Freekend – le notizie della settimana

E per un’altra domenica che arriva, un’altra settimana si appresta a prendere un volo di sola andata, lasciando come souvenirs un po’ di amaro in bocca che manco le peggiori sbronze, qualche smorfia di disapprovazione e infine molti sorrisi, ma cerchiamo di dare corpo a questo impasto.

La settenaria si apre con il famosissimo e temutissimo Blue Monday, ovvero il giorno più depresso dell’anno: chi ascoltava Adele, chi stalkava ex random, chi andava semplicemente al lavoro con la stessa gioia di un bambino particolarmente generoso di adipe sopra un tapis roulant, insomma già era lunedì, ci aggiungiamo pure un blue accanto e l’effetto è su per giù questo

Si continua poi con una simpaticissima iniziativa che coinvolge per lo più le prorompenti vagine dotate delle università nordiche: dalla Bocconi al Politecnico ad altri atenei è nata infatti la nuova moda social: USCIRE LE ZINNE senza un motivo preciso con su scritto il proprio tariffario il nome del proprio Dipartimento. Questo ha ovviamente scatenato l’ilarità e l’indignazione generale di chi frequenta effettivamente per studiare e non per raccogliere croccantini e per avere una risposta alla fatidica domanda “E tu che fai nella vita?”. E non potevano mancare giustamente le risposte sarcastiche diventate probabilmente più virali dell’iniziativa stessa per la buona pace di chi passa le giornate su internet per farsi due risate.

Altro evento che sicuramente ha dato molto su cui parlare è stato il battibecco calcistico tra Mancini e Sarri sfociato poi in insulti omofobi: alla fine della partita Inter-Napoli infatti, i due rispettivi allenatori hanno avuto un acceso diverbio conclusosi con le aberranti affermazioni di tale Sarri che apostrofa il Capelluto Mancini come FROCIO.
Indignato, il neroazzurro afferma che uomini come Sarri non dovrebbero stare in campo per il bene del calcio; quest’ultimo dalla sua dice che quello che si dice in campo non vale perché dovrebbe restare in campo e parlare di omofobia è esagerato.
Insomma tra un Mancini infuriato perché sente lesa la sua mascolinità e un Sarri becero che insulta in campo, tanto ‘hey, siamo in campo’, qui si perde il punto focale: l’usare l’orientamento sessuale di qualcuno come insulto.
La faccenda si chiude con una decisione presa dai piani alti che colpevolizza Sarri ma non lo condanna poiché effettivamente l’allenatore nerazzurro frocio non è.
Ciliegina sulla torta di questa ennesima commedia dell’orrore all’italiana è il commento di Adinolfi che deve per forza parlare almeno una volta al giorno dei GGHHHEI per sentirsi in pace con sé stesso (e vista la persona aiutatemi a dire sè stesso)

Arriviamo adesso ai punti hot della settimana, con l’arrivo dell’acclamato #SVEGLIAITALIA, evento nato come atto di presenza e coesione e soprattutto appoggio al DDL CIRINNA’ in fase di esame proprio nei giorni a venire, ma prima di parlare della giornata di ieri è doveroso fare un piccola digressione sui fatti subito antecedenti: parlo ovviamente di venerdì sera che ha visto protagonista il Pirellone illuminato a formare la scritta FAMILY DAY. La rabbia sale non solo per l’ennesimo atteggiamento di sfida da parte di chi ha paura del diverso, ma anche per chi scrive boiate tipo “la libertà di seguire la nostra direzione, perché Family gay sì e Family Day no?”. Cari miei, quello che non dovrebbe essere così difficile da comprendere è che non è il discorso d’essere voi a favore della famiglia tradizionale, ma il fatto che il vostro essere pro-tradizione comprende la negazione di diritti a terzi.
Si arriva dunque a Sabato, si arriva in tantissime piazze d’Italia e soprattutto si arriva al cuore dell’Italia Civile. Si parla di numeri, tanti, quasi o più di un milione; etero, gay, uomini donne, pure quelle famiglie tradizionali che hanno imparato a vivere la diversità come ricchezza; si parla di amore, si parla di condivisione e di libertà: si parla effettivamente di Family day, perché sì, ieri eravamo veramente una famiglia, una bellissima famiglia.
Concludo con un video fatto durante la manifestazione proprio da noi de IL PUNTO H per immortalare quel momento e per far sapere che nutriamo tutti grandi speranze, perché non è mai la fine e tutto sommato questa settimana non è stata per niente male! Non pensate?

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Zoltar

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