Eurovision Song Contest 2016 – Niente bandiere rainbow durante l'esibizione della Russia

Contro tutti i pronostici e tutte le convinzioni, l’organizzazione dell’Eurovision Song Contest 2016 ha espressamente richiesto al pubblico che sarà presente durante le dirette di non sventolare alcuna bandiera rainbow durante l’esibizione di Sergey con la sua You Are the Only One.

La decisione, sul sito dell’organizzazione di Eurovision Song Contest, viene motivata dicendo che tutte le bandiere delle nazioni in gara, dell’unione europea e quella rainbow – simbolo rinomato della nostra comunità LGBT – possono essere sventolate e mostrare durante le dirette dello show fin quando queste non vengono usate per propaganda o contestazione politica.

La cosa ci stupisce e non poco: da sempre l’Eurovision è di grande supporto alle comunità LGBT di tutto il mondo (Conchita Wurst docet) e ora cosa mi combina? Ci vieta la bandiera arcobaleno durante l’esibizione dell’omofobissima e dittatrice Madrerrrrussia? E se la Sergiuzzo dovesse vincere? Stando a ciò che si legge in giro (fonte La Stampa)

Proprio la Russia, tra l’altro, stando alle previsioni dei bookmaker, dovrebbe aggiudicarsi questo Eurovision. La vittoria di Sergey Lazarev viene data a 2.50, seguita da quella del francese Amir (4.00) e dell’australiana – con origini sudcoreane – Dami Im. Lontana, lontanissima l’italiana Francesca Michielin che porta in concorso la canzone No degree of separation , versione bilingue (più italiana che inglese) del brano che le è valso la medaglia d’argento all’ultimo Festival di Sanremo.

E se veramente dovesse vincere? Quanto realmente la politica omofoba e negazionista della Russia potrà influire nelle decisioni dell’organizzazione dell’Eurovision Song Contest?

Dobbiamo già organizzare un’invasione arcobaleno in terra di Putin?

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