
Una nuova indagine ha rilevato che circa un quarto degli uomini gay nel Regno Unito non è in grado di accedere al PrEP.
Lo studio, realizzato dal Public Health England, ha rilevato che chi vive fuori Londra ha meno possibilità di accedere alla cura rispetto a chi vive nella capitale.
Al momento è in corso un processo di ricerca da parte del dipartimento pubblico della salute – limitato a 10.000 partecipanti – per vedere se dover e poter rendere disponibile il trattamento a livello nazionale.
Matthew Hodson dell’organizzazione per la sensibilizzazione sull’HIV National Aids Manual (NAM), ha detto a Gay Star News:
“Le difficoltà che alcuni hanno incontrato nel procurarsi il PrEP dimostrano che il processo Impact in Inghilterra è solo un cerotto – inadeguato al vero bisogno. […] Sappiamo che il PrEP è molto efficace nel prevenire l’HIV e che ora dovremmo spostarci il più rapidamente possibile verso l’implementazione completa per chiunque ne abbia bisogno. Questo potrebbe essere fatto in parallelo al processo di ricerca che stanno portando avanti.”
E inoltre aggiunge:
“Già sentiamo storie di persone che non hanno più avuto possibilità di accedere al trattamento e hanno contratto l’HIV […] Questa è una vita di trattamento che avrebbe potuto essere evitata dall’accesso al PrEP per quelle persone a rischio. […] È frustrante avere gli strumenti di cui abbiamo bisogno per prevenire le infezioni da HIV, ma non renderli disponibili a tutti. […] Quello che abbiamo osservato in altri paesi in cui è disponibile la cura PrEP è che sono coloro che sono gli emarginati dalla società ad essere i meno capaci di accedervi, e spesso sono gli stessi gruppi che hanno alcuni dei più alti tassi di HIV: persone di colore con mezzi economici molto limitati, gay e bisessuali, donne trans, migranti analfabeti”.
Marc Thompson dell’istituzione benefica educativa PrEPster ha aggiunto:
“Non sorprende che l’accesso al PrEP sia così geograficamente ineguale. […] Abbiamo bisogno di attività di promozione della salute più mirate e maggiore sostegno in parti del paese in cui è più difficile accedere al PrEP”.