Occhi increduli di fronte al terrorismo dei fanatici "islamici"

É inutile far finta di essere indifferenti o provare ad apparire sorpresi: in un modo o in un altro sarebbero arrivati a fare tremare e piangere la nostra bella e cara vecchia Europa. E no, non sto facendo il Nostradamus dei poveri, né voglio fare quello che suona con voce ammonitrice del tipo ” ve lo avevo detto”, lungi da me, ma volente o nolente il fanatismo di questi esaltati mentali ha raggiunto tanti, troppi loro simili che vivono nelle nostre cittá, nei nostri paesini, che c’era da aspettarselo (Charlie Ebdo docet).

Provo però a distaccarmi un attimo dal tutto, a tentare di ragionare a mente lucida, fredda, e lo so, me ne rendo conto: mi riesce male perché preso da vicino, perché Ebreo, perché Europeo, perché ancora fermamente convinto che sia possibile vivere multiculturalmente e in pace.

Una guerra e mille aggressioni in tutto il mondo in nome di un “dio che vuole punire gli infedeli”: ma chi é questo dio? Chi sono gli infedeli? Non ho mai creduto nel potere sbiancante dei dentifrici al fluoro, sono dunque un infedele? Non siamo ridicoli! Chi siamo noi per peccare a tal punto da decidere cosa un dio voglia e fare giustizia in suo nome? Quale dio che si rispetti vorrebbe così tanta sofferenza e morte di persone innocenti?

Siete liberi di dirmi che questo potrebbe essere un ricorso storico, e non avreste alcun torto ad affermarlo, ma si pensava che con l’avanzare della cultura, delle scoperte e della conoscenza umana un tale scempio non si sarebbe mai più ripetuto…e invece, attoniti, ammutoliti ( forse non tutti ) e spaventati, assistiamo alla sagra della morte, della cattiveria, della ferocia umana e delle inutili (a mio giudizio) decisioni politiche in merito ad etichettature di prodotti Israeliani che vengono dagli insediamenti in Giordania? A che pro? Perché?

Cara Europa, ti ricordo che qualche decennio fa lo avevi già fatto con noi, etichettandoci, e se non vado errato, il risultato non é stato dei migliori. È ora cosa fai contro questi esaltati dello Stato Islamico? Quali misure? E poi davvero gli dai così tanta importanza da chiamarlo Stato!? Chi lo ho nominato tale? Su quale “Costituzione” si regge? Quella della bruta violenza fanatica?

In Italia poi ci preoccupiamo di fermare l’avanzare di una legge che tuteli i diritti delle persone LGBT ma per la nostra sicurezza si fa poco. Indipendentemente dalla tua religione o orientamento sessuale o colore di pelle, puoi mai essere accoltellato nel cuore di una città come Milano mentre torni a casa oppure essere rapinato, picchiato e mandato in ospedale mentre in una tranquilla sera di primavera esci dalla palestra e torni a casa?

No, io non ho nessuna risposta a queste domande e nemmeno unKippá a soluzione pronta, certo mi dissocio fermamente da quanti fanno di tutta l’erba un fascio con le religioni (se sei uno musulmano non vuol dire che sia un terrorista dell’ISIS), e mi dissocio da quei titoli di giornali così pressappochisti e offensivi, né ho paura di portare la mia Kippá (in foto) ed essere sempre me stesso.

Sono incazzato nero, perché non voglio né dobbiamo essere piegati e succubi di un manipolo di stolti violenti ed esaltati.

Sono incazzato nero e triste perché guardo mia sorella che porta in grembo un dono della vita, perché guado i miei amici e i miei parenti che tra le loro braccia proteggono i loro figli, quei fagotti profumati di buono, e leggo nei loro occhi tanto sconforto e tanta pena; perché guardo negli occhi di mia nonna, di mio padre, di mia mamma e so che questo non deve, non può, non é il mondo per il quale hanno lottato, il mondo che hanno provato a migliorare per darlo ai posteri e no! Non é questo il mondo che i nostri figli e nipoti si meritano in futuro.

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