Droghe e dintorni

Era l’ora di pranzo di un giorno qualsiasi di questa caldissima estate. Ascoltavo distrattamente il Tg mentre stavo preparando il pranzo. Si parlava della morte di un ragazzo per abuso di ecstasy in una nota discoteca della riviera romagnola. Devo essere sincero, la notizia non mi ha segnato più di tanto. Non ho mai avuto molta pietà per coloro che muoiono a causa di sostanze come fumo, alcool e droghe, nemmeno se si tratta di un ragazzo. Sono rimasto molto colpito invece dalle reazioni che ho visto sui vari social in seguito alla decisione del questore di chiudere questo locale per 120 giorni. Sono rimasto davvero molto colpito quando ho letto parole come “inutile” e “proibizionismo”. Sono rimasto colpito quando ho letto che, seguendo questa teoria, alla morte di un senzatetto sotto un ponte, quel ponte dovrebbe essere chiuso per quattro mesi. Ho letto una valanga di queste stupide e insensate similitudini che mi hanno fatto riflettere sul modo a dir poco bizzarro con cui la gente comune ha reagito a questa vicenda.
Trovo davvero curioso che la gente comune, la gente come me, che frequenta le discoteche ogni tanto per divertirsi senza esagerare, preferisca fare una raccolta firme per la riapertura di un locale, piuttosto che, a tempo debito, buttare fuori a calci in culo chi, in quel locale, era visibilmente fatto. Non credo sia molto intelligente lamentarsi di un provvedimento tanto duro quanto necessario, quando magari una settimana prima, alla vista di un gruppo di ragazzi visibilmente fatti, abbiamo preferito girarci dall’altra parte ed evitarli, piuttosto che denunciare la cosa.
Come al solito, invece che combattere la causa, preferiamo mettere una pezza quando il danno ormai è fatto.
Ormai, basta una connessione internet per venire a conoscenza di nozioni e informazioni di ogni ambito del sapere umano. Dubito seriamente che al giorno d’oggi un sedicenne sia completamente ignaro dei rischi che corre assumendo determinate sostanze. Invece che provare pietà per chi è morto in maniera così banale e incosciente, preoccupiamoci per coloro che continuano ancora ad devastare il proprio organismo, stupendosi poi di risvegliarsi in ospedale con qualche neurone in meno.
Ecco qui dunque una breve lista delle principali sostanze stupefacenti, una lista che potete trovare in altri centinaia di siti o di libri, una lista da imprimere a fuoco nella propria mente.

