Grazie Maria, Grazie Palinsesto!

 


DiarioDiPegasoSono giorni ormai, che svegliandomi, controllo il cellulare, col terrore di trovare tra le notifiche un nuovo messaggio whatsapp della mamma di Anastasia, che mi consiglia di sbronzarmi sulla Cassia perché a Ponte Milvio ci stanno i terroristi ad appendere lucchetti ai lampioni come nei peggiori incubi di Moccia.

Ma oggi no.

Oggi, svegliatomi con la solita bocca impastata, il solito alito da vecchia tibetana, solita miopia da professoressa Cooman alle prime armi, solita faccia da Bridget Jones un po’ rincoglionita, mi son tirato su e, drizzata la schiena, ho detto con fare autoritario e convinto ai gatti e ai peluche sul pavimento GOODMORNING SLUTS, è il Ringraziamento!

E per onorare la giornata a dovere, ho fatto partire immediatamente Pocahontas, mentre facevo finta di essere un comune americano, bevendo il mio espresso in una tazza alta ed immensa come quelle dei film.

Che classe!

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Ho capito quasi subito che sicuramente Pocahontas col Ringraziamento c’entrava poco, eppure era così ovvio, avevo avuto la risposta davanti ai miei occhi sin da bambino, ma evidentemente ero troppo impegnato a fantasticare su Smith per far funzionare parti del corpo come il cervello intelligente.

Ora lo spiego anche a voi: Pocahontas non può sapere cosa sia il giorno del Ringraziamento perché nel film non lo festeggiano, ovvio!                                                                                                               Nessun tacchino graziato dal presidente, nessun migliaio di tacchini condannati all’arrosto dal resto della popolazione, nessuna pannocchia, che immagino vada mangiata con il tacchino mandato all’inferno glassato.

Ma sorvolando su questa terribile mia momentanea mancanza culturale, ho deciso di rendere omaggio a questa ricorrenza in modo appropriato, anche perché se 50 Stati la considerano così importante chi sono io per esimermi dal partecipare a tale festeggiamento.

Poi se lo fanno gli Americani va fatto per forza, sarà sicuro di moda e le mode non hanno bisogno di passaporti per girare il mondo.

Facilissimo trovare un tacchino intero, a cosci spalancati, da farcire oltre il limite e servire a cena agli amici, tant’è che ho sapientemente scartato l’idea, ripiegando su un aperitivo senza tacchino da solarium, tanto conta il pensiero, e nel mio pensiero in Italia non ci sono tacchini interi nel mio supermercato, ma solo blisterati in pezzi, perché probabilmente madre natura ha deciso che era più comodo così per la nostra cucina.

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Ho scoperto anche che da noi le pannocchie crescono in scatole di metallo, in un liquido che sarà sicuramente fertilizzante, e le chiamano chicchi di mais da buttare su qualunque cosa (se li mettete sulla pizza non rivolgetemi la parola nemmeno in chat) quando non sai più che inventarti.

Risolto il caso cibo mi sono dedicato ad organizzare una celebrazione all’altezza dell’occasione.

Lì negli USA il Presidente, tutto felice, salva un tacchino dalla morte, per poi mangiarne sempre tutto felice un altro insieme alla sua famiglia (tradizionale), e dare il buon esempio di inno alla coerenza e al buon cuore americano, ma che, secondo me, è una metafora (che non so cosa voglia dire) degli Stati Uniti, dove se fai qualcosa di molto molto brutto e grave, o vivi o muori, a seconda di dove ti trovi al momento della cazzata.                                                                                                                              A culo insomma.

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Il vero problema è stato capire a chi affidare il compito di graziare il tacchino qui in Italia, dato che, a quanto ne possa sapere io, di presidenti grossi ne abbiamo almeno due e non ho capito proprio bene chi comanda ancora.

Quindi alla fine ho lasciato perdere tutto e mi sono detto PEGASO VEDITELA DA SOLO!

Se si chiama giorno del Ringraziamento di sicuro quando gli Americani lo hanno istituito volevano ringraziare qualcuno, e conoscendone l’indole megalomane, di certo non avranno ringraziato i vicini di casa, ma qualcuno di molto potente capace di effetti speciali da urlo, che secondo me poteva essere un dio.                                                                                                                                                                      Ora quale dio non lo chiedete a me, perché ognuno c’ha il suo, e vatte a ricordà qual era il loro.

Fatto sta che la conclusione è stata: “Se voglio festeggiarlo bene, mi tocca ringraziare”.

E allora ringrazio in ordine sparso:

-Maria de Filippi perché senza di lei non avremmo le gif di Tina;

-Le Spice Girls per aver contribuito al mio accrescimento culturale nel campo della musica classica omosessuale;

-Barbie perché mi ha insegnato, creando Ken, che ci sono uomini bellissimi ma senza palle;

-Walt Disney perché mi ha reso quello che sono, un cretino che si crede cartone animato;

-Albus Silente perchè se ho un problema ha sempre la soluzione, quando la riesco a capire prima di ammazzarmi;

-Tutti voi che state leggendo, perché questo vuol dire che mi volete davvero bene se avete avuto la pazienza di arrivare fino alla fine e non mandarmi a cagare dopo le prime due righe;

-Dio? Quello lo ringrazia già abbastanza mia mamma, anche se, secondo me, lui dovrebbe ringraziare lei e tutti quelli che gli mantengono in piedi azienda e dipendenti, ma questo è un discorso a parte, ampio almeno come un attico di 300 metri quadrati.

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