
Pronti per i nuovi horoscopy de Il Punto H?
ARIETE
La fenice, spesso nota anche con l’epiteto di Araba fenice, è un uccello mitologico noto per il fatto di rinascere dalle proprie ceneri dopo la morte. Gli antichi egizi furono i primi a parlare del Bennu, che poi nelle leggende greche divenne qualcosa di diverso cioè la fenice. Il motto della fenice è Post fata resurgo (“dopo la morte torno ad alzarmi”). Caro Ariete, tutti conosciamo bene la versione classica della fenice, per le prossime settimane ti invito a riflettere sulla visione giapponese del meraviglioso volatile: “In Giappone la Fenice figura col nome di Ho-ho o Karura (storpiatura del nome sanscrito Garuda), è un’enorme aquila sputa fuoco dalle piume dorate e gemme magiche che ne coronano la testa, ed annuncia l’arrivo di una nuova era. Inizia a stiracchiarti per bene, qualcosa bolle under le ceneri.
TORO
Quante sono le strutture e sovrastrutture che potenzialmente potrebbero avvolgere, avvincere e appesantire un individuo formalmente libero? Credo infinite, basti riflettere su educazione familiare, religione, etica, società, economia e, chi più ne ha ne metta. Un bastoncino per volta, come in una partita di shangai dovresti cercare, Caro Toro, di sottrarre alla tua enorme impalcatura, gli elementi non essenziali. Tutte le cose che in realtà non servono per regalare benessere alla tua essenza, ultimamente nascosta tra i colori dei diversi bastoncini.
Brucaliffo: Chi sei tu?
Alice: Brucaliffo?
Brucaliffo: Tu non sei il Brucaliffo, io sono il Brucaliffo. La domanda è: chi sei tu?
Alice: Alice.
Brucaliffo: Questo si vedrà.
Alice: Non capisco, che vuol dire? Lo dovrei sapere chi sono.
Brucaliffo: Certo, dovresti, stupidina.
Sii come Alice, Caro Gemelli, dovresti sapere chi sei. E se ci fossero ancora dei dubbi o punti da definire, questo è il momento esatto in cui, l’Oraculum, ovvero un compendio calendrico di sottomondo, verrà definitivamente srotolato. Scegli la pozzanghera che preferisci e inizia un bel bagno di bellezza.
CANCRO
Una volta avevo una carissima amica del cancro, bella e intelligente. Siamo state compagne di viaggio per un lungo tratto della nostra esistenza. Per lei fondamentale era chiarire. Un’arte paragonabile a quella dello “spaccare il capello in quattro” o del “cercare motivazioni razionali a comportamenti istintivi”. Ore e giorni di chiarimenti, al posto di avvicinarci, ci hanno inesorabilente allontanate. “ll cuore ha le sue ragioni, che la ragione non conosce, diceva Pascal, ti prego Caro Cancro, smetti di aggirarti con la lente di ingrandimento tra le vie dell’amore.
Secondo la terminologia moderna una mitragliatrice è un’arma automatica a propulsione meccanica o elettrica, ma in un senso più generale ogni arma a fuoco rapido può essere definita mitragliatrice. Secondo diverse definizioni di ambito militare viene definita come un’arma automatica, di reparto, di calibro non superiore a 20 mm. Come in tutte le armi automatiche, la pressione sul grilletto provoca lo sparo di una serie di colpi, detta raffica, che termina solo quando la pressione cessa. La celerità di tiro di una mitragliatrice è vincolata essenzialmente da due fattori: il ciclo meccanico di sparo e la produzione di calore. Usando questa metafora, Caro Leone sei una particolare tipologia di mitragliatrice, quella in grado di sparare raffiche infinite, a prescindere dal ciclo meccanico di sparo, del quale detto in francese, te ne sbatti altamente.
VERGINE
Per quanto riguarda il colore blu, il feng shui sconsiglia tendenzialmente di impiegare i colori freddi, a meno che non siano tenui. Il blu rappresenta la profondità, ma il rischio è di navigare eccessivamente nel proprio mondo interiore lasciandosi vincere dalla malinconia. Una camera da letto o un soggiorno interamente blu sono quindi da evitare, mentre una tonalità azzurra potrebbe essere adeguata sia per la zona giorno che per quella notte. L’importante è dosare le tonalità, Cara Vergine. Sistemare le situazioni che ci fanno impensierire da un po’ è giusto, basta che per metterci mano tu scelga la nuance più adatta al risultato che hai in mente.
BILANCIA
Il mese scorso ho avuto modo di visitare la mostra su Barbie, la bambola fighissima che ha segnato il dramma estetico per tutte le ragazze cresciute tra gli anni ’80 e ’90, che ne hanno assorbito la mania per la perfetta assonanza tra trucco, parrucco, abito, scarpa, borsa, accessori. Una mania da niente insomma, sono felice di comunicarti che ho scoperto che Barbie ha declinato se stessa in 156 differenti carriere e detto tra noi, tolta Barbie Premamam (mi ansiava la pancia apribile, scusate), in ognuna di queste è rimasta fedele alla propria personalità, di una bellezza unica. Qualsiasi sia la scelta di carriera che farai, Cara Bilancia rimarrai proprio come Barbie. Non solo bionda,direi!
