
Forzano l’entrata del locale e lo vandalizzano: arriva la denuncia su Facebook dall’Arcigay Marcella di Folco di Salerno.
«Questa sera abbiamo trovato la nostra sede vandalizzata da ignoti che hanno tagliato la porta in ferro, distrutto la porta a vetri e vandalizzato il nostro spazio. Non è stato rubato nulla, segno del gesto più offensivo e discriminatorio che finalizzato al furto. Nelle prossime ore denunceremo il fatto alle autorità e daremo ulteriori dettagli. Resta l’amarezza di una triste scoperta e la consapevolezza di dover ancora lottare e resistere per i diritti e le tutele di tutte e tutti. La nostra città non è più immune da questi fatti, semmai lo sia stata».
A due giorni dal raid (del 19/01), ancora non si conosce il movente, ma si sospetta che sia un attacco di matrice omofoba, in un’Italia che negli ultimi anni ha visto un aumento di crimini d’odio, anche nei confronti della comunità LGBT+.
Nonostante l’attacco le attività dell’Arcigay sono ricominciate quel pomeriggio stesso, anche grazie all’aiuto da parte di volontari e del comune (di cui più esponenti hanno mostrato supporto e garantito aiuto) a risistemare la sede.
Il pomeriggio dell’attacco ha fatto visita alla struttura l’ex presidente della camera Laura Boldrini per esprimere la propria solidarietà:
«Ogni giorno le conquiste in tema di diritti vengono rimesse in discussione. Si devono mettere in campo tutti gli anticorpi. C’è un clima pesante nel Paese, di oscurantismo, di intolleranza e questo clima, purtroppo, può arrivare anche a manifestarsi con questi atti antidemocratici. Il ministro della Famiglia, nega anche le unioni civili, legge che noi abbiamo approvato nella scorsa legislatura. Verso le donne c’è ugualmente questo atteggiamento di rimettere in discussione le conquiste delle donne, il disegno di legge Pillon è un disegno di legge oscurantista che impone la mediazione anche quando c’è la violenza domestica contro la donna, e questo è vietato dalla convenzione di Istanbul che abbiamo ratificato nella scorsa legislatura».
Commenta anche Francesco Napoli, presidente dell’Arcigay di Salento: «Un atto di violenza gratuita frutto del clima di odio che pervade il nostro paese. Al di là della matrice che non spetta a noi decidere, è evidente che qualcuno si sente autorizzato a vandalizzare uno spazio importante per la comunità Lgbti+ salernitana. Dobbiamo rispondere con coraggio e determinazione a questi gesti. La migliore risposta sono i colori dei nostri affetti».