
La vita di coppia è davvero difficile, purtroppo le mie poche e brevi esperienze non fanno di me un buon portavoce, ma sapete, tra amici si chiacchiera e c’è sempre qualcuno che ha un problema con la propria metà e te lì a cercare di tirar su il morale come un araldo della positività, sapendo che alla fin fine i problemi dovranno essere risolti da questi ultimi tra le mura domestiche; il film di oggi parla di una coppia in balia degli eventi, tra coming out e vecchie fiamme che spuntano nei momenti meno opportuni.
Tirate fuori i pop corn (e i fazzoletti) Dolcezze!
Io e Lei
Pellicola del 2015, diretta da Maria Sole Tognazzi, vincitrice dei Nastri d’Argento nel 2016 come Miglior Commedia e Soggetto; prodotto nato dalla collaborazione tra Tognazzi e Ivan Cotroneo, regista, scrittore e autore televisivo pluripremiato che abbiamo già incontrato con Cronaca di un disamore, o Scusate se esisto.
Come dichiarato dalla regista, il film è liberamente ispirato da Il Vizietto (La Cage aux folles) del 1978 e cerca di mettersi in contrapposizione a La vita di Adele mettendo al centro della storia due donne mature tralasciando il lato carnale della coppia.
Io e Lei non è entrato proprio nei cuori della critica italiana che ha trovato l’interpretazione della coppia Buy/Ferilli un po’ legnosa e poco credibile in fatto di coppia, nonostante le singole attrici siano state di contro elogiate; in più l’anno di uscita coincideva con la grande “battaglia” che ha portato finalmente ad avere le unioni civili il che l’ha messo in una posizione scomoda in quanto visto come politicamente propagandistico.
La storia
Federica e Marina sono una coppia che convive da 5 anni; Federica è un architetto che esce da un matrimonio con un figlio a seguito, mentre Marina, ex attrice, lavora nella ristorazione bio con un discreto successo.
Dove la prima vive la condizione di coppia con estrema riservatezza e quasi timore, la seconda è più spontanea nonostante tenga la vita privata in una bolla più protetta.
La vita delle due donna cambia quando a Marina viene offerto di tornare nel mondo delle spettacolo con una piccola produzione mentre Federica si trova un amante in una vecchia fiamma che rispunta all’improvviso.
Pellicola che non vuole esagerare negli stereotipi omosessuali, ma anzi rappresenta una realtà concreta ben lontana dall’idea comica e frivola che viene cucita attorno alle figure LGBT; sia il personaggio di Marina che di Federica incarnano i molti aspetti di una coppia omosessuale come ad esempio una persona che all’improvviso si innamora di un’altra persona del proprio sesso o del vivere la propria identità serenamente.
L’intera storia è così apparentemente normale che può benissimo essere trasposta con una coppia eterosessuale e non perderebbe una virgola della sua umanità, forse è proprio questo che ha fatto storcere il naso alla stampa.