
Jussie Smollett, attore 36enne apertamente gay e di colore, diventato famoso per il suo ruolo nella serie televisiva americana Empire, è stato vittima di un violento crimine d’odio di matrice razzista ed omofoba martedì 29 gennaio.
Secondo quanto riportato da TMZ, Smollett è stato avvicinato da due uomini mascherati mentre usciva da un Subway (catena di ristoranti) alle due di notte, che lo hanno aggredito urlando diversi insulti razzisti ed omofobi, per poi prenderlo a pugni, gettargli addosso una sostanza chimica non ancora identificata (forse candeggina) e mettergli un cappio attorno al collo. Gli assalitori sono sicuramente bianchi.
L’attore dopo l’attacco si è diretto al più vicino ospedale, il Northwestern Memorial, dal quale è stato rilasciato la mattina dopo con una costola rotta.
“Data la gravità delle accuse, stiamo prendendo questa investigazione molto seriamente e la stiamo trattando come un possibile crimine d’odio. I detective sono attualmente al lavoro per ottenere dei video, identificare dei potenziali testimoni e delineare la tempistica. La vittima sta collaborando con gli agenti e chiediamo a chiunque abbia delle informazioni su quanto accaduto di contattare i detective o condividere in modo anonimo la propria testimonianza online” ha dichiarato la polizia di Chicago.
Non si hanno ancora video dell’incidente, non sono ancora stati fatti arresti e Smollett non ha fatto dichiarazioni ufficiali sull’incidente.
L’attacco segue una lettera minatoria ricevuta dall’attore la settimana scorsa, nella quale c’era scritto “morirai froc*o neg*o”, firmata con l’acronimo MAGA (Make America Great Again) e che attualmente si trova nelle mani dell’FBI per trovare indizi sugli assalitori.
Dalla Fox, azienda radiotelevisiva che produce Empire, invece arriva l’annuncio che le ultime puntate della stagione in corso saranno filmate con la sicurezza armata sul set: “Siamo profondamente rattristati ed indignati nell’apprendere che un membro della nostra famiglia, Jussie Smollett, sia stato brutalmente attaccato ieri sera. Mandiamo tutto il nostro affetto a Jussie, che è resiliente e forte, e lavoreremo con le forze dell’ordine per assicurare alla giustizia questi responsabili: l’intero studios, la rete e la produzione sono uniti di fronte a qualsiasi spregevole atto di violenza e di odio – in particolare se contro uno dei nostri”.
Il supporto da parte sia dei fan che dei colleghi è stato immediato e grandissimo.
“Mi ci è voluto un minuto per parlarne sui social perché, Jussie, tu sei mio figlio. Non ti meritavi, così come nessun altro lo merita, di avere un cappio messo al collo, di aver candeggina buttata su di te, di essere chiamato ‘froc*o neg*o’ o qualsiasi cosa ti abbiano detto. Tu sei meglio di così. Noi siamo meglio di così. Tutto comincia a casa. Dobbiamo amarci indipendentemente dall’orientamento sessuale perché mostra che siamo uniti su un fronte unito e che nessuno stronzo razzista può arrivare e fare le cose che ti hanno fatto. Tieni la testa alta Jussie. Sono con te. Sarò lì tra un minuto. È solo un altro cazzo di giorno in America” ha commentato Lee Daniels, co-creatore di Empire in un video su Instagram.
Danny Strong, altro co-creatore della serie ha invece scritto su Twitter: “Sono profondamente indignato e rattristato dagli attacchi razzisti ed omofobi contro Jussie Smollett. Lui è un’anima gentile e profondamente talentuosa che rispetto con tutto il mio cuore. Il terrore del razzismo e dell’omofobia non ha spazio nella nostra società, è il modo più indecente di vivere. Chiunque abbia fatto ciò, non dimenticare che non siete altro se non codardi pieni d’odio mentre il talento e l’attivismo di Jussie continuerà ad illuminare il mondo per decadi”.