
#CinemaCove Special
Sono passati pochi giorni, ma il mondo del Cinema e del Teatro è rimasto sconvolto dalla prematura scomparsa del meraviglioso interprete Alan Rickman. Se n’è andato come ha vissuto: con classe. Non hai mai avuto bisogno di starnazzare un qualsivoglia status su rotocalchi e televisioni. Solo immensa professionalità, umiltà e, cosa che non tutti sapevano, filantropia. Periodo nerissimo quindi, anche a causa della scomparsa di Angus Scrimm, David Bowie e Franco Citti, altri nomi certamente da non dimenticare.
Per Alan Rickman, una carriera all’insegna di personaggi ricchi di pathos, ironia e molto spesso taglienti che lo hanno reso un volto subito riconoscibile da molte generazioni di fan. In tv, durante il trailer per la promozione di Harry Potter e la pietra filosofale e di Harry Potter e la camera dei segreti, primi due film della saga magica che verranno riproposti in suo onore martedì 19 e mercoledì 20 gennaio, lo ricordano come “il professore di Pozioni più famoso del cinema“. E tutti, potterhead e non, sono ovviamente d’accordo. “Hogwarts non esiste senza di te” sarebbe per Hagrid ma, con il senno di poi, sappiamo che non sarebbe esistita nemmeno senza Severus Piton.
A onor del vero, il ruolo di Severus lo ha “solo” consacrato al 100%, all’inizio degli anni 2000, in un mondo di cui Alan faceva parte già dagli anni ’70, anno del suo debutto come attore di teatro, suo primo amore, dopo il diploma alla Royal Academy of Dramatic Art. Da quel momento non si è più fermato, spaziando a 360 gradi con la sua versatile eleganza recitativa.
Sono diventati dei veri e propri cult il suo Hans Gruber (in Die Hard), lo Sceriffo di Nottingham (in Robin Hood – principe dei ladri, che gli valse il premio BAFTA 1992), il Colonnello Brandon (in Ragione e Sentimento), Alexander Dane/Dr. Lazarus (in Galaxy Quest) e l’angelo Metatron (in Dogma).
E questa è la punta dell’iceberg! Ci sono anche i ruoli nei cast di Truly Madly Deeply, Michael Collins, Love Actually, Profumo – storia di un assassino, Sweeney Todd…!!! AAAAAAAARGH!! URLO!! Vi consiglio insomma di ricercare tutta la sua filmografia e di colmare le eventuali mancanze, in modo speciale con i suoi film da regista, occasioni in cui ha diretto le sue care amiche Emma Thompson e Kate Winslet rispettivamente ne L’ospite d’inverno e nel recentissimo Le regole del caos (di cui potete anche trovare la mia recensione scorrendo su #CinemaCove).
Dunque Alan Rickman è e sarà sempre Severus Piton, ma è e sarà sempre anche molto molto di più. Traduzione: Alan Rickman è e sarà sempre immenso! Ed è pure apparso in una puntata de I Simpson (guardate la coincidenza) insieme al personaggio di David Bowie!
Alla notizia della sua scomparsa, il web si è scatenato con pensieri di profondo cordoglio (sono stati fatti anche dei flash mob con le bacchette potteriane illuminate in alcune piazze in giro per il mondo) e non sono mancati messaggi dai colleghi/amici che hanno avuto il piacere e l’onore di conoscerlo e/o di lavorare con lui. Io ho appreso la notizia dai tweet di Gael Garcia Bernal (noto al pubblico per La mala educación) e Amy Brenneman (vi ricordate il telefilm Giudice Amy?).
Moltissimi, a partire dai giovani attori protagonisti dei film di Harry Potter, la stessa ha J.K. Rowling e Ian McKellen, hanno lasciato i loro messaggi in TL… fino ad arrivare proprio a Emma Thompson e Kate Winslet.
Fred Weasley/James Phelps: “Scioccato e triste di sapere della scomparsa di Alan Rickman. Uno degli attori più simpatici che abbia mai incontrato. Pensieri e preghiere per la sua famiglia in questo momento”.
