
Otto criminali vengono reclutati per compiere la rapina del secolo: rubare 2.400 milioni di euro alla Fábrica Nacional de Moneda y Timbre, la Zecca nazionale spagnola, a Madrid.
Mente e coordinatore del piano è un misterioso uomo conosciuto come il ‘Professore’.
Gli otto esecutori partono per un addestramento di cinque mesi durante i quali studiano il piano nei minimi dettagli ma, contemporaneamente, iniziano ad avere i primi attriti tra di loro. Indossate delle tute rosse e maschere di Dalì, entrano alla Zecca e vi si barricano dentro con il personale e i visitatori. Il piano non è svaligiare la cassaforte, ma stampare banconote nuove di pacca e non segnate.
Alle loro calcagna si lancia l’ispettore Raquel Murillo, abile negoziatrice con un passato da vittima di violenza domestica. La notizia del sequestro fa ovviamente il giro del mondo in un battibaleno, anche perchè tra gli ostaggi c’è anche Alison Parker, la diciassettenne figlia dell’ambasciatore di Inghilterra.
Mentre la produzione di denaro va avanti, crescono i dissapori fra i criminali, ma anche diverse iterazioni con gli ostaggi. Il mondo di fuori, contemporaneamente, impazzisce per questo colpo geniale e la Murillo tenta in ogni modo di scardinare questo organismo perfetto. Quello che non sa è che l’uomo che vede tutti i giorni al bar altri non è che proprio il Professore, intento a capire a che punto siano le indagini.
La nuova sensation targata Netflix arriva, questa volta, dalla Spagna: ‘La casa di carta’ è già un cult per gli amanti del thriller!
Una serie dal ritmo serrato e traboccante tensione. I personaggi sono perfettamente complementari gli uni con gli altri, la narrazione è veloce, la regia efficace e asciutta, a dimostrazione di come la Spagna sia in grado di sfornare thriller di altissimo livello. Di serie A anche il cast: gli attori sono molto affiatati tra di loro e in grado di passare dai momenti di sconforto alla più cieca follia.
E se le maschere dei banditi ricordano ‘Point Break’ con Patrick Swazye e Keanu Reeves, i loro soprannomi richiamano immediatamente alla memoria quel gran capolavoro che è ‘Le Iene’ di Quentin Tarantino. Lì venivano scelti i colori, i protagonisti di ‘La casa di carta’ portano, invece, i nomi di città. Quindi ecco Oslo, Helsinki, Denver, Mosca, Berlino, Rio, Nairobi e Tokyo, la quale è voce narrante di questa odissea in cui non mancano azione, imprevisti e soprattutto colpi di scena.
Ecco il trailer, siete pronti??
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Sciaouz!
Tracio