La Sag(R)a di Amici di Maria de Filippi

porcoBuongiorno a tutti e benvenuti a questo appuntamento con un programma cult, ma che dico cult…di più…della televisione italiana. Ci divertiremo a commentarlo assieme puntata dopo puntata, anche su Twitter usando l’hashtag #AmiciAcca . Ogni settimana pubblicheremo tutti i tweet più divertenti, li commenteremo e ci faremo due risate!

La premessa fondamentale per poter scrivere o leggere di “Amici” è avere ben chiaro che la santa trinità di Amici è composta da Nostra Signora della Tv Maria De Filippi (sempre sia lodata), Maura Paparo ed Alessandra Celentano.

Vi sono poi delle figure minori che ruotano attorno a queste tre divinità, come Chicco Sfondrini, Steve Lachance e Garrison (di cui nessuno al mondo conosce il nome; al più lo chiamano Brian Garrison, dimenticando che Brian era il suo compagno di coreografie).

Ora non sindacheremo sul fatto che molte di queste figure se ne siano andate o siano state allontanate, né sul come o perché sia successo, ci limiteremo a ricordarli come si fa con chi non c’è più.

Nostra Signora Maria de Filippi: la piccola bionda e spigliata pavese Maria (sempre sia lodata) trasforma in oro tutto quel che tocca. Ogni suo programma è un successo indiscusso, da Uomini e Donne ad Amici, passando per C’è Posta per te, martirio dei nostri dotti lacrimali al sabato sera. Maria (sempre sia lodata) ha creato una cerchia di collaboratori fatta di artisti, figli o nipoti di personaggi famosi e persone che non ce l’hanno fatta, ma che nel suo programma fanno comunque la loro porca figura. In questo contesto confuso e perennemente tra il panico e la baruffa (che noi tutti amiamo), si sviluppa e si articola Amici, l’unico programma in grado di sfornare negli ultimi anni giovani talenti in grado di andare oltre la soglia dei 45 cd venduti da Michele Bravi di X-Factor.

Maura Paparo: la sua dipartita da Amici è una ferita ancora aperta nel cuore. Tuttavia ci piace ricordarla un po’ sporty Spice e un po’ difensore delle cause perse, col suo taglio impeccabile e la sua voce alla Raffaello Tonon, rappresenta tutto quello che vorremmo essere ma che non saremo mai.

Alessandra Celentano: uno dei pochi casi in cui il cognome celebre non prevarica la personalità dell’artista. Alessandra si è distinta negli anni per aver dato un tocco trash e attaccabrighe all’intera trasmissione. Celebri le ore passate a disquisire sul collo del piede di Agata e la sua massima di vita, vera come poche cose “La danza è di tutti, ma non per tutti” (a cui non posso non affiancare il celebre “Buoni sì, coglioni no!” a Pechino Express, ma quella è un’altra storia).

Chicco Sfondrini: tralasceremo il dubbio esistenziale sul vero nome di Chicco Sfondrini anche perché il cognome mi ha sempre messo parecchio a disagio. Tralasceremo anche il suo ruolo nella trasmissione, che in realtà non ha mai ben capito nessuno. In sostanza ci concentriamo sul fatto che il suo ruolo era quello di dare le maglie del serale e le notizie di merda, tipo “Elena, devi lasciare la scuola”.

Steve Lachance: la sua pronuncia italo inglese era un continuo mix tra “oddio è bellissima” e “oddio è Heather Parisi”, ma nonostante questo siamo andati avanti lo stesso. La sua figura statuaria creava disagio in molti telespettatori, un fisico possente con una testa grande quanto un cavoletto di Bruxelles, eppure a 50 anni ballava nettamente meglio di Leonardo Fumarola. Durante la sua permanenza ad Amici, ha fatto ballare più o meno 745 volte la coreografia di “From Sarah with Love” e “Adagio” (tanto che quando la Fabian è andata a Sanremo mi aspettavo perennemente di veder entrare Leon Cino e Anbeta Toromani con la maglia della SFIDA, scritto in maiuscolo), regalando fama e prestigio a Sarah Connor e Lara Fabian. Di lui amiamo ricordare la polemica al momento della rottura “Questa scuola non fa più per me”. Steve, la chance l’hai persa, sì, ma di tacere. Inutile dire che una volta uscito dalle grazie di Maria (sempre sia lodata), è caduto nell’oblio.