L’interprete di Padma Patil conferma: “Il mondo ha perso uno dei suoi più grandi e gentili attori. #icona” e continua più tardi: “Grandi abbracci, famiglia Potter“
L’altro gemello, George Wasley: “Terribilmente triste per la scomparsa di Alan Rickman. Una persona divertente e affascinante che mise un giovane attore a suo agio quando era sul set di Harry Potter“.
Anche la cara Zia Jo non ha potuto esimersi dal dirsi sconvolta per la notizia: “Non ci sono parole per esprimere quanto io sia scioccata e devastata a sentire della morte di Alan Rickman. Era un magnifico attore e un uomo meraviglioso“
Hermione Granger… ovvero Emma Watson, dopo aver pubblicato su Facebook il suo dolore e averlo ripostato su Twitter: “Sono molto triste nell’apprendere di Alan, oggi. Mi sento così fortunata ad aver lavorato e aver passato del tempo con un uomo e un attore così speciale. Mi mancheranno davvero le nostre conversazioni. RIP Alan. Ti vogliamo bene“
ci segnala il post che Daniel Radcliffe ha lasciato sul suo profilo Google +
Sappiamo che il nostro Harry ha avuto un legame speciale con Severus, di conseguenza comprendiamo bene che il giovane Dan e il grande Alan abbiano poi mantenuto un saldo rapporto anche nella vita reale.
Ha scritto Daniel: “Alan Rickman è senza dubbio uno dei più grandi attori con cui potrò mai lavorare. Lui era una delle persone più leali e più solidali che abbia mai incontrato nel mondo del cinema. Era sempre pronto ad incoraggiarmi sia sul set che negli anni post-Potter. Sono abbastanza sicuro che sia venuto e abbia visto tutto quello che ho fatto sul palco a Londra e a New York. Non era obbligato a farlo. So che altre persone sono state sue amiche per molto molto più tempo di me e tutti dicono ‘se tu chiami Alan, non importa in quale parte del mondo si trovi e quanto occupato sia con quello che sta facendo lui ti raggiungeva nel giro di un giorno’. Le persone creano percezioni degli attori in base alle parti che hanno interpretato, per questo potrebbe sorprendere che al contrario di alcuni personaggi severi (o addirittura spaventosi) che ha interpretato, Alan era estremamente gentile, autoironico e divertente. E alcune cose diventavano ancora più divertenti quando le diceva con il suo inconfondibile tono da contrabbasso. Come attore è stato uno tra i primi adulti di Harry Potter a trattarmi come un suo pari e non come un bambino. Lavorare con lui in un’età così formativa è stato incredibilmente importante e porterò con me le sue lezioni per il resto della mia vita e della mia carriera. I set cinematografici e i palcoscenici dei teatri saranno tutti più poveri per la perdita di questo grande attore e uomo”.
Ma c’era anche la piccola Luna “Lunatica” Lovegood in TL Twitter: “Non sono pronta per un mondo senza Alan Ric. Un’anima bellissima. Era così gentile e generoso nei momenti in cui non ‘pitoneggiava’“
Ginny Weasley/Bonnie Wright: “Alan. L’energia si smuoveva ogni volta che percorreva il set. Eri un’ispirazione per tutti noi. RIP“
L’ex goffo Neville Paciock, Matthew Lewis, ha postato su Instagram: “Ero ai Leavesden Studios oggi quando ho appreso la notizia. Appena ho camminato attraverso la mensa ho pensato ad Alan in fila per il suo pranzo con noi comuni mortali. Ho ripensato alla roulotte in cui mi offrì uno dei più grandi consigli che abbia mai ricevuto riguardo a questo folle mestiere che condividevamo. Tornare in quei corridoi mi ha fatto ricordare un sacco di cose e le custodirò come un tesoro per tutta la mia vita. Ha ispirato la mia carriera più di quanto avesse mai saputo e mi mancherà“.
E che dire del mitico Gandalf/Magneto/Mr. Holmes che ha speso parole di profondissima stima?
