
Se siete tra quelli che pensano che lo spettro dell’HIV sia roba degli anni ’80, allora sbagliate di grosso. Nulla è più distante come in questo particolare momento storico dall’arginare un’epidemia che, anziché diminuire, continua a mietere vittime. A rivelarlo, in occasione della Giornata Mondiale per la lotta all’AIDS che cade oggi, 1 Dicembre, i dati diffusi dal Centro Europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) e dall’Ufficio regionale OMS per l’Europa. La diffusione maggiore interessa la parte orientale del nostro continente, dove il numero delle diagnosi è più che raddoppiato negli ultimi dieci anni.
Ma, contrariamente a quanto si possa pensare, è la trasmissione eterosessuale responsabile di tale crescita nella parte dell’est Europa, così come lo scambio di siringhe tra tossicodipendenti: «Nonostante tutti gli sforzi per combattere l’HIV, in un anno la Regione europea ha totalizzato più di 142.000 nuove infezioni, il numero più alto che mai» ha detto Zsuzsanna Jakab, direttore regionale dell’OMS Europa.
In alcuni paesi le diagnosi, dal 2004, sono più che raddoppiate, mentre in altri si sono addirittura ridotti del 25%, questo significa che la risposta europea a tale problema non è stata abbastanza efficace, e se in alcune nazioni da una parte ha avuto il merito di ridurne la diffusione nell’impossibilità di eliminarla, dall’altra resta il fatto che ci troviamo dinanzi a dati allarmanti, con il numero più alto di infezioni in un solo anno dagli anni ’80.
Ecco allora poche semplici regole da seguire per ridurre il rischio di contrarre l’HIV:
- Adottate comportamenti sessuali meno rischiosi.
Sembra più facile a dirsi che a farsi, lo so! Ma sappiate che tra le pratiche sessuali, il sesso orale è probabilmente quella meno rischiosa, al contrario della penetrazione vaginale o anale. Il sesso anale è senza dubbio la pratica a più alto rischio di trasmissione del virus. L’HIV può essere trasmesso sessualmente attraverso il sangue, lo sperma, il liquido pre-spermatico (cosiddetto pre-cum), il liquido rettale e il fluido vaginale. Attività sessuali che non vi mettono a diretto contatto con lo scambio di questi fluidi corporei non comportano alcun rischio di contrazione.
Usate il preservativo continuativamente e correttamente –> qui trovate un’ottima spiegazione fornita dalla nostre ApeGaya!
- Riducete il numero di partner sessuali: inutile negarlo, il sesso è bello, e stare fisicamente a contatto con qualcuno ci fa sentire bene. Ma se vogliamo ridurre il rischio di contrarre l’AIDS, o anche altre malattie infettive minori, sarebbe bene ridurre anche i nostri partner sessuali, poiché più alto sarà il loro numero e maggiori saranno le possibilità che qualcuno, anche inconsapevolmente, possa essere portatore della carica virale. Condividete sempre il vostro corpo con saggezza.
- Fate sempre i test anche per tutte le altre malattie sessualmente trasmissibili, e incoraggiate i vostri partner a fare altrettanto: se avete la fortuna di una vita sessuale ricca e fortunata, fate il test almeno una volta l’anno. Le malattie sessualmente trasmissibili possono avere delle ripercussioni sulla vostra salute anche a lungo termine, e possono addirittura aumentare il rischio di contrarre l’HIV o di trasmetterlo agli altri.
- Se voi o il vostro partner siete HIV-positivi, fate con continuità tutti i trattamenti contro l’HIV, per ridurne la carica virale nel sangue e nei fluidi corporei. Se fatte correttamente, le terapie possono mantenere le persone affette da HIV sane per molti anni, e ridurne notevolmente le probabilità di trasmettere il virus ai propri partner sessuali.
Queste sono naturalmente soltanto cinque di tante e altre regole/consigli da seguire per prendersi cura di se stessi e delle persone che si amano o con cui si condivide l’intimità. Per maggiori informazioni consultate il vostro medico di fiducia, le ASL di appartenenza o gli enti preposti, che possono fornirvi maggiori informazioni e dettagli sui metodi di contraccezione, sui comportamenti sessuali a rischio, consigliarvi per i test e molto altro. E come recita lo slogan di quest’anno, ricordate: abbracci e baci non diffondono l’HIV. L’ignoranza sì.