
Cari amici ed amiche, la rubrica i Hazzi vostri ha del potenziale immenso, nel nome prima che in ogni altra cosa. Perché i hazzi degli altri, piace farceli un po’ a tutti noi, se poi si tratta di personaggi tv, allora meglio ancora! Dopo una prima parte durante la quale vi invito cortesemente a non dormire, ed in caso, a non russare, ci tufferemo nel trash come sappiamo sempre fare con classe innata.
Dall’avvento della tv commerciale, il ruolo di presentatori e presentatrici, starlette, soubrette, assistenti e quant’altro ha subito un vero è proprio terremoto, che ha portato alla rapida comparsa di numerosi personaggi televisivi, e ahimè molto spesso, alla loro scomparsa. I personaggi storici come Pippo Baudo, Corrado Mantoni e Mike Bongiorno sono stati prima affiancati e poi lentamente rimpiazzati nel ruolo di leader anchorman e se in qualche caso ci verrebbe da gioire per la trovata varietà, in altri casi ci converrebbe soltanto metterci le mani in testa e gridare in strada come degli ossessi.
La tv commerciale ha portato alla nascita di numerosi telequiz, fiction, reality e talent show che hanno sfornato altrettante star, la maggior parte delle quali ringraziamo nostro Signore dei cieli sconfinati per avercele tolte di mezzo.
La tv italiana infatti ama sempre proporre e riproporre reperti storici e fossili della tv, e no, non parliamo delle puntate di Super Quark dei buoni Angela. Stavo proprio facendo zapping durante le feste natalizie quando ho visto una combo che mi ha steso e mandato diretto in ortopedia senza passare dal via: Giorgio Mastrota + Wilma de Angelis.
Il problema quando la tv ti propina queste combo assassine è il treno di pensieri che mi ha travolto subito dopo: e Natalia Estrada? Dov’è finita la splendida Natalia regina de La sai l’ultima? E la De Angelis non faceva libri di cucina che mia nonna leggeva circa 25 anni fa? Ma soprattutto Natalia, non dimenticherò quando a Studio Aperto hanno dato un preciso resoconto sul furto che i ladri avevano commesso a casa tua. Tuttora scosso per questo brain storming mi sono così messo a girare ancora un po’ i canali e chi rivedo sulla Rai? Stefania Orlando. Ammetto di esser stato a conoscenza del suo ritorno in tv, ma non mi era ancora capitato di rivederla all’opera. Ammetto anche di averla sempre apprezzata, da “Il lotto alle Otto” in poi soprattutto, anche perché prima del ’98 dubito di esser stato in grado di intendere e volere. La ricordiamo anche in “I fatti Vostri”, ma ripeto, per me Stefania sarà per sempre “Il Lotto alle Otto” con la celebre frase “Ci colleghiamo ora con la sede dei Monopoli di Stato a Roma”. Solo a pronunciarla ho ancora un brivido lungo la schiena. Si è poi reinventata cantante e cantautrice, a mio avviso molto sottovalutata, ed il brano a me personalmente più noto “A Troia” che ad un frettoloso ascolto può sembrare ambiguo, è in realtà molto più profondo di quanto non sembri, nel suo denunciare un sistema televisivo e nazione abbastanza frivolo e poco attento ai contenuti delle persone.
Rivederla in tv è quindi stata una gioia; ecco, lei come il salmone ha nuotato contro la corrente del fiume tv che tende a portare via tutti dopo averli spremuti per consumare subito qualcun altro, ed ha evitato con sapiente arguzia l’orso Grizzly che nei documentari finisce sempre per squartare il salmone.
Ecco, diciamo che mica tutti nuotano controcorrente con questa non chalance. Negli ultimi anni abbiamo assistito a tonfi di culo abissali, dai personaggi tv caduti in disgrazia per questioni morali, ai problemi con la giustizia e lo spaccio fino allo sfacelo di carriere che sembravano essere pronte solo per fare il salto di qualità.