Garrison: sopravvissuto a ben 14 edizioni, l’ex ballerino americano si distingue per il suo attaccamento al più bono della scuola e solitamente anche al più brocco. Di lui ricordiamo i giri in bicicletta sul palco durante lo spot dell’ENEL in prima serata che hanno causato conati di vomito e nausea al pubblico in studio. Ah, di lui ricordiamo anche che dopo 30 anni in Italia, non parla ancora italiano.

Una volta che abbiamo ben chiare queste figure possiamo iniziare a parlare di Amici, anche se temo servirebbe un libro, non un post.

Volontariamente dimenticheremo i vincitori delle prime edizioni: Fantina, Ottonello, Leon Cino, Spadaccino, D’Andrea ed Angelucci li affidiamo alla storia e le chiediamo cortesemente di tenerli ben stretti. Salviamo soltanto Anbeta Toromani perché se ne fregava della regola secondo cui la N non va mai davanti alla B, Sabrina Ghio perché è identica ad una tizia che vedevo sempre in discoteca (ma questa temo sia una storia che vi interessa relativamente poco) e Karima, perché dopo aver venduto meno del secondo singolo delle Las Ketchup, ha fallito miseramente anche a Tale e Quale Show, andando vicina alla vittoria solo quando ha cantato nei panni di un uomo.

Da Marco Carta in poi è un’escalation di successi, coi ragazzi di Maria (sempre sia lodata) che hanno fatto incetta di titoli a Sanremo e vette della classifica. Amoroso e Marrone, prima del periodo chaotic – disagio con 2 vincitori per edizione, che tralasceremo anche per la pochezza dei vincitori stessi -> Gerardo Pulli who? Denny Lodi who? (a parte il nostro Giuseppe Giofrè che vi invito a stalkerare su tutti i social), sono tuttora due realtà importanti della musica italiana degli ultimi anni, e oserei dire anche della metamorfosi, dato che la Amoroso si sta lentamente trasformando nella bambola Annabelle del film horror, mentre la Marrone è candidata a succedere ad Emily Van Camp nel ruolo di Emily Thorne / Amanda Clarke in Revenge.

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Stenderemo poi un velo pietoso, anzi un telo mare, sui successi targati Moreno Donadoni (no, non l’allenatore, intendo proprio il cantante che non vi sta venendo in mente) e Debora Iurato (chi?). La povera Debora è stata non dico nemmeno surclassata, ma eclissata proprio dai Dear Jack, che infatti si sono divisi poche settimane fa (pace all’anima loro) e che consegneremo all’oblio assieme a Lachance e Maura Paparo.

Sui Kolors non ci si può esprimere, anche perché sostanzialmente non esistono, dato che conta solo Stash. E dato che penso parlerei fino a domani della ciuffa e della quantità di trucco stile restauro de La Gioconda che squadre di imbianchini gli depositano sul viso, forse è meglio che mi continui ad astenere.

Le premesse di quest’anno sono di quelle potenti. Tantissimi piccoli esaltati che non vediamo l’ora di veder uscire durante il serale tra le urla assordanti stile richiamo cane da caccia delle assatanate sugli spalti.

Vivremo nell’attesa di sentire sulle note di We are the champions il nome del vincitore. No, scherzo. Quello che vogliamo sentire è soltanto Maria (sempre sia lodata) dire “ABBIAMO LE CARRRRTE???”

E voi che farete? Lo guarderete Amici quest’anno? Commentate qui sotto o sulla pagina facebook o twitter 🙂

A presto!

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