
Il City Council newyorkese ha approvato una norma che prevede la possibilità di identificarsi ufficialmente come Gender X, termine che racchiude tutte le identità non-binary, e di poter modificare il proprio genere ufficiale senza l’affidavit di un dottore.
Carrie Davis, l’avvocatessa trans che ha presentato e sostenuto il progetto, si è espressa sull’importanza della vittoria “in tempi di pericolo e di incertezza sul fronte dei diritti dei transgender americani a livello nazionale”, facendo riferimento alle
recenti decisioni dell’amministrazione Trump contro la comunità stessa, che ha sostenuto Davis nella sua battaglia e che ha potuto finalmente celebrare la vittoria.
La nuova norma, approvata il 12 settembre, entrerà in vigore dal 1° gennaio 2019 e sarà a breve firmata dal sindaco democratico Bill de Blasio, seguendo norme simili già in vigore in Oregon, Washington, New Jersey e California (dal 1° gennaio 2019) che permettono di identificarsi sul certificato di nascita come non-binary.
“Ci sono tantissimi newyorkesi che non si identificano né come uomo né come donna” – ha commentato Corey Johnson, speaker del City Council e promotore della proposta durante una conferenza stampa – “il genere è uno spettro per molti, e non è fisso. Quindi, per i newyorkesi transgender, o gender non-comforming (non-binary), avere la possibilità di meglio identificarsi su un documento di tale importanza, il certificato di nascita, sblocca molte cose per loro. I certificati di nascita servono per accedere a molti servizi, e per le persone il cui genere non corrisponde a quello sui documenti diventa più complicato accedervi. Avere un certificato che corrisponde alla tua identità non è solo per l’importanza di accedere a tutti i servizi che ti sono dovuti, ma dà anche all’individuo un livello di comfort, di sicurezza che non avranno problemi in situazioni quotidiane.”
“Oggi è una giornata storica per New York, sempre più campione mondiale sul fronte dell’inclusività e dell’uguaglianza” ha aggiunto lo speaker.
La stessa opinione è stata espressa anche dal sindaco de Blasio, che sostiene che la decisione “permetterà ai newyorkesi transgender e gender non-comforming di vivere con la dignità ed il rispetto che si meritano e renderà la città più giusta”.
Johnson aveva già portato avanti una battaglia simile nel 2014, rendendo non più necessario il trattamento ormonale o l’intervento prima di poter cambiare il certificato di nascita.
Simili proposte di legge sono state anche presentate in Connecticut, Hawaii, Idaho, Indiana, Maryland, Massachusetts e Michigan tra gli altri stati e su molte si aspetta ancora il verdetto.