Heimdallr è uno degli dei della mitologia norrena. Egli è il guardiano del regno degli dei Aesir e Vanir e sorveglia il ponte Bifröst. Se qualche pericolo minaccia il regno, suona un corno portentoso il cui suono raggiunge ogni luogo. I suoi sensi sono così acuti che può sentire l’erba crescere e può vedere la fine del mondo, anche se possiede un solo orecchio, e il suo bisogno di dormire è ridotto oltre il minimo immaginabile, sicché non vi è bisogno di altri guardiani per Bifröst. Ecco, il tuo Heimdallr personale è sceso in campo e sta controllando il tuo regno, verificando la forza dei tuoi progetti. Ti aiuterà anche quando il sonno verrà a te.
SAGITTARIO
Il Codice civile, all’art. 874, stabilisce che il proprietario di un fondo contiguo al muro altrui, può chiedere che venga messo in comune. La richiesta, però, può avvenire ad alcune condizioni: 1.deve essere fatta per tutta l’estensione della proprietà del richiedente; 2.il richiedente deve pagare la metà del valore del muro messo in comunione; 3.il richiedente deve pagare la metà del valore del suolo su cui è costruito il muro. Per quanto riguarda la condizione di cui al primo punto, il Codice prevede che l’intera estensione non riguardi l’altezza del muro, per cui, in altezza, il proprietario del fondo contiguo può chiedere la comunione forzosa di una parte di muro. Per l’acquisto della comunione forzosa del muro, si può: concludere un contratto scritto tra le parti; richiedere ed ottenere una sentenza cosiddetta “costitutiva”. È bene precisare che si può richiedere la comunione forzosa del muro indipendentemente dalla effettiva utilizzazione del muro con una costruzione. Sono impazzita e tornata al mio amato diritto anche solo per un istante? No, Caro Sagittario intendo dire che se mostri il fianco, il tuo muro, per intenderci, potrà essere considerato non per forza interamente da chiunque accetterai ci si appoggi entrando nella tua vita.
CAPRICORNO
Questa settimana riflettiamo insieme sul significato del verbo esporre, dal lat. exponĕre, comp. di ĕx- ‘fuori’ e ponĕre “porre, mettere”: 1. mettere fuori, all’aperto: “esporre i panni sui terrazzi” 2. mettere in vista, in mostra; presentare al pubblico: “esporre la bandiera; esporre un’opera d’arte al pubblico; esporre le merci in vetrina | fare un’esposizione, una mostra: “il pittore ha esposto nelle più importanti gallerie italiane ed estere” 3. mettere in una situazione difficile o pericolosa [+ a]: “esporre qualcuno a un pericolo, alle critiche, al ridicolo|arrischiare: esporre la propria vita, i propri averi” 4. riferire con ordine: “esporre il contenuto di un romanzo; esporre l’accaduto” | spiegare, interpretare (un testo, un brano) | esprimere, manifestare: “esporre il proprio parere, un desiderio” 5. (foto.) sottoporre la pellicola all’azione della luce. Caro Capricorno, scegli tu in che termini ma ti stai esponendo, per quello che sei realmente, come non accadeva da tempo. Sono fiera di te!
ACQUARIO
“Quando diciamo cose tipo “Le persone non cambiano”, facciamo impazzire gli scienziati… perchè il cambiamento è letteralmente l’unica costante di tutta la scienza. L’energia, la material, cambiano continuamente, si trasformano, si fondono, crescono, muoiono. E’ il fatto che le persone cerchino di non cambiare che è innaturale. Il modo in cui ci aggrappiamo alle cose come erano, invece di lasciarle essere ciò che sono. Il modo in cui ci aggrappiamo a vecchi ricordi, invece di farcene di nuovi…Il modo in cui insistiamo nel credere, malgrado tutte le indicazioni scientifiche, che nella vita tutto sia per sempre. Il cambiamento è costante. Come viviamo il cambiamento, questo dipende da noi. Possiamo sentirlo come una morte o possiamo sentirlo come una seconda occasione di vita. Se apriamo le dita, se allentiamo la presa e lasciamo che ci trasporti, possiamo sentirlo come adrenalina pura… come se in ogni momento potessimo avere un’altra occasione di vita, come se in ogni momento potessimo nascere ancora una volta…” Adoro la voce fuoricampo di Meredith, vorrei trovassi anche tu, Caro Acquario, la tenaglia adatta ad allentare la tua presa sulle cose che se ne stanno andando. Sfumeranno sullo sfondo, e per te sarà adrenalina pura.
PESCI
Alle volte le conversazioni migliori sono quelle che non ti aspetti ed irrompono silenziose tra le nuvole della notte. Queste conversazioni possono regalarti la citazione adatta, al momento giusto. Come in questo caso, Caro Pesci: “Questa tensione è insopportabile, speriamo che duri”, Oscar Wilde pensava proprio alle nostre settimane di calvario, non ci sono dubbi. Annaspare tra le pieghe di un fiume in piena, sentire che il delta è vicino, temere di perdere ogni cosa, compresi se stessi. Il mio consiglio della settimana è ritrovare la forza di ripetere questa frase di Ofelia: “Sappiamo ciò che siamo, ma non sappiamo ciò che potremmo essere” (Amleto atto IV, scena V), e lasciarsi cullare dalle acque che siano per voi, un semplice torrente o un grande e freddo oceano.
If You need a star write me #Lu
Ps. Grazie a Wikipedia , al codice civile, al dizionario della lingua italiana, a Shakespeare, a Fengshui.com e a Wikiquote per l’enorme supporto creativo.