Recensioni2.H: Notte Splendente

Il passato è una palla al piede, o lo guardiamo con rammarico o ce lo portiamo dietro come un peso che non riusciamo a smaltire mai; è nella natura umana, siamo quello abbiamo vissuto e nel bene e nel male non possiamo rinnegarlo.
Quante volte sentiamo dire da ragazzi/e omosessuali che hanno avuto delle storie, anche piuttosto durature, con persone del sesso opposto e io sinceramente rimango molto sorpreso; il film di oggi parlerà proprio di questo: il passato che il più delle volte si cerca di tenere nascosto per paura di essere giudicati.

Tirate fuori i pop corn Dolcezze!

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Dal titolo originale Nachthelle, tradotta letteralmente come Notte Splendente (“Bright Night” nella versione inglese) la pellicola tedesca, considerato un dramma freudiano pansessuale, del 2015 è diretta da Florian Gottschick  e conta un cast di solo 5 attori, fuori le comparse concentrate in un’unica scena. Presentato al Filmfest Munich 2014 vinse il premio Evolutionary Award nella categoria Miglior Regista agli Evolution International Film Festival del 2015.
Disponibile su Netflix in lingua originale sottotitolato.

La storia

Anna, una donna di 40’anni torna al suo vecchio paese per ereditare(?) la casa d’infanzia (non si capisce se per la scomparsa dei suoi genitori o perché la compra), assieme a lei c’è il neo fidanzatino Stefan, più giovane di lei, ma con le idee abbastanza chiare; ad accoglierli ci son Bernd, ex di Anna (all’insaputa di Stefan) e attualmente fidanzato con Marc, uno psicologo piuttosto invadente.
Dal promettente weekend fatto di vino e risate il tutto si trasforma in un viaggio malinconico nel passato, dove i segreti vengono tenuti nascosti, come ad esempio il misterioso suicidio di un compagno di classe o l’omosessualità celata di Bernd.


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Ed eccoci ancora alle prese con un prodotto dalla tedeschia, che magari sanno fare qualcosa di buono, chessò, tipo i dolci, ma i film (opinione personale) son davvero un ostacolo contro il quale continuano a volersi scontrare, o probabilmente son io molto stupido che mi emoziono guardando un film di supereroi, MA, navigando su internet, ho trovato molti pareri che concordano con la mia linea di pensiero (e non necessariamente italiani).
La pellicola, che si presenta come una tela bianca, va mano a mano a definirsi senza mai però dare un contorno al tutto; dove da una parte potrebbe essere benissimo una commedia fatta di misunderstoods e dall’altra un dramma erotico sensuale, alla fine ci troviamo con un dramma psicologico interiore che Inception LE-VA-TI! (I tedeschi son fissati con questa cosa del tempo circolare e non ne escono fuori).
Le tematiche del film son molto interessanti: abbiamo il discorso della fedeltà intrinseca nelle coppie aperte, senza distinzioni nell’orientamento; l’omosessualità nei piccoli borghi; la curiosità etero verso il mondo omosessuale, ma trovo che il modo in cui è stato affrontato non sia così audace o innovativo come vorrebbe far credere la storia.
In conclusione abbiamo molto, ma molto fumo, ma in forno solo una piccola quaglia.
 

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