
Cosa mi sarà mai saltato in mente di andare a vedere Irrational Man?! È una domanda a cui non sono ancora capace di rispondere dopo due giorni. Avevo pensato: “Beh… è di Woody Allen“…
Ma è di Woody Allen COOOOOSAAAAA?!?!?! Mai, dico MAI, scegliere di andare al cinema solo in base alla “grandezza” del regista e/o al cast. E comunque vietato crearsi aspettative. Che sia un consiglio per il nuovo anno (almeno cinematografico) che sta arrivando. Il fatto che Irrational Man sia stato scritto e diretto da Woody Allen non deve far differenza. Non importa se lavora da un secolo e se ha sfornato più di quaranta film, alcuni dei quali rimasti nella storia. Questo film è brutto! Non ho fatto altro che rigirarmi sulla poltrona come un diavoletto della Tasmania in agonia per tutto il tempo. Ho anche rielaborato il titolo e l’ho trasformato in Irrational Movie. Tutti diventano (o sono già) irrazionali.
Joaquin Phoenix interpreta un professore di filosofia in crisi esistenziale che arriva in un nuovo college. Non si capisce come, la sua fama lo precede. Che poi quale fama?! Insomma tutti lo aspettano con ansia, gli stendono i tappeti rossi e gli strisciano/strusciano intorno come se fosse arrivato Albus Silente 2.0. Errore! Abe Lucas non è affatto un guru e di questo trattamento se ne sbatte altamente perché pensa solo a quanto stia vivendo una vita schifosa mentre cerca un’idea che lo faccia sentire vivo e appagato. A conti fatti ho visto solo un attore sempre uguale buttato in scena con lo sguardo perso nel vuoto, bicchiere/fiaschetta perennemente alla bocca e panza protesa verso l’infinito e oltre.
Il personaggio femminile suo alter ego è la prof. altrettanto alcolizzata (e drogata) che vede Abe come suo salvatore. Lei è staaaaaaaaaanca della vita serena e tranquilla con il suo compagno ed è disposta a lasciare tuuuuuuutto per lui purché la porti in Spagna. Ma levati e attaccati alla bottiglia, che questo è più pazzo di te!
L’unico pensiero su di lei che sono riuscito ad elaborare è stato: “Ma come si è ridotta Elizabeth Banks, che l’ho vista a Venezia ed era così gnocca da indurmi a saltare le barricate?!”. Ah, ma non è lei! È Parker Posey! Cioè, ditemi se non sembrano separate alla nascita!
Altro personaggio femminile di questo threesome sui generis è interpretato da Emma Stone, nuova icona gay nascente, mi riferiscono dalla redazione gli esperti di categoria. Uhm uhm… ed ecco a voi Jill, il personaggio più insulso di tutti i personaggi insulsi che le abbiano mai fatto interpretare fin’ora.
Una studentessa di famiglia agiata, con vita ben impostata (va pure a lezione di pianoforte come le vere educande), ha un ragazzo perfetto che sembra quasi un rampollo di nobile casata e un futuro ricco e prospero. Invece no, lei vuole andare a letto con il suo professore perché lei (soltanto lei) può aiutarlo ad uscire dal suo nichilismo cosmico. Brava, finché poi la follia e le idee per “sentirsi vivo” del caro Abe gliela faranno passare ben bene la sindrome della crocerossina…
Ecco, questo è ciò che avviene nell’ora e trentasette minuti di Irrational Man. Il tutto restando avvolti in un clima ovattato, dove ogni personaggio ha una villetta in cui vivere la sua esistenza da ricco intellettuale per fare pranzi, cene e alcool party. Colori caldi rosa/arancione, come in una perenne alba o in un perenne tramonto (scegliete voi), tanto da non capire se il film è ambientato in epoca moderna, negli anni ’60 o in un surreale futuro post-apocalittico dove tutti sono emigrati su un pianeta in cui non arriva mai la notte e la regola n° 1 è bere. Nei tre quarti delle scene c’è qualcuno che beve (super) alcolici. Finto, estenuante, confusionario, non coinvolge.
Antipatica poi la doppia voce narrante. Voglio dire… è un’intervista de Le Iene? Siamo a Modern Family, che devi raccontare vari punti di vista? I protagonisti stanno scrivendo un libro e si vuole rendere partecipe il pubblico? No? E allora anche meno. Per non parlare del loop della musichetta di 5 secondi che parte SEMPRE UGUALE PER OGNI NUOVA SCENA. Togliete l’audio!
Per fortuna, una risata me la sono fatta. Allo scoccare della mezzanotte, per L’ULTIMA scena, unico momento di soddisfazione. Stop. La punizione per la mia assenza della scorsa settimana l’ho scontata (ma perché, ultimamente, sto beccando film così orrendi?!).
In attesa che il vecchio Woody vada in pensione perché, caro mio, grazie di tutto, ma è l’oretta… Irrational Man è consigliabile in home video giusto per farsi due risate (ma proprio due) per capire il senso di cotanto caos. Il resto è polemica.
Chi tra voi #CinemaCovers l’ha visto? Fatemi sapere che ne pensate. Alla prossima!
dan@ilpuntoh.com