Ecco, è inevitabile non cascare sulle meteore che più mi provocano dolore fisico. Le Lollipop: una carriera spianata con tanto di ospitate in tutti i principali programmi tv, una partecipazione a Sanremo, la prima girl band italiana, testi in inglese che all’epoca erano esclusiva assoluta di Alexia ed Elisa, musiche orecchiabili e tanta tanta popolarità. Non sapremo mai se la loro fine sia stata decretata da incapacità di gestirle a livello manageriale, se la partenza di Dominique abbia minato le loro certezze o se semplicemente anche a loro fosse passata la voglia. Fatto sta che ce le siamo giocate come mia nonna a poker quando non ha nulla in mano e grida “ONLINEEEEE” invece di all-in. Certo, non è che un gruppo con una foto copertina come da foto qui sopra, o in cui Dominique si definisce “l’artista del gruppo” e poi se ne va abbia tanta strada davanti. La riesumazione del 2013 con “Ciao” comunque sembrava aver dato loro una seconda chance, ma oggettivamente incinghiate in quei vestiti, avevo stimato una sopravvivenza del gruppo pari a quella che do ad un gatto che corre contromano in tangenziale. (vedere per credere lo screen del video qui sotto con Roberta oppressa come una sardina, Marcellina quattordicenne che spalanca la bocca e qui CI FERMIAMO TUTTI SUBITO nel non dire ulteriori commenti, Veronica in posa per un noto marchio locale di lingerie cinese, e Marta che si accinge a sbevazzarsi il bottiglione che tiene in mano. Infatti pochi mesi dopo, la ritroveremo incinta)
Se “Down down down” aveva previsto la direzione che avrebbero preso le carriere delle 4 cantanti, “Batte Forte” le colloca “dopo un anno che siamo qua” sotto un faro, piene di “voglia di te, ora che ti ho dentro“, camminando in punta di piedi sul sottilissimo filo che divide il testo di un film porno da una canzone pop. Prima di chiudere questa gigantesca parentesi che meritavano, le ricordiamo in questo tristissimo video trash che io definirei da denuncia penale, che vogliamo tutti noi ricordare come il loro canto del cigno. Scenografia da 30 euro, con tanto di tv con tubo catodico mimetizzate alla cazzo di cane tra una simil giungla e loro in abiti che in un paese civile sarebbero vietati almeno dal 1992. (notare l’assolo di Veronica “parappappa parappappappappa” e l’artista Dominique, che in questo video indossa gli abiti di un’artista, sì, ma di strada).
Ciao Lollipop, riposate in pace nei nostri cuori affranti.
Tra i desaparecidos della tv italiana segnaliamo gioco forza anche la madre di tutti i nei Maria Teresa Ruta (titolo che ha conteso a Cindy Crawford tra il 2001 ed il 2006), Rita dalla Chiesa (che da quando se n’è andata da Mediaset manca a tutti noi che la identificavamo in Forum come identifichiamo la busta paga nella divinità a cui dover fede e rispetto), la sublime Luisa Corna che dopo la partecipazione a Sanremo con Fausto Leali si è data alla macchia ed infine il buon Davide Mengacci che abbiamo incontrato casualmente ad Asiago ed ha tentato di portarci via il posto in fila dal Paninaro con la scusa del “è per la tv”.L’americana Wendy Windam che oggi vive negli Stati Uniti, è ancora una ferita aperta nei nostri cuori, Gerry Calà e Umberto Smaila ormai hanno effettuato la loro migrazione in Costa Smeralda dove svernano ed abitano oramai in pianta stabile. Valeria Rossi è una meteora che orbita attorno al pianeta Nettuno e Alessia Merz, beh Alessia è un qualcosa che non so se supererò mai. La Chiappini dopo l’isola dei famosi, temo non si sia ripresa dai mosquitos. E ora che ci penso, Alessia Merz, anche tu ne eri stata vittima. I mosquitos mietono più vittime della crisi economica! E in tema isola: Antonio Zequila, la sua rapidissima ascesa in termini di popolarità è stata solo pari alla velocità con cui ce ne siamo totalmente scordati.
A fianco a queste stelle oramai sulla via dello spegnimento meteorico, troviamo veri e propri inossidabili che da decenni popolano le tv e le case degli italiani: da Gerry Scotti a Mara Venier, da Maria de Filippi (sempre sia lodata) a Simona Ventura che amiamo ricordare così:
Il treno dei sempreverdi trasporta anche Antonellina nazionale Clerici, Iva Zanicchi che amo ricordare per la sua frase a “La Fattoria” “L’odore del letame purifica i polmoni“, la dinastia dei Celentano, quella delle Parodi, Cesarona Buonamici Nazionale, le sorelle Goggi, Magalli (che ha conosciuto picchi di popolarità mai raggiunti rischiando di diventare Presidente della Repubblica e no, non è uno scherzo), Raffaella Carrà e il buon Modugno che ora canta in cinese per portare a casa la pagnotta.
Insomma chi più ne ha più ne metta, dovremo per forza farci ancora un po’ di Hazzi Vostri per analizzare la questione “meteore internazionali”, perché lì la carne al fuoco è davvero tanta!
Se volete segnalarcene qualcuna, non esitate a commentare o scrivete direttamente a me a mattyvic@ilpuntoh.com
A presto, e mi raccomando, chi si fa i Hazzi Vostri, campa cent’anni!