashume Eurovision e da chi viene mandata fuori? Dalla canzone stracciapalle del Cipriota? A questo punto, come nei migliori momenti di Tina Cipollari, davvero avrei urlato “No Maria! Io Esco!!”

Provando a metterci il cuore in pace cerchiamo di dare un voto alle 10 passate in finale provando anche a capire cosa secondo ilPuntoH li abbia fatti vincere.

  • Lithuania – come avevamo già detto qui, ha portato un pezzo davvero orecchiabile e facile da ricordare dopo i primi 30 secondi, e anche se un po’ svociati – forse per l’emozione di cantare per primi, il meraviglioso bacio gay/lesbo li ha fatti amare dalla comunità LGBT di tutto il mondo, ed eccoli ora in finale. Gli diamo un bel 7+!
  • Polonia – Molto molto ma molto meglio delle smandrappate gettone mandate a mungersi sul palco lo scorso anno, Monika in sedia a rotelle dopo un tragico incidente d’auto nel 2006 ha saputo far aprire i cuori di tutti con la sua musica, il testo della canzone e anche la sua condizione. Un 7 non glielo toglie nessuno.
  • Slovenia – tipico stile trash fulminato orecchiabile e piacevole da Eurovision, con tanto di maritino toy-boy pianista e “ballerina” psichedelica ha saputo farsi apprezzare da tutti e arrivare in finale. Un 6+ per questo duo!
  • Svezia – è vero che è proprio un gran bel pezzo di manzo svedese, e no non viene venduto all’ikea, ma mi spiace che la Svezia abbia mandato un omofono convinto e imperterrito come Måns a farsi rappresentare all’Eurovision. Porta in scena unìna canzone molto orecchiabile, che cattura subito grazie anche alle fantastiche animazioni interattive a schermo, e anche se un po’ al limite dell’intonato è riuscito conquistarci e arrivare in finale. Merita un bel 8+!

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  • Norvegia – Un duo stranuccio, dove lei è brutta come un cadavere in vacanza in Transilvania e lui non si capisce se è bello o meno ma fa sesso. Intonati con un pezzo quasi dark e degno di Criminal Minds sono piaciuti a tutti e meritano un 7!
  • Montenegro – ora per quanto si possa apprezzare il fatto che abbia cantato nel suo idioma natio il dubbio sul perché sia passato al posto del Portogallo che avrebbe meritato di più non ci è dato saperlo. Un 5 è già regalato!
  • Cipro – Anche qui…ma chi ha votato cosa stava fumando di pesante? Se non era per mio marito che mi teneva sul divano e per chi twittava con noi de #IlPuntoESC sarei scappato in cucina a prendere un coltello per tagliarmi le vene. Gli regalo un 5+ perché in altre circostanze la canzone mi sarebbe anche piaciuta.
  • Azerbaijan – che rivelazione! Un visino da ragazzetto timido ed educato ma che privatamente altro che acuti al microfono (sono solo ipotesi), ci ha regalato un bel pezzo che al primo ascolto non mi aveva catturato del tutto e che invece, proprio durante la seconda semifinale di Eurovision 2015, ha saputo quasi stregare tutta l’audience. Il mix di tenerezza e di gayaggine ha fatto il resto per farlo arrivare in finale. Un 8+ bel Elnur!
  • Latvia – ditemi quello che volete, anche dire che non era proprio una canzone da Eurovision, ma è stata una bella esibizione: particolare, ricercata, un ritmo forse troppo lento e malinconico in certi momenti ma è stata talmente particolare e personale come esibizione che non poteva non passare in finale. 7 e mezzo perché poteva fare di meglio.
  • 11264898_10153321469014100_1200441634595626726_nIsraele – tra i preferiti in assoluto! Nadav, che viene da un talent musicale style TVO nella bellissima Israele (e se non ci siete ancora stati, andateci!) ha saputo esibirsi cantando e ballando un pezzo davvero movimentato egregiamente seppur con qualche piccola sbavatura vocale (dovuta al fiato corto), ma i ballerini che lo hanno accompagnato, per quanto normalmente belli, hanno saputo smuovere una tempesta ormonale nel 98% dell’audience in sala e da casa. Un 9+ ci sta tutto!

Riprendendo chiusura il tema di Eurovision 2015 “Building Bridges”, senza dubbio Nadav da Tel Aviv ha saputo costruire un ponte forte, che ha smosso, anche solo attraverso la musica inserendo dei ritmi arabegianti come a voler proprio collegare Israele e i territori arabo-palestinesi in conflitto per tentare un ennesimo tentativo di pace passando attraverso un linguaggio universale: la musica.

Sono sicuro che la finale di Sabato sera ci regalerà una bellissima sfida accesa ed emozionante, ma ora vogliamo sapere: Tu #ChiVuoiCheVinche a questo Eurovion Song Contest 2015?

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