Manuale del perfetto Gentilomo – Riflessioni

image_book.php.gentilomoMi asterrò dal mettermi a recensire un opera di Busi, L’autore, secondo il mio parere, l’unico attuale.
E non lo farò per non creare un panegirico in difesa di un uomo ai più conosciuto attraverso il tubo catodico e la sua volgarità insita. Prima o poi capirete che non è successo niente in televisione, è successo tutto a voi. Il mio intento è presentarvi l’impeto e il furore, l’urlo di questo breve manuale, capace di risvegliare anche un macigno dalla sua stasi, attraverso riflessioni che mi sono esplose sulla pelle bagnandola d’acido e ledendola per una nuova pelle, rigenerata.

La vera natura. Il fuori coincide con il dentro una volta che il dentro non coincide più con niente e c’entra ben poco il fatto che tu sia omosessuale o meno e come lo sei. La vera natura di un uomo lo avvolge globalmente, non è intercambiabile. E’ tanto più quella di superficie, tanto più ci si illude di averne un’altra, di scorta, interiore.
gentilomo Artistic-photography-by-Evelyn-Bencicova-600x420Sentirsi Io, con tutta la meravigliosa incongruità di non essere affatto tenuti a intendere per io un’identità fissa e fissata una volta per tutte. Crescere con se stessi senza accontentarsi di sopravvivere nei luoghi comuni del gay sbandierato o di quello velato, comporta una buona dose di volontà, che non è altro che cinismo. Essere omosessuali non è una scelta né un optional, come un eterosessuale che la fa una volta per tutte senza doversene mai giustificare pubblicamente e quindi neanche con se stesso. Significa una continua rimessa in discussione con se stessi, fisica, psicologica, esistenziale, sociale… Questo è un privilegio. L’armonia fra se stessi e il sé circostante passa attraverso una buona dose di auto violenza, di disciplina all’essere sé sapendo di non essere e di non volere essere nessun altro. L’uomo è uno, arrogatevi il diritto di essere semplici in voi stessi senza dovervi imporre.

Via ai pensieri minori.

Non esiste l’omosessualità, l’eterosessualità, la bisessualità: esiste la sessualità. Aderire ad un’ etichetta e farsene un problema, un orgoglio, una depressione, un carro mascherato. La sessualità non contiene deviazioni. Non esistono varie nature, esistete Voi, fatevene una ragione.

gentilomo 75e866844e438137c76347fbcc9c6dfcSempre a proposito di etichette, l’orribile parola gay, bilanciata insensatezza nell’opposizione a straight, normale, il cui opposto è anormale. Meno discriminazione a cominciare dal linguaggio, meno perbenismo, più anarchia. Siate e trovatevi nel caos. Costruitevi. Solo la parità è fonte di imprevedibilità, di sorprese, di vita fresca.

La dichiarazione dell’omosesualità, il dovere, non deve essere un aspetto cardinale. Non nel momento in cui non da fastidio in sé e nella sua pratica. Turba l’aperta dichiarazione che fa tremare la sola e unica normalità etero acquisita. Il piacere unico e fondamentale deve quindi essere il mettere in crisi, dire che sono finocchi come te, ma con la differenza che tu non lo sei, perché non sei una proiezione di una finocchiaggine che esiste solo per chi, proiettandola, parte da se stesso.

gentilomo 9-Ecce-Homo-Photographic-Series-by-Evelyn-Bencicova-yatzerL’unica fantasia di una madre è diventare nonna. Potete soddisfarla, ma non illudetela mai che lo farete in prima persona. Da lì non è mai nato nessuno.

Regola dell’opposizione e contrasto. In un mondo di eterosessuali che si vestono con borchie, orecchini e banane, reagite rientrando nei ranghi, che è il solo modo per uscirne di nuovo. Come potete ritenere di essere sfarzosamente e eccessivamente alla moda, originali, se l’originale stesso, è diventato originario alla massa? E poi, non lamentatevi dopo esservi curati le sopracciglia e addobbati. Se decidete di essere amati per la carrozzeria e gli optional, non mettete successivamente in primo piano il motore. Girerebbe a vuoto.

Parlando d’amore. Non siate viscidamente infantili. Non offrite amore a chi non ve lo ha chiesto. Se mi limito a darti il cazzo, non ricambiare con un bacio. Sii congeniale. Chi va in cerca di sesso, molti soprattutto in questo mondo, pretende di non trovare altro o di non trovare niente. La scelta è quindi vostra, non inchinatevi o porgete il culo.

Evelyn-BencicovaUn uccello è garantito a tutti, bello o brutto che sia, ma un paio di coglioni è qualcosa di raro, anche perché spesso non sono altro che il recesso di intestini fuoriusciti. A voi la scelta, a voi l’accontentarvi e l’impostazione della rarità.

Come mi devo comportare sul luogo di lavoro? Astrarsi dalla propria sessualità, che non significa rinnegarla, ma rappresentarla in modo che tutti siano costretti a non tenerne conto. Siate professionalmente indispensabili e socialmente temibili. Non fatevi sfruttare tutta la vita senza neanche essere voi stessi.

Ora, l’unico modo per scardinare la gabbietta imposta dall’egoismo e del conformismo, l’unico modo per amare sé e l’altro e per sé e in due sia proprio quello di dare asilo, nell’amore intimo, all’amore come amore civile, cioè all’amore privato che si riverberi fuori dallo spazio angusto della coppia; fare qualcosa per smuovere l’indifferenza civile sulla tematica della libertà è il solo modo per amarsi intensamente faccia a faccia, e tanto da infrangere lo stereotipo che non ci permette di sapere che anche nei nostri amori che crediamo più nostri, altro non siamo che il riflesso condizionato di un ombra cinese tutta digitata da mani non nostre.

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4 thoughts on “Manuale del perfetto Gentilomo – Riflessioni

  1. Che belli i libri che non si sono mai letti abbastanza. Una domanda: chi è l’autore delle foto a corredo del commento? Un saluto.

    1. L’autore è Evelyn Bencicova, impressionante anche lei, trovi tra i link
      utili il reindirizzamento al suo sito personale per scoprire molte altre
      sue opere. Grazie mille per la lettura e se hai altri libri eterni e
      mutevoli da consigliarmi sono in ascolto. E’ davvero formante imbattersi
      in libri di tale spessore e variazione. Un saluto a te.

      1. Grazie per la risposta. Per i libri: oltre che degli altri di Busi, quale più quale meno hanno tutti spessore e variazione, io sono un estimatore di quelli di Vollmann, tradotti in italiano solo in parte, e di Antonio Moresco – ma non tutti, e non l’ultimo comunque; ma siccome l’argomento rende subito prolissi, ti dico un titolo fuori dai radar: “L’infanzia delle cose” di Alessio Arena. Un altro saluto!

        1. Io non so come ringraziarti. Quando qualcuno ti consiglia un libro, devi trovarlo e farlo tuo. Non importa se ti piacerà o se lo odierai. La persona che te lo consiglia, nello stesso momento in cui te lo propone, ti sta consegnando un suo frammento, spassionatamente e con il cuore. A te non rimane altro che ascoltarlo e, forse, dire grazie. Davvero. Un saluto e a risentirci presto, lo proporrò in questo mio spazio. Un saluto un po’ più caldo e vero dell’altro di cortesia.

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