Predestination: tra l'uovo e la gallina, è nato prima il gallo.

Logo Cinema Cove

Eccomi tornato per il sesto appuntamento con Cinema Cove, la nuova rubrica che Il Punto H ha deciso di dedicare alla settima arte! Si può ancora dire “nuova rubrica” dopo sei settimane? Ok ok… inizierò a non dirlo più…

Uff… il mio parere di oggi è stato indubbiamente uno dei più difficili da elaborare. Predestination mi ha scatenato un brainstorming di epiche dimensioni! Si tratta di uno dei film più “flashanti che io abbia mai visto! Uso questo aggettivo strano per indicare i tilt che ho avuto durante la visione. Generalmente riesco, più o meno, a captare i messaggi che la sceneggiatura e la regia vogliono trasmettere ma, stavolta, non è successo propriamente questo. Cambio idea ogni minuto su possibili significati e spiegazioni che si potrebbero trovare (ammesso che ce ne siano!)… E ne parlo con gli amici che l’hanno visto (Lorenzo e Sergio, cosa farei senza di voi?!) per provare a chiarirmi i dubbi.

Predestination

I protagonisti sono Ethan Hawke, l’ex ragazzino che ha fatto il botto con L’attimo Fuggente (1989) e la ventottenne (quasi) sconosciuta Sarah Snook. La storia è stata scritta, e diretta in poco più di un mese, dai fratelli (gemelli) Michael e Peter Spierig (non esistono solo i Coen, per fortuna!), classe 1976, basandosi sul racconto Tutti voi zombie (1959) di Robert A. Heinlein.

L’inizio è apparentemente semplice e ci introduce nel clima della storia: un agente temporale (già questa definizione è un casino…) ha in dotazione una macchina del tempo e deve assolvere al suo ultimo incarico di spostarsi avanti e indietro negli anni con l’obiettivo di fermare il terrorista che gli è sempre sfuggito. E, fin qui, potremmo pensare, tutto chiaro: è un thriller fantascientifico eccetera eccetera… Errore! Si sviluppa invece una trama a dir poco intricata, tutta giocata sulle spalle di Hawke, che sta sempre sul pezzo e dona forza e carisma al suo personaggio (anche se, a parer mio, in generale non è versatilissimo come interprete)

Predestination - Etan Hawke

e della Snook, eccellente nel suo doppio ruolo di Joan/John. Esatto, avete capito bene: una trasfigurazione fisica totale per interpretare sia un uomo che una donna. A questo proposito varrebbe la pena sentire il film in originale.

Sara Snook

Predestination-Sarah-Snook-as-a-man

Insomma è un film sicuramente affascinante ed imprevedibile, che sorprende minuto per minuto e con cui è impossibile annoiarsi. Non sono solito spoilerare, ma in questo caso non potrei farlo neanche se volessi. Solo questo: ogni sequenza, ogni blocco temporale che viene vissuto è legato e, al tempo stesso, rivoluzionato dagli altri “momenti” in cui i protagonisti si catapultano (con una tecnica in stile smaterializzazione Potteriana). Appena si elabora un’ipotesi, nella scena successiva viene quasi distrutta. E questo succede per tutta l’ora e quaranta del film. Chi è lui? Chi è lei? Chi sono, cosa sono e cosa fanno l’uno per l’altra? Scene diverse, rapporti e ruoli diversi, stesse persone. Ha ragione Ethan Hawke a dire: “Chiunque ti dica di sapere di cosa Predestination parli… sta mentendo“. Per carità, caro Ethan! Insomma… stavolta, più che mai, posso solo consigliarvi troppissimo di andare al cinema! E pensare che avevo quasi deciso di andare a vedere Poltergeist… sciocco Dan!

Comunque degna di nota l’esemplare Direzione della Fotografia di Ben Nott che ha condito tutto con un’arte sublime di tonalità e colori univoci per ogni epoca attraversata, dove non sono stati tralasciati i dettagli nemmeno di costumi e scenografie.

2013_05_07 Predestination_0407.tif

Stavolta vi saluto accennandovi una stranezza italiana… Predestination è uscito in U.S.A. già nell’agosto 2014, quindi ben 11 mesi fa. Poi i distributori nostrani si sono svegliati e ce l’hanno portato anche qui. Grazie!

Alla prossima settimana! E lo sapete, la mia casella di posta elettronica dan@ilpuntoh.com è a vostra disposizione per suggerimenti e richieste. Ovviamente è possibile condividere e commentare i post sui social. Fatevi sentire!

E chissà che, prossimamente, per parlarvi di cinema, non decida di… tornare indietro nel tempo…
#Dan

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *