
Mentre scrivo queste righe, nel nostro paese si consuma lo scontro tra due modi di vedere la vita, si consuma il confronto tra concezioni di civiltà ed umanità. Il processo di secolarizzazione non ha coinvolto il nostro paese nel modo in cui ha coinvolto gli altri paesi occidentali. C’è uno strano fenomeno che ci vede legati più alle nazioni dell’Est Europeo o del mondo arabo che non ai moderni paesi Europei ed Americani. Forse sarò controcorrente ma non voglio nemmeno attribuirlo ad ingerenze della religione nella società. Ognuno di noi matura un pensiero libero in una società libera e dovrebbe essere in grado di formulare un parere ed un’opinione che vada al di là delle istruzioni di chicchessia impartite dall’interno di un palazzo o di una Chiesa. Se vi sparano addosso odio, rispondete amore. Non passate per il serpente che sferra l’ultimo morso prima di morire, insultando chi vi vuole tarpare le ali. Non siate come loro. Passate piuttosto per coloro che tirano il carro del cambiamento, sudando e faticando, facendovi male. Ho sempre nella mente l’ideale di Rosa Parks, la signora (non servirà nemmeno dire che era di colore) che negli Stati Uniti si rifiutò di cedere il posto sull’autobus al bianco che glielo chiedeva. Rosa Parks ha aperto una frattura che ha portato ad avere un presidente di colore negli Stati Uniti. Non lo ha fatto insultando, sparando o offendendo, lo ha fatto mostrando al mondo chi lei fosse. Un essere umano. Con una dignità. Oggi in America (al di là dei fatti che accadono e vedono coinvolta la polizia), se nasci nero puoi diventare attore, regista, presidente di una società, presidente del paese più potente del mondo. In Italia purtroppo no, se sei nero, se sei donna, se sei omosessuale non sempre potrai essere libero o realizzarti fino in fondo. E allora svegliati Italia, che sia questa giornata arcobaleno la prima di tante altre in cui lotteremo tutti per la libertà di tutti. Oggi è una giornata in cui tutti dovremmo lottare per i diritti di una minoranza, in cui dovremmo smetterla di credere che dobbiamo sentirci in prima linea soltanto quando la cosa riguarda noi. Questa non è una battaglia dell’omosessualità, è una battaglia di civiltà e libertà, e spero ne seguiranno tante tante altre in cui tante altre categorie potranno brindare alla libertà ed all’uguaglianza.
Che oggi si faccia la storia di questo paese!
Per quella meravigliosa tradizione a cui Maria De Filippi ci ha abituati, le puntate si aprono con l’auto-promozione della famiglia di Amici, dopo i The Kolors ed Emma Marrone, stavolta tocca ad Alessandra Amoroso. Ammetto di non esser mai andato pazzo per lei, ho sempre l’impressione che quando hai ascoltato una sua canzone, tu le abbia ascoltate tutte, nonostante questo so tutti i suoi testi, so dove sono i colori e grido come lei. Mi lascia un po’ perplesso però che nella copertina del suo disco l’Amoroso sembrasse diventata bellissima, mentre ora in studio… beh… abbia optato per il solito taglio di capelli a fragola gonfia, contro cui mi batto dal 2012.
La sfida vinta da La Rua contro Joshua apre le danze e consente alla band di disputare la puntata del sabato, mentre il povero Joshua, perdente, canterà nel duemila e mai e soprattutto non è riuscito a far valere la regola secondo cui le persone con i capelli puliti dovrebbero eliminare in automatico quelle che li hanno sporchi. Come sempre Amici è un turbinio di emozioni, così mentre noi discutiamo del sebo sul crine del cantante de La Rua, Maria mette in sfida la Amoroso contro Zerbi in un ballo latino americano in cui la Amoroso dà il meglio di sé scatenando il meraviglioso ultrasuono del pubblico mentre Rudy… beh di Rudy abbiamo una foto qui sotto.
Dopo un breve siparietto con la consueta polemica tra Garrison ed Andreas, tocca alla sfida tra Elodie e Chiara. Io non voglio peccare di presunzione, ma Chiara non la tollero più, voce molla, lenta, lagnosa, inascoltabile. Certo manco Elodie brilla… ma almeno lei l’abbiamo vista nel video di Mika e Fedez. L’avete notata? E’ quella coi capelli rosa che corre via con la bimba sulla sedia a rotelle. E poi giustamente ad un momento dalla fine del mondo fuma in faccia alla figlia malata di cancro, che ha portato via dall’ospedale per portarla a vedere la fine del mondo. Sì insomma, non fa una piega come ragionamento.
Piccola polemica nella pausa pubblicitaria. Bianca Balti che fa da testimonial ad una marca di abbigliamento curvy. Ora mi sa che stiamo perdendo tutti un po’ la tramontana, perché se Bianca Balti è curvy, io sono Melanie Griffith. Curvy vuol dire dalle forme arrotondate ed abbondanti, che non è obesità, ma non è Bianca Balti. Altrimenti rischiamo seriamente di far passare la moda normale un qualcosa adatto soltanto a cadaveri che camminano e di sottovalutare l’altrettanto grave problema relativo all’obesità nella società moderna. Senza contare che odio le divisioni in classi, quindi siate sempre felici come siete, magri e magre, grassi e grasse, sempre con un occhio alla vostra salute. E quando vi diranno che siete dei cicciabomba, voi rispondete così, perché negare l’evidenza è uno stile di vita:
Con la squadra di Andreas sconfitta, Elodie se ne va in sfida diretta con Iolanda. Iolanda che ha avuto soltanto l’immensa sfiga di capitare contro la cantante di rosa tinta, altrimenti avrebbe mandato a casa seduta stante qualunque altra concorrente. Chiara in primis, ovviamente. Invece il presidente della Sony questa volta è seriamente in difficoltà, e chiede due ulteriori incisi prima di prendere la decisione. Un po’ come da copione comunque Elodie vince, e questa volta devo dirlo… non proprio meritatamente. Nella sfida successiva Andreas se la vede con l’esterno Patrizio, bravo bravo ma di fronte ad Andreas… con l’onestà intellettuale però che devo dimostrare per forza, l’esterno è nettamente più bravo, quindi Andreas prova a tirare fuori dal cilindro il pezzo della vita schierando Breath on me di nostra signora del pop Britney Spears. E voglio credere che sia stato proprio il pezzo a salvarlo. E a conferma di quel che vi dico, appena proclamato il vincitore, Maria conferma che in seguito a “chiacchiere avvenute dietro le quinte” anche Patrizio viene ammesso nella scuola. E allora dico io: a che serve la sfida Maria? Io sono solo un tuo umile suddito, ma cavolo, allora tanto vale non farla se poi decidete voi di cacciare o fare entrare chi volete.
Mi spiace Maria, ma tre punti di demerito a te e ad Amici! E no Maria, stavolta non te la caverai gridandoci basta in loop! Noi protestiamo, vostro onore!!
Ragazzi, in alto i nostri cuori, la messa è finita, andiamo in pace
A prestissimo!!
Mattyvic 🙂