  • Oppio e oppioidi: l’oppio è una sostanza lattiginosa contenuto nelle capsule di alcuni tipi di papavero. Dall’oppio di ricavano alcune sostanze definite “oppiacei”, come morfina, metadone ed eroina. Alcuni oppioidi vengono utilizzati anche nella pratica clinica, come potenti analgesici, come antidiarroici e calmanti per la tosse. L’eroina viene sniffata o iniettata e il suo effetto va dalle 3 alle 6 ore e, se assunta con altre sostanze come alcool o tranquillanti, il suo effetto viene fortemente aumentato. Assunta invece con cocaina o anfetamine dà una forte sensazione di euforia. In generale gli oppioidi “puri” non danno gravi effetti collaterali (se escludiamo l’overdose). Molti tossicodipendenti affermano di utilizzarli per tranquillizzarsi, entrare in un mondo ovattato dove paure, preoccupazioni e tensioni scompaiono magicamente. Il problema maggiore è che gli oppioidi portano ad una forte dipendenza in poco tempo. In pratica, in principio si assume eroina per stare meglio, poi si arriva ad assumere eroina per non stare male. Altro problema è che l’eroina da strada non è mai pura, ma è tagliata spesso con sostanze come talco o gesso. L’overdose da oppiacei si manifesta nell’individuo con perdita di coscienza, difficoltà respiratoria, miosi (pupille “a punta di spillo”), colorito bluastro, sonnolenza e coma.
  • cocainaCocaina: sostanza estratta dalle foglie di Erythroxylum Coca. A livello farmacologico, agisce come anestetico locale, con un alto effetto tossico. Aumenta poi la concentrazione di determinati neurotrasmettitori, che portano ad un aumento della frequenza cardiaca, migliore capacità di contrazione muscolare (quindi aumento dell’energia) e in generale tutta una serie di effetti che ottimizzano l’utilizzo dell’energia da parte dell’organismo. A livello del sistema nervoso centrale provoca euforia, eccitazione, tremori e convulsioni, che, alla fine dell’effetto della sostanza, lasciano il posto ad ansia, irritabilità, aggressività e depressione. Gli effetti collaterali sono molteplici. A livello cardiaco, provoca delle aritmie, cioè il cuore non si contrae bene, di conseguenza il sangue non viene mandato adeguatamente in circolo. Aumenta notevolmente il rischio di infarto e di emorragie cerebrali. Può provocare l’aggravamento o il manifestarsi di disturbi psichiatrici, come paranoia, attacchi di panico, ansia e tremori. Provoca gravissimi danni a livello renale. Dà sinusiti e ulcerazioni nasali. L’iniezione endovena di cocaina può dare morte improvvisa e immediata per i forti effetti tossici a livello cardiaco. Anche qui, però, il problema peggiore è la dipendenza, che, a differenza dell’eroina, non è dipendenza fisica, ma psicologica.
  • 1369253734-335-marijuana_bigCannabis: pianta da cui si possono estrarre Marijuana e Hashish. In generale, gli effetti dei cannabinoidi sono sedativi e rilassanti, mentre ad alte dosi dà sensazioni di isolamento, passività e demotivazione, ansia, paranoia e attacchi di panico. Nella pratica clinica, viene utilizzata durante la chemioterapia per combattere nausea e vomito. A basse dosi, si sospetta che possa avere proprietà antitumorali, ma gli studi sono ancora in corso e nulla è certo. La tossicità della cannabis è difficile da valutare perché insorge tardivamente dopo un utilizzo cronico. Certo è che nei consumatori abituali di cannabinoidi si è vista un’evidente atrofia cerebrale. Non dimenticherò mai un mio conoscete, consumatore abituale della cosiddetta “canna”, che in alcuni momenti non ricordava il giorno del suo compleanno.
  • Anfetamine: sostanze di sintesi ad azione stimolante. Abbattono il sonno, la stanchezza e l’appetito. Aumentano la resistenza e la capacità di concentrazione. Regolando i centri nervosi della fame, a basse concentrazioni vengono utilizzate per combattere l’obesità. Come effetti collaterali abbiamo ansia, cefalea, vomito, convulsioni, depressione, sintomi psicotici e provocano gravi danni a livello cardiovascolare. La dipendenza funziona come quella per l’eroina, cioè prima si assume la sostanza per stare bene, poi si arriva ad assumerla per non stare male. Altro effetto collaterale molto comune è l’avvelenamento da piombo, in quanto questa sostanza può essere creata utilizzando questo metallo pesante.
  • Ecstasy: droga sintetica sinonimo di MDMA. Ha effetti eccitanti e allucinogeni. Viene definita “empatogena”, in quanto aumenta la socialità e la loquacità e dà la tipica sensazione di essere in pace col mondo. Come effetti collaterali abbiamo l’affaticamento del cuore, ipertermia (la temperatura aumenta fino ai 42°C) e distruzione neuronale. Altri effetti sono la disidratazione, tremori, tendenze aggressive e ad alte dosi spinge al suicidio e alla depressione. Intacca la memoria e abbassa notevolmente le difese immunitarie, esponendo l’organismo ad un grave rischio di infezioni. Nei casi più gravi porta alla distruzione del tessuto muscolare e nervoso e all’insufficienza renale acuta.
  • qLSD: droghe di origine naturale o anche sintetizzate con effetti allucinogeni. Porta alla visione di forme caleidoscopiche, si sentono rumori e odori in realtà inesistenti. Porta ad una sensazione di armonia verso col mondo. Gli effetti collaterali sono ansia, vomito e perdita completa di identità, con un forte senso di dissociazione.
  • Popper: nome generale del nitrito di amile, utilizzato nella pratica clinica per lenire i dolori dell’angina pectoris. Viene utilizzato impropriamente come sostanza eccitante, in quanto dopo l’inalazione dà un senso di euforia e di inibizione sessuale. Viene utilizzato in ambienti omosessuali in quanto dà una momentanea dilatazione anale. L’effetto dura qualche minuto e gli effetti collaterali sono nausea, vomito, vertigini, problemi visivi, perdita di coscienza e inoltre è un liquido altamente infiammabile.

Dopo questa carrellata, il mio consiglio spassionato è: siate stupefacenti per natura, senza il bisogno di assumere nulla!

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