
Eccoci anche questa settimana per il consueto appuntamento con #CinemaCove. Vi ricordate che si tratta della nuova rubrica dedicata al Cinema curata da me (Dan), vero?! Molto bene! 🙂
Allora… questa settimana ho deciso di lanciarmi nella visione di un altro sequel: Ted 2. Non avendo visto il primo film, sono entrato in sala con il dubbio di non capirci niente, ma devo ammettere che gli sceneggiatori moderni si sono fatti furbi e hanno imparato che, se si vuole acchiappare il pubblico, non bisogna scrivere a compartimenti stagni. Detto fatto, la storia si segue bene e viene pure la curiosità di andarsi a recuperare Ted, cosa che ho fatto. Ebbene: il secondo episodio è MIGLIORE! Pur sempre surreale, ma sicuramente strutturato con un po’ più di sostanza. Com’è che ‘sti “numeri due” ultimamente battono i “numeri uno”?!
Comunque il racconto riprende, tre anni dopo, da dove era stato lasciato, con, in più, alcuni fisiologici cambiamenti che si sono verificati nella vita dei protagonisti, compresa, ovviamente, quella dell’orsetto di peluche. Ted vive con sua moglie Tami-Lynn, i due lavorano insieme in un supermarket, ma entrano in una crisi che sentono di poter risolvere avendo un bambino tutto loro. Ehm ehm ehm…
Parallelamente, i due continuano a coltivare l’amicizia con John (l’ex bambino proprietario dell’orsetto che, nel 1985, espresse il desiderio di vederlo animarsi quando era ancora un giocattolo). Il ragazzo sta passando un brutto periodo a causa della fine del suo matrimonio con Lori (che era interpretata da Mila Kunis) e Ted cerca di stargli accanto con i suoi consigli “particolari”.
Mentre questo gruppetto di matti cerca di risolvere i vari casini, arriva la doccia fredda: lo Stato comunica a Ted di non ritenerlo un essere umano, bensì un “oggetto”, quindi non in grado di detenere i diritti che credeva di avere reputandosi un essere umano. Parte così una crociata per riportare la sua vita alla normalità, se così si può dire…
Ma non basta. Potevamo farci mancare l’antagonista pazzo Giovanni Ribisi alias Donny (già incontrato anche nel primo film) che vuole rapire Ted per venderlo ad una multinazionale dei giocattoli, studiarlo e riprodurlo in milioni di esemplari da diffondere in tutto il mondo?!
Ecco… a questo punto, immaginatevi le circostanze: una raffica di gag esilaranti (e non solo) che vedranno coinvolta anche la new entry femminile, Amanda “Mamma Mia” Seyfried nei panni della giovane e dolce avvocatessa Sam… (allarme indizio!).
Altro nuovo elemento del cast è Morgan Freeman, evergreen del cinema impegnato made in U.S.A., che veste i panni di un secondo avvocato e che condurrà ad una svolta finale. Quando si dice “la classe”…
Che dire… questo film rappresenta al 99% un esempio di serata spensierata con gli amici. Risate, parole sboccate, tanti imprevisti e un po’ di citazioni sul mondo del Cinema (soprattutto durante le scene girate al Comic-Con di Los Angeles). In tutto questo, io vedo comunque una goccia di metafora: il rifiuto del “diverso” (da chi e da cosa, poi?!) e la lotta per dimostrare al mondo che servono dei cambiamenti. Un prodotto semplicissimo, a volte assurdo, ma certamente godibile!
Vi lascio con due curiosità: lo sapevate che il bis-regista Seth MacFarlane nell’originale dà la voce proprio a Ted? E, soprattutto… che è il creatore de I Griffin, di American Dad e ha condotto La Notte degli Oscar 2013?
E indovinate di chi è la voce italiana di Ted?! Del bravissimo Mino Caprio che, tra gli altri (oltre, chiaramente, a Peter Griffin e C-3PO), ha doppiato… il maggiordomo Niles della famosissima sit-com degli anni ’90 La Tata! Mitico!
Alla prossima settimana. E ricordatevi che potete sempre scrivermi a dan@ilpuntoh.com, condividere i miei articoli su Facebook, Twitter e dire la vostra. Ciao!!