Postando una foto della serata dei Golden Globe 1997, da cui entrambi uscirono vincitori per la serie tv Rasputin – il demone nero
scrive così: “Sono tantissime le cose incomparabili da ricordare su Alan Rickman. La sua carriera è stata di altissimo livello, sia a teatro che al cinema che come regista. Il suo ultimo lascito, il film Le regole del caos, con la sua incancellabile interpretazione di Luigi XIV, dovrebbero ora raggiungere il pubblico più vasto che meritano. Oltre a una carriera di cui il mondo deve essergli grato, era costantemente attivo nell’aiutare gli altri. Che fosse diretto ad istituzioni come la RADA (Royal Academy of Dramatic Arts, ndr) o a singoli individui e sicuramente a me, il suo consiglio era sempre esatto. La filantropia liberale era al centro della sua vita. Lui e Rima Horton (50 anni insieme) erano sempre in cima alla lista dei miei ospiti ideali per cena. Alan di volta in volta era spassoso e indignato e pettegolo e generoso. E tutto questo sottovoce, con quella sua voce così complessa e caratteristica, come quelle di Edith Evans, John Gielgud, Paul Scofield, Alec Guinness, Alastair Simo Bowie, un gruppo senza pari. Quando lui fece Rasputin, io ero lo zar Nicola. Prima che io arrivassi a San Pietroburgo, le riprese erano già iniziate. Nel momento stesso in cui entrai nella mia stanza d’albergo, squillò il telefono. Era Alan che mi dava il benvenuto, sperava che il volo fosse stato sopportabile e mi chiedeva se volevo raggiungere in mezzora lui, Greta Scacchi e altri al ristorante. Alan, il protagonista che si preoccupava. Durante le riprese di quel film, scoprì che la troupe russa mangiava perfino peggio di noi. Per questo protestò, e con successo. Nel mio primo giorno di riprese, non gli piacque il tono paternalistico e prepotente che il regista usava con me. Alan, vedendomi mortificato, fece un tranquillo e preciso riassunto della mia carriera e chiese con veemenza che il regista si impegnasse di più. Oltre alla sua luminosa indifferenza e alla sua noncurante eleganza, dietro quel volto triste, bellissimo anche quando era scomposto dall’ilarità, c’era uno spirito super attivo, sempre in cerca di qualcosa e in grado di raggiungerlo, un supereroe, dimesso ma tremendamente efficiente. Mi sarebbe piaciuto tantissimo che avesse interpretato King Lear e qualche altro ruolo classico, ma questo vuol dire essere avidi. Lascia una miriade di fan e di amici, grati e in lutto“.
Una distrutta Emma Thompson ha dichiarato in una lettera: “Alan era un mio amico e non è facile parlarne dopo avergli dato l’ultimo bacio d’addio. Quello che mi ricordo meglio in questo momento di grande dolore è il suo umorismo, la sua intelligenza, saggezza e gentilezza. La sua capacità di fulminarti con uno sguardo o risollevarti il morale anche solo con una parola. La sua intransigenza lo ha reso il grande artista che era – il suo spirito inafferrabile e cinico, il suo volerci vedere sempre chiaro nelle cose, compresa me. Non mi ha mai risparmiato nulla. Ho imparato molto da lui. Tra tutti gli attori e registi, lui era il migliore. Non vedevo l’ora, ogni volta, di vedere in che modo avrebbe usato la sua faccia nel suo prossimo film. Mi considero estremamente privilegiata per aver recitato molte volte con lui ed essere stata diretta da lui. Era l’amico fidato, sempre. Nella vita, nell’arte, nella politica. Mi fidavo di lui sopra ogni cosa. Era un essere umano più unico che raro e non vedremo mai più nessun altro come lui“.
E Kate Winslet lo osanna definitivamente: “Tutti lo amavano. Era un uomo eccezionalmente empatico, un attore assolutamente brillante e un grande regista. Quando avevo 19 anni, ricordo che mi metteva un po’ di timore lavorare insieme a lui, perché la sua presenza era potente e dominante. E quella voce! Che voce… Ma in realtà era gentilissimo, il migliore. Aveva la pazienza di un santo. Era come un orso dal cuore tenero che avrebbe fatto di tutto per vederci felici“.
Caro Alan Sidney Patrick Rickman, grazie per il suo esempio. Attendo di scoprire anche l’ultimissima magia, in Alice attraverso lo specchio (il 25 maggio in Italia).
E ora… vado a pagina 394!
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